FA A PEZZI LA BIBBIA
ISLAMISTA
IN MANETTE
L’Egitto
islamista non tollera gli eccessi dei suoi estremisti. A dimostrare questo modo
di rispettare le altrui credenze c’è l’arresto del predicatore Ahmed Abdullah,
meglio noto come Abu Uslam, per aver insultato la religione cristiano-copta,
professata dal dieci per cento degli egiziani (cioè da circa otto milioni di abitanti).
Abu
Uslam, già sotto processo per aver fatto a pezzi una Bibbia, nel settembre
dello scorso 2012, durante le proteste davanti all’ambasciata degli Stati Uniti
al Cairo, per il film “Innocence muslims” , è ricaduto nello stesso errore.
Questa volta a denunciarlo è stato l’attivista copto cristiano Nagib Gibrail,
presente al gesto dispregiativo di Abu Uslam. Oltre all’accusa dell’aver
stracciato una bibbia in pubblico durante una predica, il cristiano-copto ha
accusato l’estremista islamico di aver insultato tutti i cristiani nel corso di
uno show televisivo.
A
proposito di religione in Egitto, una Corte d’appello del Cairo ha confermato
la condanna a morte a carico di sette cristiani-copti che, da mesi, si sono
rifugiati negli Sati Uniti.
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