giovedì 25 febbraio 2010

FRA PARRUCCHIERI E VOLI AEREI

Grida di dolore all’interno di un teatro e della città che lo ospita: Catania. Perché? È presto detto: Antonio Fiumefreddo, l’avvocato quarantacinquenne sovrintendente del “Vincenzo Bellini” ha dato le dimissioni dall’incarico denunciando incongruenze pazzesche. Queste le sue parole:
“Un teatro dove per rappresentare un’opera con tre cantanti bisogna far lavorare sedici parrucchieri! Un teatro dove invece che 312 giorni l’anno, se ne lavorano 72! E se provi a dire qualcosa ti saltano addosso tutti, i sindacati, la sinistra, la destra. E più cerchi di muoverti, e più ti fai male. E’ un incaprettamento culturale”, così, e per queste ragioni, l’avvocato Fiumefreddo ha dato l’addio quale sovrintendente al “Bellini”.

RYANAIR DEPOSITA TURISTI SULL'ISOLA SBAGLIATA

Dovevano arrivare a Lanzarote (isola delle Canarie), ma il velivolo della Ryanair li ha abbandonati a Fuerteventura (altra isola delle Canarie). E’ accaduto ad un gruppo di turistici britannici a bordo di un volo della linea low cost che, a causa del maltempo, ha dovuto cambiare destinazione.
Una volta giunti a Fuerteventura i passeggeri hanno dovuto arrangiarsi e pagare di tasca propria il transito verso Lanzarote, meta del loro viaggio. Una famiglia ha dovuto sborsare 400 sterline (circa 750 euro) per una stanza d’albergo ed il traghetto che il giorno seguente li ha portati nell’altra isola.
Kay Wright, una donna di 40 anni con quattro bambini, è stata costretta a chiamare il marito Tony a Bournemouth (in Inghilterra) per chiedergli aiuto.
“Dopo essere atterrati non abbiamo trovato nessuno della Ryanair – racconta un passeggero – da solo ho trovato un hotel e prenotato, per la mattina seguente, il traghetto per Lanzarote”.

mercoledì 24 febbraio 2010

QUESTIONI DI DONNE

DONNA DA 240 KG PARTORISCE UNA BIMBA DI TRE
Una venticinquenne romena pesante ben 240 chili, ha dato alla luce il suo primo figlio in quello che gli esperti definiscono un “caso raro ed a rischio”. La bimba di Victoria Lacatus (questo il nome della puerpera) è sana ed è venuta alla luce tramite parto cesareo. Sebbene la neo mamma sia drammaticamente soprappeso, piccolina al momento della nascita pesava appena un etto meno di tre chili.
Dato il peso e l’altezza, un metro e sessanta cm, la donna era a rischio di embolia, diabete, emorragia post parto ed infezioni varie. Ora è monitorata con cura: soffre di problemi alla tiroide e rischia complicazioni postoperatorie a causa della sua obesità.
La neonata sta benissimo.


DONNA COLOMBIANA: LA STAVANO IMBALSAMANDO MA…ERA VIVA!
Noelia Serna, una sessantenne colombiana, si è svegliata in extremis. Mancavano ancora pochi secondi, poi l’uomo delle pompe funebri l’avrebbe imbalsamata. E’ l’incredibile storia di una donna colombiana il cui referto medico parlava chiaro: “Infarto fulminante”. Lei però nella camera mortuaria ha mostrato di essere ancora viva.
“muoveva il braccio destro, ho bloccato la procedura e l’abbiamo portata di corsa all’ospedale” racconta Jamie Aullon, l’uomo che stava per iniettarle la dose che si utilizza per conservare i corpi prima del funerale.Subito chiamata, in men che non si dica è giunta all’obitorio un’ambulanza la quale ha preso a bordo la donna portandola all’ospedale di Cali, cittadina che si trova nella parte occidentale della Colombia, dove Noelia è ora ricoverata

