mercoledì 30 giugno 2010

ANCORA SU I MANCATI RISPARMI

Ieri non avete letto questo Post. La ragione è semplice ho avuto molto da fare. Ma veniamo ad oggi.
E’ noto che in uno Stato Democratico, di Diritto, moderno e quant’altro di questo genere, la Politica è l’elemento che traccia la strada che verrà percorsa dai suoi cittadini. Insomma è colei seguendo la quale tutti noi dovremmo non solo sentirci a nostro agio, ma orgogliosi di essere nati in questo Stato. Messe tali basi a questo discorso vi invito a riflettere su questo dato: noi italiani manteniamo 495 mila (stipendiati) politici.
Tutti sanno che abbiamo 630 deputati, 315 senatori e 7 senatori a vita oltre a 72 europarlamentari (vi ricordo che i nostri sono i meglio pagati di tutti). Quanti di voi sanno che manteniamo anche 120.500 (circa) Consiglieri Comunali e 300 mila posti tra incarichi, consulenze e servizi agli stessi organi amministrativi? E quanti di voi hanno consapevolezza che manteniamo anche circa 25 mila consiglieri circoscrizionali e di Comunità montane? E vi risparmio Presidenti di Provincia, Sindaci, Assessori e sottosegretari regionali, assessori provinciali, Consiglieri comunali (solo questi ultimi sono 35.250) ed altri ancora. Si ve li risparmio ma, come al solito se volete i dettagli…sono qui.
Queste persone (mi sembra inutile sottolineare come NON siano tutte indispensabili) ci costano centinaia di milioni di euro l’anno e solo di stipendi poiché a questi dovrete aggiungere tutto il resto, dalle auto blu (solo il loro uso ci fa sborsare oltre un miliardo di euro l’anno), ai viaggi gratis, ai vari ristoranti e bouvette, ai cinema, Stadi, Teatri e via di questo passo. Queste "cosucce" continuano a pesare in negativo sui nostri bilanci.
Però l’ultima finanziaria ci raccomanda di…tirare la cinghia.
Noi.
E loro?
Ed ancora ci dicono che non sanno dove andare a tagliare le spese? Ma ci facciano il piacere di non prenderci per i fondelli.
Come sempre evviva l’Italia.

lunedì 28 giugno 2010

GLI SPRECHI DELLA CASTA

Voi direte che da un po’ di giorni picchio sempre sullo stesso tasto: gli sprechi che la Casta ci propina facendo finta che in realtà siamo solo noi ad aver causato questo disastro economico in cui viviamo. Nella sostanza il nostro debito pubblico resta in vita a cifre così stratosferiche, anche grazie al non coraggio di abolire alcuni enti inutili (non ce ne sono due o tre, ma qualche centinaio e sono portatori di voti...) che succhiano il nostro denaro, e ad uno Stato tanto pavido da non ammettere che è il primo a far aumentare la spesa pubblica. Ecco l’ultimo incredibile esempio.
Le previsioni di spesa della Camera dei Deputati per il 2010 ammontano ad un miliardo e 97 milioni di euro: direte: “ed allora?”, rispondo: allora un cacchio, rispetto allo scorso anno c’è un aumento di ben 15 milioni di euro, come dire trenta mila milioni di vecchie lire. Mi chiedo, perché? Per far pagare pochi spiccioli un pasto ad uno dei ristoranti di Montecitorio? O per fornire gratuitamente qualche altro servizio in più agli onorevoli che già viaggiano gratis, volano senza pagare, vanno a cinema, teatro e stadio senza mettere le mani al portafogli, per non ricordare poi che moltissimi di essi dispongono di auto blu pur percependo un rimborso spese taxi per i loro spostamenti, e via di questo passo.
Ma non ho finito, aggiungo che le previsioni di spesa per la Camera per il 2011 parlano di un miliardo e 111 milioni di euro, altri 14,2 milioni di euro in più (che sono sempre 28 mila milioni di vecchie lirette, cioè 28 miliardi). Per completare la vostra gioia nell’apprendere queste notizie, vi dirò che il budget – sempre di Montecitorio – per il 2012 prevede una spesa di un miliardo e 125 milioni di euro, si, altri 14 milioni e mezzo in più rispetto al 2011.
Il collegio dei questori della Camera spiega: “e’ opportuno sottolineare che sia il progetto di bilancio del 2010 che si sottopone all’approvazione dell’assemblea, sia lo schema del bilancio triennale, sono stati costruiti sulla base della normativa vigente al 28 aprile 2010. Essi quindi non scontano gli effetti finanziari delle misure di riduzione della spesa che la Camera dei Deputati adotterà”.
Avete capito bene questa “spiegazione cosa vuol dire? Se “no” ve lo spiego con quanto è avvenuto in passato: nel 2005 deputati e senatori di fronte alla finanziaria che gli tagliava l’indennità parlamentare del 10 per cento proprio alla vigilia dell’assemblea nella quale si doveva adottare questa decisione, si aumentarono le indennità stesse del 10 per cento, prendendo alla fine qualche soldino in più di prima pur facendo la bella figura di aver approvato la disposizione secondo la quale sarebbe stato tolto dalle loro prebende il 10 per cento preventivato.
Evviva l’Italia.

