venerdì 21 gennaio 2011

L'UNITA' D'ITALIA

Sono alcuni mesi che i nostri governanti (dal capo dello Stato in giù) si riempiono la bocca con il 150mo anniversario della Unità d'Italia. A parte il fatto che il 17 marzo del 1861 (quando fu proclamata) dell'Italia medesima ancora non facevano parte Roma e l'intero Piemonte, a parte questo, dicevo, ma al di là della retorica da quattro soldi sentite come uno dei simboli dell'Unità viene tenuto in considerazione.
Una lapide di fumo e ruggine, così finisce la gloriosa impresa dei Mille. Infatti sta cadendo in rovina il monumento a loro dedicato. Un disastro che riassume lo stato delle celebrazioni: grandi pretese, retorica senza costrutto ed abbandono totale dei simboli.
Lo scorso 14 settembre è stato inaugurato a Quarto il nuovo "Memoriale dei Mille": una lastra di trenta metri di acciaio sulla quale sono incisi i nomi dei 1089 volontari che sbarcarono a Marsala.
L'intervento di riqualificazione realizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 anni dell'Unità, si inserisce nel progetto "i luoghi della memoria", iniziativa prioritaria tra quelle approvate dal Comitato Interministeriale per le celebrazioni dell'avvenimento.
A distanza di pochi mesi, oggi ci sono già evidenti parti arrugginite anche dove sono incisi i nomi dei garibaldini, la sagoma in rilievo dell'Italia è ricoperta di ruggine, l'impianto di illuminazione è stato addirittura divelto, il sistema acustico antipiccioni è rovinato dagli escrementi degli uccelli e tutto il monumento è una desolazione.
Viva l'Italia!

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