lunedì 22 febbraio 2010

PARIGI: SCIPPO DA 4,5 MILIONI ALLA FIGLIA DEL SINDACO DI KIEV

Leonid Chernovetski è un miliardario, ma anche sindaco della splendida città russa di Kiev. E’ universalmente noto per aver pronunciato la frase: “ Come primo cittadino, vendo, metto all’asta tutto, anche l’aria che respiro”. Ha anche una figlia, Cristina, più che “diletta”, tanto che a metà di questo mese di febbraio 2010 l’ha mandata a Parigi in viaggio di piacere e per farle fare piacevoli (e costose) spese.
Dato che a questo mondo tutto è – grazie a Dio – possibile, è accaduto che Cristina sia tornata a Kiev con 4 milioni e mezzo di euro in meno in tasca e nulla in…cambio.
Ecco cosa le è accaduto.
La mattina dell’ultimo giorno della sua vacanza parigina, Cristina è salita a bordo di una Mercedes con autista e si è diretta all’aereoporto “Charles De Grulle”. Va detto che per arrivarvi è necessario transitare nel tunnel di Landy, all’altezza di Sanit-Denis. Proprio qui, come tutti i parigini sanno, si annida una congrega di briganti i quali aspettano pazientemente che il traffico si “pigi” in lunghe colonne immobili e poi si lanciano all’assalto prendendo di mira auto con targa straniera o diplomatica. Arraffano e poi scappano a piedi nell’inferno delle macchine immobili. Nel 2008 hanno colpito 60 volte: 5 furti-rapine al mese: Nel 2009 solo 20: si vede l’attenzione che la Gendarmerie (la Polizia francese) mette su quel tratto di strada.
Ma torniamo alla cara e dolce Cristina Chernovetski la quale, prima di salire in macchina, era stata a visitare le famose gioiellerie di place Vendome dove aveva acquistato preziosi per 4 milioni e mezzo di Euro.
Indovinate cosa è accaduto sotto il tunnel di Landy?
Una canaglia ha notato la vettura tedesca con targa diplomatica, tanto di autista e sul sedile posteriore una giovane e bella donna con la sua borsetta sulle ginocchia.
Un professionale colpo nel vetro che va in frantumi, la borsetta agguantata e…voilà 4 milioni e mezzo di euro in gioielli assolutamente nuovi prendono il volo. La lista dei preziosi rubati e stata fatta dalla stessa Cristina ai poliziotti i quali leggendo quanti anelli, collane, bracciali ed orecchini avevano cambiato proprietario per la seconda volta nella mattinata, quasi stentavano a credere alla denuncia stessa. Allora la brava Cristina ha mostrato loro le matrici degli assegni e le ricevute delle gioiellerie e così…
Chissà papà Leonid cosa avrà detto all’amata figliola.

venerdì 19 febbraio 2010

IL CSM VUOLE MAGISTRATI STAR TV

Si è scoperto che per permettere ai magistrati di “studiare da star” il loro CSM, (consiglio superiore della magistratura) gli ha organizzato un “incontro di studio” al quale parteciperanno 99 di essi fra i quali: 6 giudici di pace, 6 procuratori onorari e 3 magistrati militari. Tutti costoro si immergeranno in un corso di tre giorni all’hotel “Ergife” di Roma. Ovviamente a spese nostre. Infatti in 58.572 euro è prevista la spesa organizzativa ma – pensavate costasse così poco? – a tale cifra vanno aggiunti i singoli rimborsi spese di viaggio e permanenza di ognuno dei 99 partecipanti che, sia chiaro, verranno rimborsati di tutto, ma proprio tutto. Del resto il CSM ha dichiarato che la cifra prevista rientra nel bilancio preventivo del 2010 dal quale verrà prelevata la somma occorrente.
L’incontro di studio avrà luogo nei giorni 22 – 23 – 24 marzo 2010, ed il suo scopo è dichiarato in tre punti.
Il primo si riferisce alle “problematiche relative alla ricostruzione giornalistica dei procedimenti in corso”;
il secondo riguarda l’imparare “la rappresentazione mediatica dei processi”.
Il terzo “la Giustizia penale nel Cinema, nelle Fiction e nella Letteratura”.
Nella sostanza non sarebbe male iniziare a sapersi “vendere” bene in TV, partecipando a trasmissioni di approfondimento senza cadere sugli errori più banali. Obiettivo che si prefigge “l’incontro di studio” è di far uscire dal centro congressi dell’Ergife, magistrati ben preparati su una chiave di “percezione artistica del processo”.
Per insegnare ad “indirizzare“ Stampa ed Opinione Pubblica, sono stati reclutati: il giornalista Giovanni Floris, al timone della trasmissione “Ballarò”; il critico televisivo del “Corriere della Sera” Aldo Grasso; lo scrittore Alberto Saviano, autore di “Gomorra” e Giancarlo De Cataldo che nessuno conosce come Consigliere della Corte d’Appello di Roma, ma in moltissimi lo identificano come l’autore del libro “Romanzo Criminale” divenuto un film e poi anche una fiction televisiva.
Tutto questo costerà molte decine di migliaia di euro e l’assenza, per tre giorni (infatti NON, ripeto NON è un fine settimana) dai loro uffici di 99 magistrati.
Ma tanto i soldi sono pubblici, i processi durano anche 16-17 anni, quindi dov’è il problema?

