domenica 22 maggio 2011

OPERAZIONE CHIRURGICA

Gentili lettori. Lo so: oggi è domenica (22 maggio 2011) ed in questa giornata festiva non siete soliti leggere il mio post che, infatti, vi invio cinque giorni a settimana.

Oggi però è un giorno particolare e dopo avervi detto che venerdì scorso non mi avete letto a causa di: "ci scusiamo ma la pagina non è disponibile" e quindi non per mia responsabilità, vi informo che da domani e per alcuni giorni non avrò possibilità di scrivervi i miei quotidiani post. Perchè? Vai in ferie? Ti rechi a fare un viaggio? Niente di tutto questo ma mi ricovero in clinica dove mi sottoporranno ad un intervento chirurgico.

Vi ho voluto avvertire poichè non abbiate a pensare che io sia improvvisamente sparito.

Quindi se Dio (ed il chirurgo...) vorrà, mi rileggerete lunedì 6 giugno 2011.

Un affettuoso saluto a tutti voi e mi raccomando rileggetemi il giorno che vi ho annunciato.

giovedì 19 maggio 2011

"Dotto' Novità NN"

Oggi non ho proprio notizie degne di voi. Prendetevi i i miei saluti ed a domani.

mercoledì 18 maggio 2011

LEGGETE E SARETE FELICI

Mi sono tolto uno sfizio. L’ho fatto con l’unico scopo di informarvi su quanto i signori “onorevoli” deputati ci costano, o per meglio dire ci sono costati nel 2010. Lo scorso 2 maggio è stato pubblicato il bilancio ed il conto consuntivo della Camera dei deputati. Si, insomma, è proprio da questo documento che si scopre quanto spendiamo per i nostri amati “inquilini” di Montecitorio. A conti fatti la cifra ha dello spaventoso: un miliardo e 525 milioni di euro; sapete ciò cosa vuol dire? Semplice, che ognuno di noi elettori (e come sapete siamo svariate decine di milioni), ripeto ognuno di noi, per mantenere la “Casta” sostiene una spesa di 30 euro e 34 centesimi annui.
Andando a spulciare i suddetti (reso)conti si scoprono cose da far venire i capelli bianchi al più freddo degli individui. Ecco qualche esempio e non dimenticate, non dimenticate mai che le cifre che vi fornisco sono ufficiali. Innanzi tutto vi informo che il bilancio consuntivo è firmato dai tre deputati questori: Francesco Colucci, Antonio Mazzocchi e Gabriele Albonetti ; i tre ci informano, fra l’altro, che i nostri parlamentari – tra indennità e rimborsi spese – continuano a guadagnare 260 mila euro annui a testa. Ben oltre il mezzo miliardo delle vecchie e rimpiante lirette. Leggendo attentamente si scopre anche che noi cittadini siamo anche chiamati a mantenere gli ex deputati: infatti tra assegni vitalizi diretti o di reversibilità, rimborsi spese e rimborsi di viaggio ai “deputati cessati dal mandato” ogni anno paghiamo 134 milioni di euro.
Poi ci sono le spese per “locazione di immobili” (gli uffici cui hanno diritto gli onorevoli) poco meno di 34 milioni e mezzo; quelle sotto la dicitura di “manutenzioni ordinarie di fabbricati, ascensori, impianti antincendio, condizionamento, arredi, mezzi elettronici” ecc. che si “bevono” altri 12 milioni e 600 mila euro ogni 12 mesi. I servizi di pulizia, smaltimento rifiuti e lavanderia, sono costati, sempre nel 2010, sette milioni. Mentre gli esborsi telefonici (cellulari e telefoni fissi) superano il milione. Cosa dire poi del capitolo “spesa per l’acquisto di beni materiali di consumo” che vede una uscita di circa tre milioni? Alla quale spesa vanno comunque aggiunti i dieci milioni e mezzo che sono sotto la voce di “spese di trasporto” noleggio auto, treni, aerei, pedaggi autostradali.
Dopo tutto questo desidero farvi anche sapere che i tre deputati questori sopra menzionati si sono vantati di aver risparmiato – rispetto al precedente 2009 – quasi tre milioni di euro. Ma subito dopo aggiungono che per l’anno in corso si prevede di spendere 167 milioni per l’indennità ed i rimborsi dei deputati, cifra che nel 2013 crescerà di altri 5 milioni. Inoltre ci comunicano che nel periodo 2011-2013 si spenderanno anche 12 milioni e mezzo di euro per “opere di sicurezza antincendio e rifacimento di impianti di condizionamento” e 605 mila per il rinnovamento degli ascensori.
Ma se ancora non vi siete sufficientemente in…quietati vi dirò che sempre nelle previsioni dei bilanci 2011-2013 è prevista la spesa di 15 milioni di euro per “l’area applicativa della pubblicità dei lavori parlamentari, delle pubblicazioni, della comunicazione con il pubblico, dei siti web, delle applicazioni speciali e per l’area delle postazioni informatiche” mentre per “l’area impianti di voto” saranno stanziati un milione ed 800 mila euro.