venerdì 25 giugno 2010

IL CNEL: 18 MILIONI BUTTATI AL VENTO

A proposito di risparmi che noi vessati sudditi siamo obbligati a fare, oggi desidero sottoporre alla vostra attenzione un altro incredibile sperpero (pari a 18 milioni di euro, cioè circa 35 miliardi di vecchie lirette) che la casta ci obbliga a sopportare, anzi a finanziare. Eccolo.
Chi di voi sa cosa sia il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia)? L’obiettivo di questo quasi clandestino organo dello Stato, consiste nel produrre pareri, a beneficio delle istituzioni politiche (!).
I suoi membri producono consigli dal 1957 e la loro sede è a Roma, ma non in una polverosa cancelleria di Lungotevere, bensì da una splendida palazzina (Villa Lubin) inserita nel cuore del parco di Villa Borghese.
Come si può leggere nel suo sito, il CNEL: “è previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana che, nell’art. 99, lo definisce
E’ formato da 121 consiglieri: “dodici esperti scelti fra qualificati esponenti della cultura economica, sociale e giuridica; 44 rappresentanti dei lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, diciotto rappresentanti del lavoro autonomo, trentasette rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e da dieci rappresentanti delle organizzazioni di volontariato”.
Se tutto questo non bastasse, il CNEL ha anche una novantina di dipendenti ed a questi è destinato quasi l’80% delle risorse che il bilancio dello Stato (cioè noi) mette annualmente a disposizione del CNEL, cioè l’80% di 18 milioni di euro.
Fra i 121 consiglieri figurano Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni Emma Mercegaglia ed altri nomi eccellenti.
A concludere il mio scritto su questo ente assolutamente inutile, desidero informarvi che esso ha in totale sei dirigenti di seconda fascia che percepiscono stipendi annuali che vanno dai 67.815,59 del signor Mariano Michele Bonaccorso (dirigente dell’Ufficio Coordinamento Informatico) agli 83.017,43 della signora Elisabetta Bettini (che comanda l’Ufficio per l’Attuazione del programma); fra questo “minimo” e massimo, gli altri quattro di seconda fascia percepiscono ognuno (vi risparmio i nomi, ma come sempre se li volete basta chiedermeli) una cifra superiore a 78 mila euro l’anno ed inferiore ai 79 mila. Questi i dirigenti, ripeto, di seconda fascia. Il CNEL ne ha però anche uno di prima fascia che si chiama Michele Dau ed al quale è affidato il “Dipartimento per l’Attuazione del programma” il quale guadagna ogni anno la discreta somma di 143.146,03 euro. In sostanza la "Attuazione del programma" di questo CNEL ci costa la non trascurabile cifra annua di 226.163,46 euro.
Ma dato che ho la manìa di essere il più preciso possibile, a proposito del CNEL debbo aggiungere per completezza di informazione, che della sua totale, assoluta, deleteria, accertata inutilità se ne accorse nel 1997 anche la Commissione bicamerale per le riforme costituzionali che approvò all’unanimità un emendamento per sopprimere l’articolo 99 (quello che ebbe a prevedere la nascita del CNEL stesso). Ma non se ne fece nulla…
Come sempre viva l’Italia

giovedì 24 giugno 2010

ANCHE LA GRECIA CI HA TRUFFATO


Quella di trascrivere alcuni "pezzi" è una cosa che non faccio quasi mai (credo di averla concretizzata una sola volta da quando ho aperto questo blog), oggi però non posso esimermi dal realizzarla e sapete perchè? Sono sicuro al cento per cento che quanto leggerete vi svelerà un retroscena del quale certo non siete a conoscenza. Di cosa si tratta? Naturalmente della crisi economica europea che ci coinvolge (tragicamente) e che, nella sostanza, ha avuto il suo acme con quella greca dovuta al pazzesco indebitamento di questa nazione.
Orbene al giornalista Mattias Mainiero qualcuno ha chiesto cosa ne pensasse e se fosse d'accordo sulla concessione del colossale prestito fornito alla Grecia da noi e dagli altri paesi di Eurolandia. Vi trascrivo la risposta che vi svelerà questioni ben poco note (se non agli addetti aI lavori).
Scrive il Mainiero:
"del prestito alla Grecia ne penso tutto il male possibile. E se fosse possibile pensarne ancora peggio lo penserei tranquillamente. E non perchè l'Europa doveva starsene con le mani in mano mentre la casa del vicino andava in fiamme. Semplicemente perchè la Grecia non lo meritava. Doveva affondare nell'Egeo, la Grecia, vittima di se stessa, delle sue zavorre, delle troppe regalìe, degli evasori, delle spese folli e dei trucchetti contabili. Ed anche vittima di una notevole ambiguità. Sentite questa.
Noi ci siamo svenati per salvare il vicino di casa. Siamo corsi con gli estintori (ed ogni estintore ci è costato un occhio della fronte). Per via della Grecia e della crisi finanziaria che aveva preceduto i fatti della Grecia, abbiamo dovuto varare l'ennesima manovra, tirare la cinghia, chiudere qualche finestra pensionistica e spalancare la porta all'austerity. Lo abbiamo fatto noi e lo hanno fatto gli altri Paesi europei. E sapete cosa ha fatto la Grecia una volta ricevuti i nostri soldi? Se li è messi in tasca, ha pagato qualche debito (pochi debiti), ha chiamato i cinesi e con i cinesi ha stretto una marea di accordi commerciali.
Ora Pechino entrerà a far parte della flotta mercantile greca, che copre il venti per cento del traffico navale mondiale. Entrerà pure in settori strategici quali le telecomunicazioni ed avrà quote nei principali porti della Grecia.
Pechino è il partner privilegiato. Pechino compra e fa affari in Grecia. Pechino guadagna. Pechino, grazie ad Atene, mette un piede (forse anche un piede e mezzo) in Europa. e l'Europa che ha aiutato la Grecia, ci rimette tre volte.
La prima perchè ha sborsato i soldi (e speriamo che li riceveremo un giorno indietro) la seconda perchè è stata esclusa dagli affari e la terza perchè ora ha il concorrente in casa.
A volte il monolocale del vicino bisognerebbe farlo bruciare fino alle fondamenta. Anche per evitare che altri vicini facciano l'abitudine al soccorso e continuino a prenderci per il culo.".




mercoledì 23 giugno 2010

CHE FINE HA FATTO IL FANNULLONE CIOCIARO?

Circa due settimane fa vi avevo raccontato la storia di un fannullone. Il signor G. dipendente della Provincia di Frosinone, era stato distaccato nel 2003 presso un consorzio per il riciclaggio dei rifiuti, salvo poi scoprire che in questi 7 (sette!) anni non aveva mai lavorato per nessuno dei due enti pur percependo regolarmente ad ogni fine mese, il suo stipendio.
Il sindaco di Coreno Ausonio (piccolo centro in provincia di Frosinone) signor Domenico Corte, aveva spiegato alla stampa il motivo dell’assenteismo: il signor G. nel frattempo (sette anni…) faceva l’assessore, il tuttofare dell’ex primo cittadino ed in fine, il consigliere di minoranza della cittadina.
Lo faceva, perché giovedì ( 17 giugno 2010) il dipendente-fantasma duramente rimbrottato dai politici locali, ha rassegnato le dimissioni dal consiglio comunale giustificandole: “Per motivi personali”.
Non voglio dire nulla, ma a me sembra una tardiva presa di coscienza (sette anni di stipendio senza nulla,fare…); oppure si è trattato di esigenza dal difendersi dalle accuse di aver rubato lo stipendio per anni? O per la consapevolezza che forse (è sperabile) a qualcuno venga in mente di chiedergli la restituzione degli 84 stipendi indebitamente riscossi?

