lunedì 2 agosto 2010

A PROPOSITO DI LAVANDE VAGINALI

Ragazzi! Questa non l’avrebbe potuta immaginare neanche il più bravo dei barzellettieri. Eppure NON, NON, NON è una barzelletta ma una tragicomica realtà.
Seguitemi.
Fin quando il “Tantum Rosa” non era un prodotto da banco non poteva avere spot pubblicitari, quindi c’era meno confusione. Ora che sulle principali emittenti nazionali gira la rèclame con tre belle ragazze che si raccontano come risolvere i problemi di igiene intima grazie al farmaco, c’è stato un boom di intossicazioni. Sapete perché? Accade poiché molte signore e signorine, quella lavanda vaginale, anziché applicarla ai genitali, se la sono bevuta. Risultato: intossicazione con sintomi non gravi ma seccanti quali vertigini, disturbi gastrici ed in qualche caso, addirittura allucinazioni.
Il Centro Antiveleni della Fondazione Maugeri di Pavia a partire dal 13 dicembre 2009 (sette mesi fa) ha registrato una ventina di casi di “utilizzo incongruo” del farmaco che è stato assunto per via orale anziché per uso esterno. Incidenza ben lontana rispetto a quella (quasi nulla) dei mesi precedenti la messa in onda della pubblicità.
L’azienda produttrice correrà ai ripari sottolineando a più riprese, nello spot, come il medicinale sia esclusivamente per “Uso esterno”.
Questo in quanto la linea “Tantum” è molto nota ed apprezzata soprattutto per il suo collutorio e gli spry da utilizzare contro il mal di gola. Complice la reputazione di questi prodotti, tante donne hanno dato per scontato che anche il “Tantum Rosa” fosse pensato per l’assunzione orale.

P.S. – Non mi sono meravigliato più di tanto (ma divertito, si), e sapete la ragione? Sono marito di un infermiera professionale la quale mi ha raccontato che non di rado ha dovuto soccorrere pazienti ospedalizzati che si erano mangiate le supposte!

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