giovedì 18 febbraio 2010

PERDE IL POSTO PERCHE'...PETOMANE!

Daniel Cambridge è un magazziniere di 27 anni, ha perduto il posto di lavoro per una ragione quantomeno insolita: è un petomane.
La sua straordinaria capacità di flatulenze – le volgari scorregge – ha tramortito in due giorni ben 35 colleghi di lavoro, che si sono lamentati tanto da ottenerne il licenziamento dalla ditta dove con lui lavorano: la “Waterstone” di Londra.
Daniel ha spiegato che il suo “handicap”, come egli stesso lo chiama, è dovuto agli inevitabili effetti collaterali di un farmaco che è costretto a prendere per il trattamento antidepressivo al quale si sta sottoponendo per precisa prescrizione del suo medico. Insomma depresso e…scorreggione. Egli racconta che: “mi capita di camminare negli uffici accanto a dei colleghi e non riuscire a trattenere delle sonore e maleodoranti ‘rese’ d’aria proveniente dall’intestino. Capisco che sia sconveniente, ma addirittura licenziarmi per questo lo trovo assolutamente ingiusto. Avrei capito se avessi fatto a botte con qualcuno od avessi rubato, ma non ho fatto nulla di tutto questo e licenziarmi per qualche ‘puzzetta’ non mi sembra proprio giusto, inoltre sono arrabbiato anche perché il lavoro mi piaceva. E poi scorreggiare è come avere un handicap! Non si dovrebbe licenziare qualcuno perché è su una sedia a rotelle; gli manca un braccio od una gamba.”
Dal canto suo il portavoce della ditta che gestisce il magazzino dove Daniel lavora(va) si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni. Quel che è certo è che ora i sindacati londinesi non possono starsene con le mani in mano e quel che incuriosisce è: a cosa si appelleranno per far reintegrare nel suo posto di lavoro il magazziniere petomane? Come tuteleranno la salute di coloro che con lui lavorano? Una cosa già l’anno detta, secondo loro si è agito con troppa precipitazione.
I difensori dei lavoratori forse menzioneranno abitudini medioevali passate alla Storia, secondo le quali un petomane di tal fatta sarebbe stato una celebrità come fenomeno “naturale” nelle antiche Corti cinquecentesche.
A proposito di ciò, può darsi (proprio come allora usava) che qualche ricchissimo ed eccentrico barone inglese voglia – anche ai giorni nostri – assoldare il buon Daniel per il diletto dei suoi commensali.


mercoledì 17 febbraio 2010

PILUCCANDO QUA E LA'

A COMO UN AUSILIARE DEL traffico riempiva di multe una bella e prosperosa estetista. Avrebbe smesso – lui stesso affermava – soltanto in cambio di sesso.
Si è guadagnato uno bella denuncia e ci ha rimesso il posto di lavoro.

ROBERTO CASOTTO UN VERONESE di 51 anni, è un onesto operaio che si ammazza di lavoro per la sua famiglia: moglie e due figlie.
Roberto Casotto, 44 anni domiciliato nella stessa strada (di Verona) dell’altro è un ladruncolo che vive di espedienti. Il Casotto buono, non ne può più: da anni la gente lo guarda storto, c’è chi chiede alle bambine se il loro papà sia stato arrestato, ed ogni tanto arriva a casa l’ufficiale giudiziario che vuole pignorargli i mobili.
Se volessi fare una battuta direi che è proprio un gran…casotto!