martedì 22 giugno 2010

LE IDIOZIE DELL'EUROPARLAMENTO

Alcuni giorni or sono vi ho informato (ed il giorno dopo ne hanno parlato tutti: TV e stampa...) della decisione presa dall’Europarlamento che vieta la pesca “alle nazioni europee che affacciano sul Mediterraneo” delle telline e della famosa frittura di paranza. Insomma i soloni di quell’organismo ci hanno proibito di mangiare uno dei piatti più noti – a livello mondiale – della dieta mediterranea. Oggi ritorno su questo argomento soltanto per dimostrarvi in mano a chi siamo. Si insomma, chi sono e che caspita di cervello abbiano questi parlamentari europei. In altre parole vi dimostro la loro totale imbecillità, ripeto, imbecillità, soltanto con una domanda semplice, semplice.
Ferma restando la circostanza, come da dichiarazione ufficiale, che l’allargare le reti, imposto dall’Europarlamento, lo si è deciso solo per “salvare alcune specie di pesci” che venendo catturati non da adulti rischiano l’estinzione della specie (cosa peraltro che negli ultimi tremila anni non è avvenuta), posto ciò, dicevo, come mai questi grandi cervelli non si sono accorti che sullo stesso Mediterraneo affacciano una serie di nazioni africane che (più che giustamente) se ne fregano delle cervellotiche decisioni degli euroonorevoli che oltre ad incassare mensilmente uno stipendio da capogiro, trascorrono il loro tempo a dirci cretinerie come quella citata.
Tanto per darvi un’idea delle imposizioni che ci vengono…servite da questi personaggi allergici ad ogni forma di cultura ed intelligenza, vi ricordo che, sempre secondo loro, noi non possiamo mangiare:
La Nutella
La frittura di paranza
Le telline
I formaggi tradizionali con la muffa ed
Il miele integrale.
In compenso, sempre secondo le decisioni dei suddetti personaggi, possiamo tranquillamente consumare i seguenti cibi:
Aranciata senza arance
Vino fatto senza l’uva
Vino ai trucioli
Vino senza alcol
Cioccolato senza cacao
Mozzarella privata del latte
Ma avete ben capito in mano a chi ci siamo messi?

lunedì 21 giugno 2010

ANCORA SUI SOLDI CHE LA CASTA SPERPERA

Ho qui una serie di numeri che poi altro non sono se non l’equivalente dei (nostri) soldi che la casta si…pappa alla faccia di noi sudditi che peraltro siamo sempre invitati (obbligati) a risparmiare.
Lo so i numeri sono una rottura di scatole, ma vi prego di scusarmi in quanto è solo attraverso essi che vi posso dimostrare come veniamo truffati, vessati, ingannati e presi in giro. Dunque – gentili visitatori di questo blog – abbiate la pazienza di seguirmi per queste altre poche righe ed alla fine, come quasi sempre quando si tratta di questo argomento, riuscirò a darvi notizie che solitamente nessuno vi fornisce.
Esistono delle “voci” nell’amministrazione della Camera dei Deputati, che noi cittadini non ci sogniamo neanche. Ad esempio una recita:
“Contributo per il funzionamento dei gruppi” parlamentari, si intende. Vi risparmio il dettaglio, cioè partito per partito, ma il totale annuale è già abbastanza sconvolgente, esso ammonta infatti ad euro 11.524.282 e 62 centesimi.
Altra simpatica voce riguarda il :
“Contributo per il personale dipendente dei gruppi” ed in totale ci costa 12.269.009 e 80 centesimi.
La terza voce a bilancio è denominata:
“Personale di segreteria dei gruppi” e volete sapere quanto ci toglie dalle tasche? “soltanto” 9.740.145 e 66 centesimi di euro.
Quello che stupisce è la classica pignoleria burocratica che alla fine di cifre così enormi, mette finanche i centesimi che debbono essere erogati.
Va bene, andiamo avanti.
Non state lì a prendere la calcolatrice, il totale ve lo dico io (che i conti li ho già fatti): 33 milioni 533 mila 438 euro virgola 08 centesimi. Scusate se è poco. Ma mi sono anche preso lo sfizio – sempre allo scopo di darvi una informazione precisa – di calcolare che questa cifra equivale (sempre nell’arco di 12 mesi) a 45 mila euro a deputato il quale ha questa dote, amministrata dal suo partito, che va aggiunta allo stipendio e che gli occorre per pagare uffici e segretarie.
P.S. se qualcuno di voi sentisse l’impellente necessità di sapere a quanto ammonta la cifra partito per partito, non ha che da chiedermelo poiché – ripeto – ve le ho risparmiate per non ammorbarvi con troppi numeri. Ma se volete…

venerdì 18 giugno 2010

MONTEZEMOLO: POLITICA NO POLTRONE SI

Luca Cordero di Montezemolo ha di recente firmato un contratto con l’amministrazione di Montecitorio che verserà 220 mila euro alla sua ditta “Poltrona Frau”, per l’approvvigionamento agli uffici della Camera dei Deputati di quel materiale. Infatti l’azienda di Montezemolo ha vinto una gara per “acquisto di arredi e sedute” (indetta per l'appunto dalla Camera dei Deputati), fornendo già, nel primo quadrimestre di quest'anni, le poltroncine pregiate agli onorevoli. In seguito la medesima ditta penserà a fornire poltrone e divani per il Transatlantico, lo sconfinato salone nel quale si incontrano e chiaccherano deputati e giornalisti, comodamente assisi.
Va notato che mentre la finanziaria Tremonti chiede a tutti noi sacrifici, si preoccupa seriamente dei fondo schiena appartenenti ai nostri deputati tanto che la stessa amministrazione di Montecitorio ha stanziato per quest’anno ben un milione di Euro per gli arredi di complemento per gli uffici del palazzo.
Una volta si conquistava la poltrona del palazzo, Montezemolo invece ha conquistato il palazzo per la sua poltrona. Niente male...

giovedì 17 giugno 2010

SE SEI UBRIACO PAGATI IL 118
Se sei ubriaco da non reggerti in piedi è giusto che ti paghi le…spese. Così la pensa il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder. Ma partiamo dall’inizio.
Un sabato sera come tanti: amici, discoteca, musica e tanto alcol. Al punto da essere completamente ubriachi, sbronzi incapaci di muoversi e reggersi in piedi. Che fare? Si chiama una ambulanza. Tutto regolare, ma chi paga il 118? Lui, proprio lui (o lei) l’ubriaco poiche a Bolzano la giunta provinciale ha deciso che i servizi del 118, subissato di chiamate dopo le serate di movida, dal prossimo week end, saranno a pagamento. E la corsa a sirene spiegate fino asll’ospedale sarà a carico del paziente.
Una decisione che farà discutere, questa presa da Luis Durnwalder, al quarto mandato di presidente della provincia autonoma dell’Alto Adige e dalla sua Giunta.
“Finora la spesa ricadeva sui contribuenti, ma non è giusto – spiega lo stesso presidente – chi beve e chiede aiuto deve anche partecipare alle spese. Chi ha soldi per l’alcol ne ha anche per le cure”
Il tutto ha origine dalle denunce dei pronto soccorsi alto atesini che nei fine settimana entrano sistematicamente in tilt a causa del numero elevato di ubriachi in arrivo. Come risolvere la situazione? Introducendo il pagamento del servizio…trasporto in ospedale. L’ordinanza della giunta provinciale prevede che chi risulti avere nel sangue un tasso alcolemico superiore all’1,5 per mille, sborsi 200 euro di tariffa al 118.

