mercoledì 6 marzo 2013


  FA A PEZZI LA BIBBIA
ISLAMISTA IN MANETTE

L’Egitto islamista non tollera gli eccessi dei suoi estremisti. A dimostrare questo modo di rispettare le altrui credenze c’è l’arresto del predicatore Ahmed Abdullah, meglio noto come Abu Uslam, per aver insultato la religione cristiano-copta, professata dal dieci per cento degli egiziani (cioè da circa otto milioni di abitanti).

Abu Uslam, già sotto processo per aver fatto a pezzi una Bibbia, nel settembre dello scorso 2012, durante le proteste davanti all’ambasciata degli Stati Uniti al Cairo, per il film “Innocence muslims” , è ricaduto nello stesso errore. Questa volta a denunciarlo è stato l’attivista copto cristiano Nagib Gibrail, presente al gesto dispregiativo di Abu Uslam. Oltre all’accusa dell’aver stracciato una bibbia in pubblico durante una predica, il cristiano-copto ha accusato l’estremista islamico di aver insultato tutti i cristiani nel corso di uno show televisivo.

A proposito di religione in Egitto, una Corte d’appello del Cairo ha confermato la condanna a morte a carico di sette cristiani-copti che, da mesi, si sono rifugiati negli Sati Uniti.

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