Che ne dite? Vi ho reso un po’ più felici.

martedì 17 maggio 2011

ANIMALI: QUANTO CI COSTANO?

Pensate che il Consumismo si è così…aggiornato che c'è anche la possibilità di usufruire del servizio denominato “Ultima Carezza” che consiste nella cremazione del vostro cane o del vostro gatto, qualora vogliate raccoglierne le ceneri, dopo la loro tristissima dipartita. La suddetta “comodità” è stata ideata da una azienda di Ferrara, che si è dotata di una vera “area crematoria” che è tra le novità che quest’anno ha offerto Zoomark, il quattordicesimo salone internazionale dei prodotti per animali da compagnia.
A Bologna – fino all’altro ieri – si è visto di tutto, ma proprio di tutto quanto possa servire a quei sette milioni di cani, sette milioni e mezzo di gatti, due di conigli, uno di tartarughe e 40 (quaranta) milioni tra pesci ed uccellini che vivono in Italia. Appare chiaro come quotidianamente questo esercito di animali vada nutrito, pulito, accudito e coccolato adeguatamente. “Coccole” che nello scorso 2010 hanno generato un giro d’affari – solo per gli alimenti di cani e gatti – di un miliardo e mezzo di euro con una crescita, rispetto all’anno precedente, del 2,2% (che per quella cifra sono un bel po’ di soldi).
L’ultima frontiera, comunque, è quella dei servizi ad hoc: passeggiate, corsi di educazione, sessioni con veterinari comportamentalisti, pet taxi e finanche – come accennato – il servizio (reperibile 24h su 24h) di cremazione, dedicato agli amici a quattro zampe, con tanto di urna personalizzata!
Sembra essere l’unico settore a non avvertire i…morsi della crisi economica tanto che, prevede un margine di crescita del 15-20% nei prossimi due o tre anni.
Si, non amiamo i nostri animali, li adoriamo.

lunedì 16 maggio 2011

FINO A QUANDO PORTARE IL BIKINI?

I giornalisti italiani (e tutti i corrispondenti stranieri nel nostro Paese) sono così indaffarati con i risultati delle recenti elezioni amministrative che si occupano esclusivamente di questi. Dato che non amo "ingreggiarmi", anche oggi cerco di "servirvi" una notizia sviziosa.

La domanda è: "a che età smettere di portare il bikini?" Un sondaggio nel Regno Unito decreta "a 47 anni, non uno in più non uno in meno", naturalmente avendo il fisico adatto. Lo studio-rilevamento è stato condotto tra due mila donne di età compresa fra i 18 ed i 65 anni, per conto della "Diet Chief" e ne è emerso che il 44% delle interpellate, si preoccupa un giorno si e l'altro anche di aver indossato qualcosa non più adatto alla sua età.