mercoledì 16 giugno 2010

TORERO NELL'ARENA FUGGE DAL TORO E VIENE ARRESTATO

Christian Hernandez ha 22 anni ed è un giovane torero di Città del Messico.
Non più tardi di tre giorni fa è stato protagonista di una disavventura che – purtroppo per lui – è finita negli obiettivi di una TV.
Il giovane era sceso nell’arena vestito di tutto punto, come da tradizione, e si preparava ad affrontare un toro deciso a tutto tranne che a farsi…matare.
Inizia la corrida: la bestia prende a correre dirigendosi verso Hernandez che, come da copione, la evita con una elegante veronica. A questo punto il minaccioso quadrupede prende una specie di rincorsa e punta dritto verso il torero. Quest’ultimo vista la malaparata se la da a gambe e dopo pochi metri getta a terra la muleta e con un sol balzo scavalca il recinto rifugiandosi fra il pubblico. Raggiunta la salvezza, però, per il buon Christian sono iniziati i guai e le umiliazioni: a parte fischi, sberleffi ed insulti vari da parte degli spettatori, si è anche visto presentare due poliziotti che, senza tanti complimenti, gli hanno stretto le manette ai polsi e lì, davanti a tutti, lo hanno arrestato per il reato di “violazione di contratto”.
Per fortuna la sua famiglia si è affrettata a pagare la relativa multa e così il giovane toreador è stato liberato. Un fatto sembra accertato: per sua stessa ammissione: cambierà mestiere.

martedì 15 giugno 2010

NON C'E' PIU' RELIGIONE

Quanto segue a dimostrazione che il proverbio citato nel titolo di questo post, è quanto di più vero si realizzi. Almeno negli USA.
L'Empire State Building, ha detto "si" a Mariah Carey, alle Ferrari di Maranello, ai concorsi di bellezza per cani ed a tante altre manifestazioni chic, ma il più celebre grattacielo di New York, che si è illuminato con centinaia di migliaia di lampadine finanche per i sessanta anni della Cina comunista, ha detto "no" a madre Teresa di Calcutta.
Il proprietario dell'Empire, infatti, ha respinto la richiesta di una organizzazione cattolica di accendere i suoi fari di bianco e blu in onore della religiosa (che, forse, presto sarà anche santa)che alla fine del prossimo mese di agosto avrebbe compiuto cento anni. Infatti il 26 di quel mese del 1910 madre Teresa ebbe i suoi natali a Calcutta.

lunedì 14 giugno 2010

NOI RISPARMIAMO MENTRE LA RAI...

A proposito dei campionati del mondo di Calcio in Sud Africa. Oggi debutta la nostra Nazionale: come andrà, andrà, infatti non è certo mia intenzione parlarvi di questo.
Come spero avrete compreso sono completamento “immerso” nei risparmi che ci vengono chiesti. Si proprio nei sacrifici sotto forma di economie che ognuno di noi è chiamato a fare e, di conseguenza, tendo ad occuparmi degli sprechi che questo Belpaese opera mentre nel contempo – come appena detto – ci chiede di tirare la cinghia.
Desidero informarvi di quanto “mamma RAI” sta spendendo per la manifestazione sudafricana e confronterò tale uscita di denaro e conseguente servizio, con quella di SKY.
Alla nostra Televisione pubblica, occorreranno due milioni di euro per impegnare cento persone, fra giornalisti, operatori e tecnici. Un dispiegamento di risorse (professionali ed economiche) enorme se paragonate a quelle di SKY che ha inviato cinquanta persone per un costo di un milione di euro. Se non bastasse, la stessa SKY impiegando metà del personale realizzerà più ore di trasmissione e dirette sportive. Desidero essere più chiaro: in totale le partite del Campionato Mondiale di Calcio sono 69, di queste la RAI ne trasmetterà soltanto 34 mentre la TV di Mr Murdoch le farà vedere tutte.
Desidero aggiungere che con altissima probabilità i costi RAI sono destinati ad aumentare, rispetto ai previsti, considerando la prassi secondo la quale gli inviati volano solo in first o business class.
Però l’Italia è in crisi e tutti noi dobbiamo fare economie.

venerdì 11 giugno 2010

VUOI FARE LA "LUCCIOLA"? PAGA L'IVA

Quando giorni or sono il ministro dell’Interno si è recato a Savona per firmare il “Patto sulla sicurezza”, fra i presenti c’era anche il sindaco di una delle più ridenti cittadine liguri: Alberga. Si chiama Rosalìa Guarnieri, la quale ha preso da una parte il ministro e gli ha fatto questo discorso: “Le prostitute svolgono un lavoro come un altro. Guadagnano e pertanto debbono essere sottoposte ad un regime fiscale come chiunque svolga un’attività professionale”, insomma, in soldoni vuol dire che aprano ognuna la “partita IVA”. La reazione del ministro non è nota.
Va comunque aggiunto che al sindaco di Alberga è venuta in mente questa idea poiché da oltre trenta anni persiste un’alta concentrazione di passeggiatrici proprio su quel tratto di via Aurelia che attraversa la sua città. città. Stando così le cose – si è chiesta – perché non effettuare una “manovra bis, od aggiuntiva, alla finanziaria di Tremonti?.
Rosalìa Guarnieri è intenzionata a continuare la sua battaglia vòlta unicamente a rimpinguare le casse del suo Comune, ed infatti prosegue nel suo ragionamento affermando: “Alberga è una piazza dove la prostituzione, sia sulla strada che in casa, è cresciuta tantissimo. Non sono bastate le multe fatte pagare agli automobilisti. Il problema va affrontato e risolto. Le prostitute guadagnano. Il loro è un lavoro che deve essere regolamentato e monitorato”.
D’accordo l’idea non è certo originale, ma ve la segnalo poiché diversamente da quanto accaduto in passato, questa volta il primo cittadino di Alberga ha la ferma intenzione di realizzarla.

giovedì 10 giugno 2010

MA ANCORA CI MERAVIGLIAMO DI QUALCOSA?