BRESCIA: PRESO DOPO 93 FURTI IN NEGOZI
Quando è stato (finalmente) arrestato dall’equipaggio di una “Volante”, si è giustificato dicendo ai poliziotti: “Sono un disperato in cassa integrazione”.
Il ladro in questione è un milanese di 55 anni residente a Brescia ed è stato “beccato” al 93mo furto in un supermercato. E’ accaduto lunedì pomeriggio alla “Esselunga” bresciana di via Alessandro Volta. Qui il ladro è stato notato dalla sorveglianza uscire con il carrello pieno e quindi (dopo averlo svuotato nel portabagagli della sua auto) rientrare e tentare di fare la spesa gratis per la seconda volta.
Ad arresto avvenuto, gli investigatori hanno scoperto che, negli ultimi giorni, aveva ripulito altri 92 supermarket tra Lombardia, Veneto e Piemonte.
Immaginate solo una cosa: che accadrebbe se ogni cassaintegrato italiano commettesse in pochi giorni 93 furti nei supermercati? Con tutti gli operai che l’Italia “vanta” sotto la protezione degli ammortizzatori sociali, da noi chiuderebbero tutti i supermercati.





martedì 16 febbraio 2010

STUDENTI SOSPESI LAVORERANNO PER LA COMUNITA'

UNA CONCRETEZZA TUTTA PIEMONTESE quella dietro la trovata di Carlo Riva Vercellotti, sindaco di Gattinara, Comune della provincia di Vercelli, noto per gli ottimi vini che vi si producono.
Vercellotti ha infatti ideato un nuovo tipo di castigo per gli alunni indisciplinati che imbrattano i muri della scuola o che prendono in giro insegnanti e compagni. Per evitare che i giorni di sospensione inflitti si trasformino come puntualmente accade, in giorni di inaspettata ed immeritata vacanza, il primo cittadino ha stabilito che le giornate forzatamente trascorse al di fuori delle aule scolastiche, i giovani indisciplinati le passeranno nelle vesti di spazzini, giardinieri o assistenti di disabili o persone anziane.
A scegliere l’attività, comunque da svolgere sotto gli occhi di un controllore, saranno scuola e famiglie.

lunedì 15 febbraio 2010

GHEDDAFI JR. DA CALCIATORE (FALLITO) A CINEMATOGRAFARO

Saadi Gheddafi, il terzogenito del colonnello dittatore libico, dopo anni di assenza, è riapparso nell’inedito ruolo di produttore cinematografico ad Hollywood.
La “Natural Selection” fondata l’anno scorso a Los Angeles, è presieduta da Matty Beckerman ed ha come amministratore-finanziatore appunto Saadi. Quest’ultimo, infatti, vuole produrre una ventina di film dal budget medio di 15 milioni di dollari entro il 2014. L’apporto del figlio di Gheddafi è di 100 milioni di dollari trovati, a quanto si dice, nelle casse della NOC, la compagnia petrolifera di Stato.
Saadi Gheddafi ha 37 anni, una laurea in ingegneria e studi di management. E’ noto in Italia per aver giocato nel campionato di Calcio di serie A nelle squadre di Udine, Perugia e Genova sponda Sampdoria. Non si ricordano esibizioni fantastiche sui campi calcistici; anzi tutte le sue uscite sul terreno di gioco sono state meno che bassamente mediocri. Forse gli andrà meglio come produttore cinematografico.