Ma non è solo il bikini che le inglesi interpellate giudicano saggio abbandonare nel dubbio di essere giudicate troppo vecchie per indossarlo in spiaggia. A 35 anni, con buona pace delle ragazze di "Sex and the City": la minigonna diventa un "no, no" al pari del piercing all'ombelico. Le intervistate hanno anche affermato che 45 primavere è il limite per calzare stivali Ugg, altrimenti una appare ridicola.

A 53 è ora di farsi tagliare i capelli lunghi ed a 61 è necessario lasciare nel cassetto anche il costume intero (si insomma, niente più spiaggia). Un altro dato scaturito da questo ricerca-sondaggio afferma che una donna sui 50 od i 60, se è snella, in buona salute ed ancora attraente "probabilmente si può ancora permettere tutto" ma con una buona dose di sobrietà.

Gentili amici, fate leggere questo post alle vostre donne e chiedete loro un parere in merito: sono certo che le loro risposte vi sorprenderanno.

venerdì 13 maggio 2011

PERCHE' LO SAPPIATE

Oggi è venerdì 13 maggio 2011 e da stamani (ora sono le 13,30) il sito mi dice: “Blogger non è al momento disponibile. Ci scusiamo”, per cui non sono in grado di dirvi quando potrò inviarvi questo post che comunque sto apprestando.
Desidero parlarvi dell’Islam in Italia. Come sempre le cifre che vi fornisco si riferiscono a dati ufficiali. Quindi del tutto veritieri ma da considerare approssimativi per difetto (infatti gli irregolari sembrano siano al di sopra del milione… che è cifra ben lontana dai “denunciati” 273.000). Orbene i musulmani nel nostro Paese assommano ad un milione e 562 mila dei quali un milione di residenti; 273 mila irregolari e 289 mila di regolari non residenti. Di essi il 75% risultano maschi ed il restante 25% femmine. Per quello che concerne la loro provenienza essa si distribuisce così: il 35% sono marocchini; il 16% provengono dall’Albania mentre il 9% risultano Tunisini. Il rimanente 40% sono tutti provenienti dal continente africano (somali, eritrei, ganesi, ivoriani, libici, egiziani, congolesi, ecc.ecc.).
A disposizione di tutti costoro sono state realizzate da noi italiani:
164 moschee
222 altri luoghi di culto
120 centri culturali e 275 associazioni.

giovedì 12 maggio 2011

LE CONSEGUENZE DI UN FURTO

Ieri vi ho portato a conoscienza dell’incredibile numero di macchine che vengono rubate in Italia: una ogni quattro minuti. Ciò che ho omesso di comunicarvi è quale sia la vettura preferita dai ladri e le conseguenze che il furto dell’auto può causare. Si, insomma, quello che in medicina si chiama “effetto collaterale”.
Colmo queste due lacune.
Nella Top Ten delle dieci vetture più rubate nel 2010, otto sono di marca italiana, e le prime quattro sono Fiat la marca preferita dai malviventi: seguono la Volswagen, la Lancia e la Ford. La più ambita in assoluto e la gloriosa Panda. Non va dimenticato che anche i colori hanno la loro importanza. Il grigio è al primo posto delle preferenze dei ladri, seguito dal blu e dal bianco. Sembrerà assurdo, ma si può stare relativamente tranquilli se la vettura che si possiede sia beige, arancione, giallo, marrone o viola.
Ma veniamo all’altro argomento: cosa può causare il furto della macchina? Al di là delle conseguenze patrimoniali e logistiche, la sottrazione del proprio mezzo di trasporto determina uno stress che può portare anche alla depressione e per alcune vittime equivale ad un lutto od a un grave trauma.
Per due italiani su tre è un danno psicologico (oltre che materiale) legato ad una violazione della sfera privata e della sicurezza percepita. I principali guai materiali causati dall’evento, sono: disagi operativi immediati (nel 57,5% dei casi), difficoltà burocratiche (55%) e disagi sui tempi medio lunghi per la mancanza della propria vettura.
In molti casi però il furto si configura anche come un disagio psicologico, emotivo (38%) e relazionale (41,2%). A livello proiettivo il furto dell’auto viene paragonato allo smarrimento di un bene personale oltre che – come accennato – alla violazione della privacy.
Pensate che un solo, ripeto un solo, ribadisco un solo ladro in tutto il mondo si sia mai posto questi problemi?