Lo scorso 4 giugno 2010 è stata varata, dopo un mese, la nuova giunta comunale di Catania. Quella,per chiarire, del sindaco Raffaele Stancanelli. L'organismo è costituito da soli tecnici. Otto per la precisione e all'assessorato alla Cultura è stata designata la stilista Marella Ferrera.
Direte, ma questa è notizia nota. Certo, ma abbiate la pazienza di seguirmi e come al solito scoprirete una circostanza che non avreste mai immaginato. Eccola.
Nella città etnea Palazzo Platamone è dimora bella ed antica. Il suo cortile - detto della Cultura - è stato appena restaurato ed è un fiore all'occhiello per mostre ed esposizioni. Comitive di turisti cercano, tra le splendide viuzze barocche catanesi, un capolavoro di architettura medievale da visitare. Appunto Palazzo Platamone che è stato dimora, nel 1500, della famiglia Platamuni, vicerè nel periodo borbonico e poi divenuto convento di San Placido.
Non appena eletta Marella Ferrera si è recata ad ammirare le bellezze della sua città e come prima ha scelto di visitare lo storico edifio situato all'angolo tra via Landolina e via Vittorio Emanuele. Qui si è avvicinata al portone ed ha trovato un uomo su una sedia. Gli ha fatto alcune domande, ma lui nulla: non l'ha degnata neanche di una risposta.
L'assessore alla Cultura al suo ritorno negli Uffici del Comune ha appreso che l'uomo seduto davanti alla splendida magione, altri non era che il custode-cicerone dell'edificio. Alla domanda: "ma perchè non mi ha risposto", la giustificazione datale ha fatto letteralmente saltare sulla sedia Marella Ferrera: "E' sordomuto. Lo abbiamo assunto perchè era nell'elenco dei disabili", insomma a dare spiegazioni, ad illustrare le bellezze del monumento storico a narrare ai turisti chi in esso aveva dimorato nel corso dei secoli, era stato messo un sordomuto.
Ma non trovate meraviglioso questo nostro Paese?

P.S. Non più tardi di ieri 9 giugno, il custode-cicerone è stato assegnato ad altro incarico ed al suo posto messo un dipendente che può espletare per intero le mansioni alle quali è stato chiamato.

mercoledì 9 giugno 2010

YACHT DI BRIATORE: 250 MILA EURO MENSILI SOLO PER TENERLO FERMO

Mi rendo conto come gli ultimi post di questo blog siano risultati troppo lunghi (ma forse anche interessanti) è per questo che oggi sarò abbastanza breve, ma, come (spero) sempre, interessante.
Tutti siete a conoscenza del sequestro dello yacht di Briatore con relative polemiche sulle dichiarazioni della moglie. Tranquilli: non desidero assolutamente parlare della famiglia in questione ma del suo mezzo navale.
Si è scoperto che la lussuosa imbarcazione del manager di Formula 1 ha un equipaggio di 20 persone tra marinai, cuochi e camerieri che in caso di confisca potrebbero restare disoccupati. Questo favoloso yacht da venti milioni di euro, costa 250 mila euro al mese solo per tenerlo fermo: per Legge (in quanto oggetto sequestrato), va assegnato ad un ente, ma nessuna struttura pubblica può permettersi questa spesa di mantenimento.
Il rischio è che la preziosa barca – se confiscata, per ora è solo sequestrata – venga distrutta proprio perché nessuno è in grado di mantenerla neanche da…ferma.

martedì 8 giugno 2010

FINANZIARIA: NOI CI SACRIFICHIAMO I NOSTRI PARLAMENTARI PROPRIO NO

Come è noto (anche per averne accennato io stesso) la finanziaria da poco meno di 25 miliardi di euro, ci impone pesantissimi sacrifici. Malgrado ciò, per noi comuni mortali, ci sarà anche la soddisfazione di veder diminuite le prebende che la casta alla quale appartengono senatori e deputati, riscuote.
A proposito di ciò debbo informarvi che fino ad ora un fatto risulta certo: da dieci giorni studiano. Deputati e senatori (la ripetizione è voluta), si riuniscono in continuazione per trovare qualche marchingegno complicatissimo per prendere una decisione fra le più semplici del mondo: come tagliare i loro stipendi. Si sono riuniti: una volta da soli, cioè ciascuno nel suo parlamentino. Una volta i deputati con il presidente della Camera, una volta i senatori con il presidente del Senato ed in fine una volta tutti insieme. Ma quando arriva il momento dello “zac” (leggi taglio degli stipendi) ci ripensano: meglio studiare ancora un po’, e non diminuiscono neanche di un cent il loro guiderdone mensile. Ma questo è il meno. Seguitemi.
Prima di ogni altra cosa è bene sappiate che nella loro busta paga vi sono voci che dichiarano: “spese di trasporto e spese di viaggio”. In esse è previsto non solo lo spostarsi gratis in aereo o treno per arrivare a Roma (in Senato o Parlamento), ma anche un rimborso per il tratto che va da casa all’aereoporto od alla stazione ferroviaria. Esattamente è previsto: “per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aereoporto più vicino e tra l’aereoporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro per il deputato che deve percorrere fino a100 Km; e 3.995,10 euro se la distanza da percorrere e superiore a 100 Km.”
Stessa cosa per i senatori, anche se il rimborso è calcolato su base annuale in ragione di 15.379,37 euro per chi è a meno di 100 Km da aeroporto o stazione e 18.486,31 euro se la distanza da percorrere è superiore.
Non vi vorrei troppo ingarbugliare il discorso ma, ricapitolando, le cose stanno così: per i deputati 1.107,9 euro di rimborso mensile o 1.331,7 a seconda la distanza (meno o più di 100 Km). Per i senatori dai 1.281,6 ai 1.540,5 al mese. Tra l’altro un rimborso è previsto anche per i residenti a Roma od eletti nel collegio laziale: 7.689,.68 euro all’anno. Tale indennizzo, come vi ho informato è voce fissa nella busta paga dei parlamentari (e come è noto per parlamentari si intendono gli appartenenti a Camera e Senato).
Ma il bello viene adesso seguitemi e vi spiegherò una delle tante truffe legali che noi siamo costretti a subire (che in questo caso vuol dire PAGARE).
Ministri, vice-ministri, sottosegretari; presidenti di commissioni e loro vice, in realtà un piccolo esercito, che percepisce il suddetto rimborso, hanno a disposizione l’auto blu, con tanto di autista.
L’attuale governo conta 11 sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, 12 ministri con portafoglio e dieci senza; poi 4 vice ministri e 26 sottosegretari. Ed ancora, per la Camera, 14 presidenti ed altrettanti loro “vice” di commissioni permanenti, più 13 presidenti e 13 vicepresidenti per le commissioni bicamerali e di inchiesta. Sempre alla Camera l’Ufficio di Presidenza conta 4 vicepresidenti, 3 questori ed 11 segretari.
Passiamo al Senato: 14 commissioni permanenti (quindi 28 fra presidenti e loro vice), poi 3 commissioni speciali e 2 di inchiesta (e dunque altri 10 “graduati”). In fine il Consiglio di Presidenza: oltre al Presidente del Senato, ecco 4 vice, 3 questori ed 11 segretari. Facendo un conto complessivo si tratta di 194 persone.
Secondo la relazione contenuta nel testo dell’ultima manovra, ci sono solo 2 ministri e 7 sottosegretari che non sono parlamentari. Tutti gli altri 187, oltre a godere dell’auto blu, percepiscono anche l’indennizzo per le spese “da casa all’aereoporto od alla stazione”, già coperte dalla macchina di servizio.
Consideriamo sui 3.200 euro al mese ognuno, una media tra il rimborso minimo di senatori e deputati. Ecco: se lor signori rinunciassero a questo assurdo quanto esoso rimborso, noi comuni mortali risparmieremmo almeno 598 mila euro al mese, che poi significa 7 milioni e 176 mila euro l’anno, qualcosa come quasi 14 miliardi di vecchie lirette!
Ora che siete a conoscenza anche di questo ulteriore sperpero di pubblico denaro, state più allegri?

