PROSEGUE
LO SCANDALO
DELLE
TROPPE AUTO BLU
Siamo
in crisi, fra tasse, tagli, lievitare del debito pubblico, scandali, ruberie di
politici e via discorrendo, ci ritroviamo proprio nel fondo del barile. Sembra
però che tutto questo non riguardi proprio chi dovrebbe riguardare: coloro che abbiamo
eletto. Ciò premesso vi aggiungo che – essendo molti giorni che non vi tediavo
con numeri – oggi voglio farlo. Si,
insomma, ho deciso di amareggiarvi un attimo di più mettendovi al corrente di
come continuino a funzionare certe cose nella nostra meravigliosa Italia.
Auto blu. Vi ricordate quella finanziaria di un paio di anni or
sono che ordinava che dovessero diminuire di numero e che – a regime – non dovessero
avere una cilindrata superiore ai 1600 cc? Beh? Cosa si è fatto? Niente. Basta
guardare i telegiornali che si apprende come ministri, onorevoli, senatori, governatori di regione, sindaci e
chi ne ha, più ne metta, scendano sempre da splendidi macchinoni (spesso
stranieri) la cui cilindrata (basta intendersene un po’) non è mai al di sotto
dei 2500 cc. Non basta, leggete quanto segue e datevi una
regolata.
Il
record delle auto blu è della Regione Valle d’Aosta: 154 vetture per una Giunta
di otto persone. Si, avete capito bene questa regione è governata da 9 persone,
il governatore e la sua giunta composta – ripeto – da otto membri.
Il
Comune di Roma ha 109 auto blu (e 137 autisti) alle quali ne vanno aggiunte
altre 117 prese a noleggio ed utilizzate per “funzioni operative”; il tutto
costa ai contribuenti 17 milioni di euro l’anno.
In
Sicilia, soltanto un anno fa il settimanale “Panorama” aveva denunciato che la
regione disponeva di 90 vetture di grossa cilindrata (più 55 di media), tutte
dotate di autista e spesso usate per sola rappresentanza. Questo privilegio
ogni anno, tra leasing, benzina e stipendi, costa ai siciliani 8 milioni e 700
mila euro dei quali un milione e 300 mila solo di noleggio.
A
disposizione del consiglio regionale veneto c’è anche un numero imprecisato di motoscafi blu,
i quali costano 150 mila euro annui.
Mi
fermo qui. Non vorrei essere accusato di qualche travaso di bile.