mercoledì 11 maggio 2011

ATTENTI A PARCHEGGIARE

Oggi vi metterò a parte di quanto avviene – di brutto – nel mondo automobilistico. No, non vi narrerò di incidenti, pirati della strada o “buontemponi” che vi fanno trovare la vettura su quattro mattoni. Nulla di tutto questo.
Desidero, viceversa, mettervi sull’avviso di alcuni dati (ufficiali) ai quali vi invito a pensare ogni volta che parcheggiate la vostra auto. E’ comunque mia intenzione – visto che questo post lo si legge anche in Australia – chiedere agli amici di quel Continente, se anche da loro accade quanto succede qui in Italia.
Spiego perché: sono stato in quello splendido posto cinque volte. La penultima (come le precedenti) mi sono recato a Melbourne e Sidney (vacanze di Natale del 1999) le macchine degli australiani erano regolarmente parcheggiate e chiuse a chiave. Senza nessun antifurto né elettronico né manuale. L’ultima volta (febbraio-marzo 2005) che ho calcato le vie di quelle città, ho avuto modo di vedere che una buona percentuale di vetture aveva un antifurto e particolarmente quello che si infila nel volante impedendo così di manovrarlo. Certo di anni ne sono passati, ma così, per pura curiosità, vorrei capire se ancora noi italiani deteniamo il record poco invidiabile dei furti o se anche in Australia i ladri si sono…aggiornati!

Nel 2010 le automobili rubate nel Bel Paese sono state 124.197. Naturalmente oltre a questo dato c’è anche quello riguardante mezzi motorizzati a due ruote (dai motorini agli scooter da questi alle moto di maxicilindrata, che costano più di una vettura media), di questi motocicli ne sono stati sottratti ai legittimi proprietari 38.783; non voglio certo dimenticare di dirvi che – sempre nel 2010 – sono stati anche rubati 2.908 grossi camion.
Ma questa “man bassa” dove è avvenuta? 36,2% è la percentuale di auto rubate nel parcheggio esterno vicino casa del proprietario. Come luogo di furto segue il parcheggio in posto pubblico che fa registrare una percentuale di 23,8%; nei garage interni ai palazzi le vetture “scomparse” risultano essere il 13,6% stessa percentuale sul luogo di lavoro mentre si scende al 13% durante le vacanze.
Ma, come sappiamo, le nostre vetture sono dotate di sistemi antifurto elettronicamente sofisticati od anche manuali (blocca pedali, blocca sterzo tipo australiano ecc.ecc.), ebbene malgrado questi accorgimenti di cui sono dotate 63 auto su cento di quelle rubate, il ladrocinio avviene egualmente e nel 40% il derubato non riesce a capacitarsi di come i ladri abbiano fatto a sottrargli il suo amato mezzo di trasporto.
Se può consolare, sempre nel 2010, le automobili ritrovate sono state 58.799, ma talmente “spogliate” da costringere i loro proprietari a rottamarle. In ogni caso secondo le statistiche il numero dei veicoli dei quali ogni anno si perde la traccia è in costante aumento.
Non state a rompervi le meningi, l’ho fatto io per voi: in Italia viene rubata una macchina ogni 4 (quattro) minuti.