lunedì 7 giugno 2010

AHI! L'ITALIA

Come è noto siamo in piena crisi economica, con tutte le conseguenze che non vi sto qui a ripetere poichè ognuno di voi le sa ormai a memoria. Il verbo "risparmiare" ci viene ripetuto talmente tante volte che - confessatelo - ci è venuto a nausea.
Ma fra le altre cose, vi voglio rendere edotti di queste incredibili realtà: celebriamo l'Unità e dimentichiamo chi l'ha materialmente realizzata. Abbiate pazienza e seguitemi.
Orbene per il centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia (1861 - 2011), il nostro Stato ha stanziato 423.545.160 euro per i relativi festeggiamenti. Ora la Storia ci insegna che si giunse alla tanto sospirata "Unità" grazie soprattutto al Risorgimento, ai suoi martiri, alle sue guerre d'Indipendenza ed alla tenacia degli italiani di allora che vollero fare un'unica nazione compattando una serie di (assurdi) statarelli.
Certo la "torta" è grande ed abbondante, e perchè voi tocchiate con mano, vi dico il più brevemente possibile, a chi andranno le fette di questo succulento dolce e come, in teoria, verranno utilizzate:
TORINO: per il"Nuovo parco Dora Spina 3", in tre lotti, si è vista assegnare 23 milioni e 463 mila euro (vi risparmio gli spicci).
NOVARA: per il restauro del complesso edilizio Broletto: 6 milioni 143 mila euro.
IMPERIA: per il recupero del deposito merci ed ex stazione, per sede del Municipio di Ospedaletti e pista ciclabile oltre dieci milioni e mezzo
CAGLIARI: a favore del museo mediterraneo dell'arte nuragica 66 milioni
NAPOLI: innovazione tecnologica teatro San Carlo 54 milioni e 750 mila euro
VENEZIA: realizzazione di un nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi poco meno di 72 milioni e mezzo
FIRENZE: realizzazione del nuovo parco della musica e della cultura. Spesa 80 milioni.
PERUGIA: opere per il completamento dell'aereoporto internazionale, costo: qualche euro in meno di 26 milioni
PESCARA: centro polivalente Gabriele D'Annunzio, 15 milioni e 700 mila
ISERNIA: Auditorium e (nuovo) campo di calcio, 320 mila euro oltre i 21 milioni
REGGIO CALABRIA: nuovo museo archeologico nazionale 13 milioni e mezzo.
Questi dati si riferiscono all'importo a base d'asta per i (suddetti) lavori e si riferiscono al 2009.
Direte: e allora? Spiego di che "allora" desidero informarvi.
Ad esempio a Napoli Giuseppe Garibaldi è trattato come uno zerbino urbano. A pochi passi dal capolinea della circumvesuviana, è in uno stato di degrado pietoso la stele dedicata all'ingresso in città del Generale fautore dell'Unità d'Italia. Il monumento collocato dove avvenne il celebre ingresso nella città partenopea dell'eroe dei due mondi, sembra oggi il basso fatiscente di una sceneggiata napoletana: due cassonetti di spazzatura proprio davanti al monumento, sporcizia varia, eiezioni di animali e via discorrendo. Per risanare il luogo basterebbero poche centinaia di euro.
Altro esempio di come si festeggi l'anniversario ma si dimentichino i fautori dell'Unità, ci viene offerto (almeno fino a pochi mesi fa, ma non credo sia cambiato nulla) dalla città di Marsala dove da un trentennio, sul lungomare Mediterraneo, si erge lo scheletro di un enorme barcone in cemento armato che dovrebbe simboleggiare l'approdo in Sicilia occidentale delle camicie rosse partite da Quarto. Il progetto di questo monumento rimasto incompiuto risale al 1960. Per completarlo occorrerebbe qualche decina di migliaia di euro, che al confronto degli oltre 423 milioni stanziati, diventano bazzecole.
La stessa tomba di Garibaldi, a Caprera, era talmente infestata da zecche, che la nipote Anita minacciò di trasferirne le spoglie sul colle romano del Gianicolo.
Anche Camillo Benso Conte di Cavour non viene trattato meglio. L'anno scorso a Santena (Torino), la casa e la tomba di chi fece l'Italia erano assediate da insetti vari e da infiltrazioni di umidità che devastavano le pareti; mentre ragnatele da...romanzo gotico ne avvolgevano il busto marmoreo. Anche in questo caso non credo che la situazione sia cambiata. Con una spesa minima si potrebbe ridare l'antico splendore alla casa, alla tomba ed al busto del nobile piemontese.
A pochi mesi dalla grande ricorrenza la Giunta Comunale di Carrara ha deliberato di rimuovere la statua di Giuseppe Mazzini da piazza Accademia per sostituirla con un'opera (rappresentante Bettino Craxi) dello scultore veneto Maurizio Cattelan. Però...però questa rimozione avrà un tempo limitato (hanno detto gli amministratori comunali davanti alla quasi rivoluzione scatenata dai cittadini inferociti), Mazzini mancherà dal suo piedistallo soltanto dal 26 giugno al 31 ottobre il tempo della locale "Biennale di Scultura". Io non voglio commentare ed ho il massimo rispetto per l'artista Cattelan che non discuto essere molto noto, ma dubito che lo sia più di Giuseppe Mazzini.
Concludo: 423 milioni ed oltre per festeggiamenti dettati dall'anniversario dell'Unità d'Italia e neanche poche migliaia per restituire dignità alle tombe ed ai monumenti di chi questa Unita ha concretizzato. Lo trovo...quanto meno discutibile.