venerdì 12 febbraio 2010

ACQUA. LA RETE COLABRODO CI COSTA QUASI 2 MILIARDI E MEZZO L'ANNO


La “questione” Acqua, in Italia, è un argomento che, nell'ultimo mezzo secolo, ogni governo sembra…non conoscere. Nessuno si è mai preoccupato di controllare tariffe, sprechi, funzionalità degli impianti, ecc. ecc. Questo fino a qualche giorno fa.
Ora – alle porte delle elezioni regionali – qualche giornale dedica all’argomento alcune righe. Immaginate perché? Ed immaginate cosa accadrà subito dopo le “regionali”? Oggi come oggi le cose stanno così, leggete e giudicate .
A Milano si pagano tariffe pari ad un quarto di quelle di Terni, che sono appena più alte rispetto alle bollette di Latina, o di Agrigento dove l’Acqua è un bene prezioso. In Ciociaria, negli ultimi 15 anni sono aumentate del 400 per cento!
Questo per le bollette. Ora vediamo gli sprechi.
Secondo un documento della Confartigianato ogni anno il 30,1 per cento dell’acqua immessa in rete non arriva ai rubinetti. Per fare un paragone europeo, in Germania le perdite arrivano al 7%. Questo spreco ci costa 2 miliardi e 464 milioni di euro ogni anno, somma che basterebbe a compensare l’abolizione dell’ICI sulla prima casa.
Perché avviene ciò? Rete idrica fatiscente quindi colabrodo, priva di adeguata manutenzione, investimenti carenti gestione troppo spesso sconsiderata.
In tre anni l’acquedotto pugliese, il più grande d’Europa con i suoi ventimila chilometri di rete, è riuscito a recuperare 40 milioni di metri cubi di perdite. Le quali dal 37,7% sarebbero scese al 35%. Bene, ma se ai tubi rotti ed agli allacci abusivi si sommano le perdite amministrative l’emorragia economica dell’azienda acqua sfiora il 47 per cento.
Ma a quale rimedio si può ricorrere? Sarebbe il caso di risolvere il problema della regolamentazione dell’Acqua, affidando ad una autorità indipendente il compito di stabilire tariffe eque, imporre decenza del servizio e obbligare – a chi spetta – ad effettuare gli opportuni interventi atti a riparare le tubature colabrodo.
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giovedì 11 febbraio 2010

POVERI CONTRIBUENTI ROMANI QUANTI LORO SOLDI SPRECATI

Jeremy Rifkin è uno dei “guru” mondiali dell’Ambiente. Per averlo il Comune di Roma non ha badato a spese, per due giorni (tanto è durato il “Workshop” nella Capitale) gli sono stati versati 280 mila euro. In un documento del 21 gennaio scorso si legge: “il compenso è relativo alla partecipazione al Workshop ed alla stesura del masterplan che verrà presentato agli stati generali del 18 e 19 maggio 2010”. Il professore americano a dicembre – mese in cui era ospite del Comune romano – aveva teorizzato:
“Una Roma sostenibile, con un Colosseo ad impatto zero, il lavoro su dieci borgate e sui palazzi”
Cosa vuol dire? Ma quando mai il Colosseo ha avuto un impatto ambientale negativo. Ma che cacchio ci stanno dicendo? E, scusate l’ignoranza, ma cosa è il “Masterplan” ed il Workshop"? Ma noi siamo romani abituati a parlare in romanesco e - volendo - anche in italiano raffinato, non certo in inglese.
Ma seguendo anche la lingua della madrepatria ci si chiede: in questo contesto cosa si intende per “stati generali”? e per “palazzi”, quelli del potere? e come si può dimenticare che nella Capitale d’Italia le “borgate” non esistono più da decenni?
Dato che qualcuno aveva detto che c’erano degli sponsor che avrebbero sostenuto parte della spesa, va sottolineato che Simone Turbolente, portavoce del sindaco, ha riferito che questi 280 mila euro sono stati pagati dal Comune.
E come ultima notizia corre l'obbligo di informare che “Roma Energia”, la società che dovrebbe applicare i progetti di Rifkin, è in crisi (tanto che alcuni dipendenti vengono licenziati) e, stando così le cose, a lui vengono versati oltre 542 milioni di vecchie lirette per una consulenza. Dove è l’errore?