Niente male, no?

martedì 10 maggio 2011

CORSA AUTOMOBILISTICA IN MEMORIA DEL BOSS UCCISO

L’idea era originale, ma del tutto non condivisibile: organizzare una corsa automobilistica, intitolandola ad un boss della ‘ndrangheta ammazzato, in un agguato, dai colpi di pistola sparatigli da un paio di sicari. A stroncare il tentativo ci ha pensato il questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, il quale nello stesso istante in cui ha appreso la notizia, ha immediatamente vietato la manifestazione (pseudo)sportiva.
La corsa era stata organizzata in maniera che si svolgesse domenica scorsa nel quartiere reggino di Archi, un tempo regno della cosca Di Stefano e teatro di numerosi omicidi, soprattutto nel periodo della guerra di mafia degli anni Ottanta.

lunedì 9 maggio 2011

MUORE PER IL TROPPO BENE CHE VUOLE AL SUO CANE

ANNEGA PER SALVARE IL SUO CANE
E’ avvenuto l’altro ieri a Bolzano, città dove al centro scorre il fiume Talvera. Proprio sulle rive di questo corso d’acqua Mariel Rudy (per tutti Mary) una ragazza al di sotto dei trent’anni, tutte le mattine conduce a passeggiare i suoi tre cani: un levriero afgano adulto, un altro cucciolo ed un pechinese. Ad ucciderla è stato il bene che portava alle sue bestiole. Nella sostanza l’afgano adulto, “il più testardo dei tre”, come Mary diceva ai suoi amici, si è gettato in acqua. Gli altri due come sempre hanno atteso che la loro padroncina lo recuperasse – come ogni mattina – richiamandolo. Purtroppo la bestia questa volta non ha potuto obbedire in quanto palesemente travolta dalla corrente. Mary non ci ha pensato due volte e per salvare il suo cane si è gettata nel fiume.
Della bestiola non si è avuta più traccia mentre il corpo della sua padrona è stato ripescato dai sommozzatori e quando un medico, anche se la sventurata era in acqua ormai da venti minuti, ha tentato di rianimarla, non c’è stato nulla da fare: era deceduta per salvare il suo levriero afgano.
Diceva il grandissimo filosofo tedesco Schopenhauer: “Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere cosa voglia dire essere amato”.
Debbo dire che la tragica fine di Mary ha commosso tutta Bolzano dove la donna era conosciuta proprio per il grande amore che dava ai suoi tre cani. Tanto grande che per salvarne uno ha sacrificato la propria vita.

venerdì 6 maggio 2011

OBESITA' E SESSO

Occhio ragazzi! Occhio al vostro fisico. Tenetelo in forma. State molto attenti al vostro peso. Sapete perchè? Sembra che il grasso in esubero limiti le vostre prestazioni sessuali. Il grasso, insomma, può compromettere la vita sessuale di noi maschietti, molto più di un tumore (alla prostata) sconfitto da poco.

Uno studio pubblicato sulla rivista "Journal of sex and Marithal Therapy" ha rilevato che l'obesità negli uomini, ed ancor più nelle donne, riduce la soddisfazione sotto le lenzuola. L'obesità è infatti associata ad una ridotta funzione e qualità della vita sessuale. Allo studio, che ha come fine quello di testare un farmaco per la perdita di peso, hanno partecipato 134 donne e 91 uomini.

Mi raccomando, tenete presente quanto sopra. Comunque non dimenticate mai che mangiare poco vuol dire allungarsi la vita. Mangiare troppo e quindi ingrassare, vuol dire accorciarla.

giovedì 5 maggio 2011

GIRASOLI CONTRO RADIOATTIVITA'

Sulla centrale nucleare giapponese di Fukushima (danneggiata seriamente dal terremoto e conseguente tsunami) sappiamo ormai tutto e di più. Sono però convinto che quanto segue non sia a vostra conoscenza.
Campi di girasoli a perdita d’occhio per ripulire il suolo contaminato vicino alla suddetta centrale: questa è l’idea di un gruppo di ricercatori nipponici secondo i quali, stando a quanto già sperimentato a seguito del disastro di Cernobyl, i fiori gialli potrebbero assorbire il letale Cesio radioattivo emesso dal disastrato impianto.
Il progetto ecologico è stato presentato da Masamichi Yamaschita, ingegnere a capo di un gruppo di scienziati che studia agricoltura spaziale presso la “Jaxa”, l’agenzia giapponese che si interessa dello Spazio .