venerdì 4 giugno 2010

2010: MATRIGNA CHE MALTRATTA NOVELLA CENERENTOLA

Non ci crederete ma nel terzo millennio, qui in Italia, si è ripetuta, però nella realtà, la favola di Cenerentola. Con una variante: a salvare la malcapitata ragazza sono state Polizia e Magistratura non il principe azzurro.
Siamo a Lecco e questa è la storia venuta alla luce solo per uno…svenimento.
La matrigna non la poteva vedere; non solo la costringeva a lavare pavimenti, pulire bagni, lucidare i piani della cucina, ma la teneva anche senza cibo. Ma la tredicenne si è sentita male. Uno svenimento a scuola. L’ambulanza che la porta in ospedale. Gli esami che denunciano “carenza alimentare” e lei che pian piano, ai poliziotti che la interrogano, spiega come vive. “A casa le cose non vanno proprio bene; non è che io mangi a sufficienza e nemmeno tutti i giorni. Di certo fatico moltissimo” conclude.
La ragazzina è figlia di una coppia di immigrati e vive alle porte di Lecco. Aveva un'esistenza normale. Madre, padre e la libertà di crescere studiando e passando i pomeriggi con le amiche. Poi la tragedia: la mamma muore. Il padre trova un’altra donna che arriva a casa ed anziché comportarsi come una seconda mamma, si trasforma in una specie di orco. Sveglia all’alba ed obbligo di pulire ovunque, rassettare letti, spolverare e bucato (senza lavatrice) da fare. La matrigna: una vera despota. Aveva anche preteso che la giovane – la mattina prima di andare a scuola – cucinasse per tutta la famiglia.
Questo stato di cose è stato ricostruito dagli inquirenti della Procura della Repubblica di Lecco. Veniva trattata come una schiava ed il padre, anziché prendere le sue difese, lasciava fare. Nella ricostruzione della Magistratura non c’è un solo punto a favore del genitore e della sua compagna.
Una volta tornata a casa da scuola la ragazzina trovava ben poco da mangiare di quello che aveva cucinato. Questo sostiene il pubblico ministero Luca Fuzio che, nel capo di imputazione, afferma che in più di una occasione, questa ragazza non avrebbe avuto modo di mangiare a sufficienza. Più di una volta avrebbe avuto mancamenti per fame e proprio grazie ad uno svenimento avvenuto a scuola che è stata portata in ospedale e qui si è scoperto che vita era costretta a condurre dalla malvagità della matrigna e l’indifferenza del padre. Genitore e sua compagna sono stati rinviati a giudizio per: “maltrattamenti in famiglia e riduzione allo stato di schiavitù”. La prima udienza è prevista per il prossimo mese di ottobre.
Nel frattempo, la nuova Cenerentola è stata affidata ad una comunità ed essendo minorenne viene tutelata e ne viene taciuto il nome. Ora sta finalmente bene e c’è chi cucina per lei e si premura fi farla mangiare tre volte al giorno.

giovedì 3 giugno 2010

COSI LA NOSTRA LEGGE PROTEGGE I CLANDESTINI PLURIPREGIUDICATI

Clandestino, pregiudicato, arrestato varie volte, non può essere espulso perché la nostra giustizia (mi sono stancato di scriverla con la “G” maiuscola, proprio non lo merita) lo protegge. Non ci credete? Leggere quanto vi riporto vi aprirà un nuovo orizzonte sul “come"(non) funziona la Giustizia nel nostro Paese.
Quanto segue accade a Milano. Protagonista un marocchino ventenne già denunciato per ben quindici volte per violazione della legge sull’immigrazione. Già arrestato e deferito all’autorità giudiziaria per i reati di: spaccio di stupefacenti, furto, porto abusivo d’armi, occupazione abusiva e ubriachezza molesta. Nell’ultima settimana è entrato da abusivo per tre volte nello stesso stabile: la palazzina di via Clitumno 11, famosa centrale dello spaccio e dell’abusivismo, teatro da anni di risse, faide, rapine e accoltellamenti. Proprio qui, l’altro ieri, è stato arrestato per resistenza alla Forza Pubblica.
Per i non milanesi, dirò che siamo nella zona di via Padova e qui l’intero quartiere è sottoposto ad un controllo continuo da parte della Polizia Municipale, forze dell’ordine e pattuglie miste di Polizia-Esercito. E’ nel corso di uno di questi controlli che il giovane marocchino è stato preso: occupava un appartamento che era stato sigillato dai vigili urbani.
E’ a questo punto che sorge la questione, seguitemi.
L’attività della polizia municipale si scontra con regole discusse, o non sempre applicate: il ventenne, in teoria, dovrebbero essere espulso nell’immediato, ma sapete chi lo protegge? La Legge italiana. Tutti i reati di cui si è reso responsabile, nei pochi anni che è stato nel nostro Paese, lo mettono a riparo dall’essere espulso. “Avendo procedimenti pendenti – spiegano al Comune di Milano – non può essere rimpatriato”. L’Italia, insomma, prima di rispedirlo a casa deve giudicarlo per le molteplici infrazioni alla Legge che ha commesso e per le quali è stato denunciato. Con i tempi della nostra giustizia, capirete bene, che il clandestino può dormire sonni tranquilli ancora per vari anni.
Tanto perché abbiate un’idea, negli uffici giudiziari della capitale lombarda si sono accumulate tremila denuncie per immigrazione clandestina, di queste sessanta azioni penali sono state esercitate dai magistrati e solo due sono le sentenze di espulsione emesse e neanche una eseguita!
A tal proposito Riccardo De Corato, vice sindaco di Milano afferma: “Può darsi che i magistrati siano contrari alle nuove norme. Noi chiediamo loro di interessarsi a questi casi che riguardano oltre alla clandestinità, anche l’occupazione abusiva di appartamenti di via Padova, via Clitumno e zone limitrofe. Solo per queste strade abbiamo avanzato trenta richieste di intervento da parte dell'ordine giudiziario, ma da palazzo di giustizia non ci hanno neanche risposto”.