mercoledì 10 febbraio 2010

A PROPOSITO DELLA CIVILTA' ISLAMICA: SEPOLTA VIVA A 16 ANNI


L’anno calata viva dentro una buca scavata alla buona, talmente piccola che la ragazza ha dovuto entrarci seduta, poi con una pala l'hanno ricoperta incuranti della terra che riempiva i polmoni di Medine Memi di 16 anni, rea di aver frequentato dei coetanei di sesso maschile. Un peccato grave, nel sud est della Turchia, l’area abitata dai Curdi profondamente influenzata dall’Islam.
Medine – sembra inutile aggiungere come la ragazzina sia morta soffocata – abitava a Kahta città di 68 mila abitanti posta in provincia di Adiyaman dove nascere femmina vuol dire sottostare a regole durissime. Camminare senza dare nell’occhio, non sorpassare mai un uomo per non dargli la possibilità di essere guardate, coprirsi il più possibile, magari con un abito sopra un altro, e soprattutto essere invisibile per non suscitare il desiderio altrui.
La famiglia accusava la povera Medine di una “gravissima” colpa: avere amici maschi. Per questo era stata già più volte massacrata di botte. All’inizio dello scorso novembre la ragazza si era presentata al locale commissariato di polizia per denunciare le percosse subite dal nonno e dagli altri maschi della famiglia. Un atto di coraggio che – purtroppo – non è bastato a salvarle la vita. Quindici giorni dopo la giovane è scomparsa. Ai vicini i parenti avevano detto che era fuggita. Stavano per farla franca se a fine gennaio 2010, alla polizia non fosse giunta una telefonata anonima che segnalava la presenza del cadavere della sventurata ragazza, sotto il pollaio della casa dove abitava. L’informatore aveva anche detto alla polizia che la decisione di assassinare la sedicenne era stata presa dal consiglio di famiglia, formato dai membre anziani e no, naturalmente tutti di sesso maschile.
I poliziotti hanno scavato e trovato il corpo di Medine con polsi e caviglie legati per impedire qualsiasi tentativo di salvezza. I risultati dell’autopsia hanno accertato che la ragazza era viva e del tutto cosciente quando è stata sepolta. Il padre ed il nonno sono stati arrestati e rischiano l’ergastolo.
Va però notato come nonostante l’inasprimento delle pene decise da Ankara nel 2005, la piaga dei “delitti d’onore” (perchè questi omicidi li chiamano proprio così) non si è fermata infatti le statistiche ufficiali dicono che in Turchia almeno una ragazza a settimana muore o si toglie la vita per volere della famiglia perché “macchiatasi” dello stesso peccato di Medine o di uno simile

martedì 9 febbraio 2010

VIVONO TRA LE IMMONDIZIE ED IL COMUNE DI PALERMO GLI MANDA LA CARTELLA DELLA TARSU (TASSA SUI RIFIUTI SOLIDI URBANI)

Quanto segue accade in via Messina Montagne a Palermo.
Venticinque vecchi container dove d’estate si frigge e d’inverno si gela, le fogne sono a cielo aperto e la spazzatura, assieme ai rifiuti cosiddetti “solidi urbani” la fanno da padroni, nel senso che invadono ogni spazio. I bambini che entrano ed escono dagli ospedali con bronchiti e varie infezioni della pelle oltre che gastroenteriti, vomito e diarrea: le malattie della povertà.
L’anno scorso, Morena una bimba di un anno quasi interamente vissuto in via Messina Montagne, è morta per una malformazione cardiaca. La vergogna di Palermo sono le 22 famiglie che vivono in quel luogo e che sono tutte italiane. Il Comune le ha messe lì da quando, nel 2007, furono sfattate dalla vecchia sede di un’opera pia dove erano state accolte. “Due, tre mesi; il tempo di trovare una soluzione” disse l’amministrazione Comunale, ed invece sono ancora lì. Ora però hanno alzato la voce dopo aver ricevuto, la settimana scorsa, i bollettini del Comune per pagare la Tarsu (la tassa della spazzatura). Cifre dai cento ai 1.600 Euro. “Quasi non ci credevamo – dice Angela Cascino – noi siamo costretti a viverci dentro la spazzatura, altro che pagarla!” Anche i più piccoli hanno scelto di dire la oloro. Con penne, colori e fogli di carta. “Quando usciamo ci mettiamo a correre perchèi topi, grossi come gatti, ci inseguono e se ci danno un morso muoriamo “ di Leptospirosi, scrive Manuela Marino di 8 anni. Lettere indirizzate al Comune. Il vicesindaco Francesco Scoma, ha portato in Consiglio Comunale, la proposta approvata di dare ai senza tetto gli alloggi confiscati alla mafia. Ma i tempi sono linghi


lunedì 8 febbraio 2010

PER SORRIDERE (NON GUASTA MAI)

LEGGETE PERCHE’ SONO DOVUTI intervenire in un appartamento sul litorale di Ostia (Roma) gli agenti del locale commissariato. Un uomo di 87 anni ha chiesto il loro intervento in quanto la sua badante, una africana della Tanzania di 35 anni, lo voleva violentare sessualmente.
Gli agenti hanno infatti trovato la donna in uno stato di alterazione che le faceva gridare frasi dalle quali si capiva – senza ombra di dubbio – come fosse sua intenzione non abbandonare la camera da letto dell’appartamento senza aver prima avuto un rapporto sessuale con il malcapitato vecchietto. L’africana è stata ricoverata in stato di agitazione psicomotoria presso l’ospedale “Grassi” di Ostia.