mercoledì 4 maggio 2011

A PROPOSITO DI ANIMALI


Dato che ieri ho avuto molto da fare e quindi non mi è restato il tempo per il mio...post quotidiano, oggi vi invio due (anzichè una) notiziole che nel male e nel bene, richiamano gli animali e l'amore che abbiamo per loro.

Rita Artina aveva 53 anni ed abitava a Bergamo. La donna aveva due cagnolini ai quali era affezionata in maniera quasi patologica. Forse voleva salvare una delle sue bestiole che era rimasta bloccata fra i binari nei pressi della stazione ferroviaria orobica e si è accinta ad andarla a prendere proprio mentre arrivava un treno che l’ha investita ed uccisa.
Testimoni hanno infatti dichiarato di averla notata già al di là dei binari fare qualche passo verso il cagnolino per portarlo via. Forse la bestiola non voleva muoversi in quanto terrorizzata perché sentiva già il rumore del treno in arrivo. La donna abitava a poche centinaia di metri dal luogo dove è accaduta la tragedia.

RECUPERATA UNA RARA COPPIA DI AQUILE
Forse avrete capito (almeno spero) che chi scrive è un fervente animalista. Questa è la ragione per cui oggi vi viene fornita – e con gioia – la seguente notizia.
Una coppia dall’età di dodici mesi di “Aquila di Monelli” è stata trovata dalla “Sezione Investigativa Cites” del Corpo Forestale dello Stato (proveniente da Roma) coadiuvata da quello operante in Sicilia, nella campagna in provincia di Ragusa.
Gli splendidi esemplari erano tenuti segregati in un fatiscente casolare da tre falconieri opportunamente denunciati per la Legge che prevede condanne per maltrattamenti su animali.
La maestosa “Aquila di Monelli” (Hieraaetus fasciatus), è presente con non più di dieci siti di nidificazione in Sicilia ed è minacciata di estinsione dalla cattura illegale per la falconeria e per il collezionismo, oltre che dalla distruzione – da parte dell’uomo – dei suoi habitat naturali. Averne recuperato una coppia che era stata sequestrata è un lodevole e concreto motivo per gioirne. Infatti i due meravigliosi volatili verranno reintrodotti in natura.

lunedì 2 maggio 2011

CINESE: A COLPI DI KUNG FU CONTRO I POLIZIOTTI

Ormai sembra essere divenuta una (pessima) moda aggredire le forze dell’Ordine mentre stanno compiendo il loro dovere. A Treviso un cinese di 32 anni, durante un controllo di Polizia, ha reagito mettendo in atto una performance di arti marziali.
Da una sala da gioco Bingo della cittadina veneta, qualcuno aveva chiamato il 113 perchè un avventore non si stava comportando civilmente nell’immediato una “Volante” era giunta in loco. Individuato il disturbatore due agenti, coadiuvati da un buttafuori del locale, l’hanno preso in custodia ed accompagnato all’uscita al solo scopo di allontanarlo.
Proprio fuori dalla sala giochi, l’orientale ha reagito sferrando una serie di colpi di kung fu contro i poliziotti, prima che questi potessero rendersi conto di quanto stesse accadendo. Dopo pochi secondi, però, i due agenti sono riusciti ad immobilizzare il cinese, ammanettarlo e portarlo in galera. Fatto ciò hanno comunque dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale civile trevigiano dove quei medici hanno loro riscontrato contusioni ed abrasioni giudicate guaribili in una settimana salvo complicazioni. L’arrestato dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.