martedì 1 giugno 2010

UN PARADISO VERO: L'EUROPARLAMENTO


Prima che leggiate (e leggetelo anche se è lungo) questo post, ci tengo a ricordarvi che l’Europarlamento è quell’organismo (anche da noi) mantenuto da 26 nazioni del continente e che negli ultimi tempi ha discusso ed approvato:
1) – come deve essere la curvatura della banana.
2) – quale la rotondità e la lunghezza delle salsicce
3) – la grammatura dei frutti kiwi
ed in ultimo, con decisione che entra in vigore da oggi 1 giugno 2010, proibiscono – a noi che abbiamo migliaia di chilometri di coste – di mangiare la famosa frittura (di paranza o mista) di pesce. Infatti hanno imposto alle nazioni che affacciano sul Mediterraneo, di allargare le maglie delle reti da pesca. Qualcuno ha detto: “ma per l’ambiente è una cosa sacrosanta”, intendendo che i piccoli pesci vengono così salvati.
La risposta è stata: ma gli italiani e prima di loro gli antichi romani ed ancor prima di loro i greci sono oltre tremila anni che cucinano frittura di pesce, malgrado ciò il Mediterraneo è sempre al suo posto e continua a dare vita alla sua fauna senza problemi, anche se parte di essa finisce in padella.
Orbene queste – e molte altre addirittura più ridicole e pazzesche – sono le decisioni dei Parlamentari europei che – come se non bastasse – per quanto riguarda il welfare (sistema di vita sociale), ci invitano quasi a scadenza giornaliera, a tirare la cinghia al fine, ci informano, di non fare la fine della moderna Grecia.
Ma chi sono costoro? Come vivono e quanto ci costano? Ecco, gentili visitatori di questo blog: ci ho messo un po’ di tempo, ho incontrato varie difficoltà, ma posso finalmente rendervi edotti a che classe appartengono i famosi europarlamentari.
Proprio da oggi primo giugno 2010, mentre ci hanno proibito la frittura, loro si sono aumentati le prebenda in ragione di 1.500 (millecinquecento) euro al mese in più: infatti la dotazione che ha a disposizione ogni deputato per i collaboratori, passerà da 17.540 a 19.040 euro.
Questi europarlamentari lanciano le parole d’ordine del rigore morale, ma poi si guardano bene dal farsene toccare. Anzi, agli altri distribuiscono lacrime e sangue, per se tengono lusso e sprechi. Nel 2011 le spese del Parlamento Europeo (1,7 miliardi di euro) aumenteranno del 5,5%. Dal 2001 al 2011 le stesse spese sono aumentate del 65%. Quest’anno gli euronorevoli avranno a disposizione tre milioni di euro soltanto per organizzarsi merende e rinfreschi. Proprio così: tre milioni di euro, circa 40 mila euro per ogni giorno in cui il Parlamento lavora, per “bibite fresche ed altre bevande, eventualmente per spuntini serviti nel corso di riunioni interne” recita la delibera che si sono approvata. Pizzette e Coca Cola, Fanta e tramezzini: ma per spendere tre milioni di euro non rischieranno di fare indigestione? Da quelle parti, infatti, il vento sembra non cambiare: che siano pranzi, cene, o compagni di merende, c’è una gran voglia di mangiare. Anche quando si chiede all'Europa un prolungato digiuno ed una perenne corsa ai risparmi ed ai tagli di spese.
Non contenti, infatti, delle loro tre sedi (Strasburgo, Bruxelles, Lussemburgo), che costano trecento milioni di euro l’anno solo per trasferimenti.
Non contenti di far viaggiare tra una città e l’altra, ogni mese, 3.400 casse di documenti pari a 200 tonnellate di carta trasportate da ben venti TIR.
Non contenti di obbligare all’inutile pendolarismo 3.000 funzionari.
Non contenti di tenere a Strasburgo un lussuoso palazzo (21 grandi sale conferenze, 26 sale conferenze da 60 posti, e 2.650 uffici arredati; bar, ristoranti ecc.) che apre si e no una trentina di giorni l’anno.
Non contenti del nuovo e dispendioso palazzo di Bruxelles (15 saloni per conferenze, 52 per riunioni. Bagno privato con doccia per ogni deputato).
Non contenti di tutto ciò, dicevamo, hanno deciso di inaugurare il nuovo “Centro Visitatori”. Sarà il “Centro Visitatori” più grande del mondo. Bella soddisfazione, no? Costo: 2,6 milioni di euro. E volete conoscere l’utilità di questo investimento? Semplice: così ogni deputato potrà invitare all’Europarlamento 110 ospiti anziché 100 come oggi. Dieci voti in più non valgono forse una spesa di 2,6 milioni (sborsati da noi cittadini europei) di euro?
Ma passiamo oltre.
Con la vita che fa, l’onorevole si ritiene molto stressato: 7.800 euro di indennità mensile, ai quali se ne aggiungono 4.200 di rimborso spese, 298 (per ogni giorno di seduta) di diaria, più l’assegno per i portaborse che, come detto, da oggi aumenterà. Tutto ciò non è sufficiente a regalare giorni sereni ed infatti per rilassarsi, i nostri onorevoli usufruiscono di un centro sportivo all’interno dell’europarlamento costato 2.660.000 euro, dei quali 218 mila solo per studi e progetti. Sale massaggi, fitness, saune, fisioterapia. Bruxelles per prendersi cura del benessere dei suoi onorevoli, non bada a spese. Per esempio, ha appena stanziato 5 milioni di euro per comprare l’IPAD a tutti.
Sembra sia pronta anche una nuova infornata di assunzioni: almeno 150 dipendenti, come se gli attuali 44 mila non bastassero. Per questi signori i guadagni mensili sono i seguenti: dai 4 ai sei milioni netti di euro per un usciere, mentre si arriva a 9 mila per un archivista. Un amministratore sfonda il muro dei dieci mila, sempre netti e sempre al mese. I dirigenti toccano i 16 mila.
A noi poveri cittadini di questo continente continuano a chiedere sacrifici: per il Parlamento Europeo è addirittura previsto un aumento del numero degli onorevoli che passeranno da gli attuali 736 a 754 come prevede il trattato di Lisbona.
E l’Italia ha approvato una Finanziaria lacrime e sangue da 24.800 miliardi di euro, che avrà le conseguenze che ognuno di noi sa.
W l’Europa!