UNA CATENA DI RISTORANTI A DUBAI lancia l’hamburger di cammello in panino di Kamir. Il tutto è costituito da 120 grammi di carne senza grassi ed a tasso colesterolo zero. Il nuovo hamburger, omaggio alla fusione fra tradizione beduina e mercati globalizzati, è accompagnato da insalata o patatine fritte. Costa 20 Dirham, circa 5 Euro


A CAMBRIDGE LE STUDENTESSE FANNO SESSO troppo rumorosamente. Per questo sono state richiamate all’ordine. Avviene nell’Istituto Femminile Newnham della celebre università, dove le studentesse dovranno ora darsi una calmata. Le autorità universitarie hanno infatti protestato con la presidentessa del sindacato studentesco di Cambridge, e lei ha scritto alle allieve: “Siate più discrete, i vicini protestano per il troppo rumore”.


TRE ROMENI INGAGGIANO per 150 euro quella che pensano sia una prostituta del loro Paese. Invece è de loro Paese ma si tratta di un trans con tanto di ammennicoli fra le gambe! Scoperto, pretendono la restituzione dei soldi, ma quello scappa gettandosi dal balcone fratturandosi così tutte e due le gambe. Tutto questo E’ avvenuto a Genova, nei pressi del porto della capitale ligure.

venerdì 5 febbraio 2010

POVERI SOLDI NOSTRI


Le consulenze esterne (e care, molto care) negli enti pubblici sono sempre d’attualità, malgrado le direttive che vorrebbero limitarle.
Spulciando fra le carte si scopre infatti che la Regione Lazio, nel solo 2008, ha affidato 25.728 incarichi a personale esterno. Se non bastasse ciò, sempre andando a leggere le…cartuccelle, si verrebbe anche a conoscenza che nel 2007 la stessa Regione si è dotata con regolare decreto firmato dal Presidente, di un Collegio di Esperti, una sorta di Giunta collaterale (al capo della quale sono andati 204 mila euro lordi) per studiare non si sa bene cosa.
All’Assessorato alla cultura della stessa Regione, hanno pagato due volte consecutive 50 mila euro alla stessa persona: una volta come consulente “tecnico” e la seconda come consulente “legale”...
















giovedì 4 febbraio 2010

CIVILTA' ISLAMICA

IN ARABIA: 90 FRUSTATE AD UNA SEDICENNE
A Riad, capitale dell’Arabia Saudita, una studentessa di 16 anni è stata condannata a subire 90 frustate e scontare due mesi di prigione, per essersi ribellata – tirandogli una tazza da te – alla preside della scuola che le aveva sequestrato il telefono cellulare.
L’incidente è accaduto nel 2009 nella cittadina di Jubail, sul Mar Rosso, ed il processo si è svolto lunedì scorso nella capitale. Appresa la sentenza la “caritatevole” e “comprensiva” direttrice dell’istituto ha chiesto alla Corte (che si è riservata di decidere) che la sentenza venga eseguita all’interno della scuola da lei diretta, giustificando questa sua pretesa con la frase: “per educare gli altri studenti”.
L’Arabia Saudita è – da sempre – duramente criticata dalle organizzazioni umanitarie internazionali per la sua costante violazione dei più elementari diritti umani. La sharìa (legge islamica) vigente in quel Paese prevede l’amputazione e la decapitazione per i colpevoli di furto ed omicidio, e pene corporali anche per i reati dalla gravità quasi inesistente.

mercoledì 3 febbraio 2010

L'AUTOGRILL

La maggior parte di noi conosce l’Autogrill come quel luogo di ristoro dove, nel corso di un viaggio su qualsiasi autostrada italiana, ci si ferma al fine di rifocillarsi: un caffè, un panino, una birra, ecc.ecc.. Certo, alcuni di noi sanno anche che è società quotata un borsa e funzionante anche fuori dall’Italia. Ma pochi di noi (me compreso) sono a conoscenza che l’Autogrill ha rinnovato (ripeto “rinnovato” quindi già esistente) per altri dieci anni il contratto per la gestione di attività di ristorazione nell’aereoporto di Anchorage in Alaska (lo Stato più a nord degli USA). La concessione, si stima, genererà un fatturato di 130 milioni di dollari. Altro che l’italianissimo: “fermiamoci all’Autogrill a prendere un tramezzino”!
In base all’accordo la società amplierà la presenza nello scalo, con nuovi spazi di ristorazione, per una superficie complessiva di oltre due mila metri quadrati. L’aereoporto di Anchorage, il primo dell’Alaska, con oltre cinque milioni di passeggeri nel 2008, è attualmente in fase di ristrutturazione ed i lavori verranno completati entro quest’anno.


martedì 2 febbraio 2010

INCENDIANO LA SCUOLA PER NON FARE IL COMPITO IN CLASSE

Due ragazzi uno di 13 e l’altro di 17 anni,hanno deciso di dar fuoco alla scuola che frequentano in quanto consapevoli di non essere preparati ad affrontare un compito in classe che li attendeva quella mattina. E’ accaduto alla scuola media “Francesco De Carolis” di San Marco in Lamis, un paesino a 40 chilometri da Foggia. Naturalmente i carabinieri del posto ci hanno messo un…battito di ciglio per identificare i baby-vandali il più grande dei quali è stato denunciato alla Procura della Repubblica per incendio doloso, danneggiamento aggravato, ed interruzione di pubblico servizio. Il più piccolo dei due, il tredicenne non imputabile se l’è cavata con una semplice segnalazione alla Magistratura minorile.
Il tutto è accaduto l'altra settimana nella notte fra giovedì e venerdì. Le fiamme appiccate dai due – penetrati nella scuola – si sono sviluppate interessando diverse aule provocando la distruzione di banchi, cattedre, mobili e quant’altro. Oltre a tuttò ciò, è risultato danneggiato anche l’impianto elettrico della scuola. Le indagini dei Carabinieri hanno anche riportato alla luce un episodio vecchio di dieci giorni: gli stessi ragazzi avevano allagato la medesima scuola! Gli investigatori li hanno rintracciati nelle loro abitazioni e ci hanno messo un niente a farli confessare. Si sono giustificati dicendo: “non volevamo fare il compito in classe”. Le due famiglie dovranno risarcire i danni subiti dalla scuola.

lunedì 1 febbraio 2010

PER UN SORRISO

A Gardigiano un piccolo Comune nel Miranese, a 20 Km da Venezia, una signora di 80 anni si è presentata ai locali Vigili Urbani ed ha denunciato il furto della sua automobile. Gli agenti si sono messi subito all’opera, anche perché in quel piccolo centro l’ultimo furto di una macchina risale a…anni fa. Infatti hanno ben presto scoperto che l’anziana signora aveva parcheggiato la sua vettura in via Capanni – in pieno centro – e poi l’aveva dimenticata. L’ottuagenaria ha ringraziato i Vigili, ma ancora non è convinta di avere problemi di memoria.

EUROPARLAMENTO: WATER ABBANDONATI. Figuraccia internazionale al Parlamento Europeo. Da molti giorni qualcuno ha dimenticato dei sanitari (in realtà sono solo water, tazze del gabinetto, insomma cessi…) all’entrata del garage della massima espressione politica europea, che si trova in Rue Belliard, a Bruxelles.
Di certo uno spettacolo poco gradevole a cui possono assistere mattino e sera tutti coloro che si trovano a passare dall’uscita del parcheggio nei sotterranei del palazzo dell’Europarlamento: deputati, assistenti, funzionari, dipendenti vari. Visione non certo…romantica vedendo la quale qualche mente malefica potrebbe pensare: “Ecco dove vanno a finire i nostri soldi”!

IN CASERMA: CUOCO AGGREDITO DA MARESCIALLO.
A Treviso, come in molti centri del Veneto, vi è una caserma saltata agli onori della cronaca per una singolare…aggressione. Il cuoco, un giovane di san Donà di Piave, proprio nelle cucine del complesso militare , si è visto presentare il maresciallo che con una scusa gli ha palpeggiato “con violenza” i glutei e quindi lo ha baciato sul collo. Il sottufficiale è un uomo e verrà processato.