Agatino Filia, un catanese di 56 anni, ieri, domenica 30 ottobre 2011, avrebbe di nuovo riavuto la sua libertà uscendo dal carcere (di Livorno) dove era stato per molti anni per una serie di reati da lui compiuti, ivi compreso quello di omicidio.
Venerdì scorso - a tre giorni dal "fine pena" - si è ucciso. Perchè? Secondo lui non avrebbe trovato speranza alcuna in quella libertà che gli sarebbe stata restituita la domenica successiva. Non solo, ma secondo il suo modo di vedere l'esistenza avrebbe trovato soltanto inadeguatezza; insomma non riteneva di essere capace di reinserirsi nella società. Nella sostanza: si è ucciso perchè aveva paura di ritornare libero.Gli agenti del carcere livornese dicono di lui che era un carattere molto introverso tanto da essere seguito da una psicologa con la quale di recente aveva avuto una serie di colloqui. Il carcere, era praticamente divenuto la sua casa ed in esso aveva anche un lavoro: addetto alle pulizie; venerdì scorso ha chiesto di poter ramazzare la scala che porta all'infermeria e qui - annodando una serie di stracci - si è impiccato.
Vedete? quando si tratta di libertà molte persone hanno dato (e sono disposte a dare) la vita pur di conquistarla, Agatino Filia ne ha avuto tanta paura da uccidersi.
lunedì 31 ottobre 2011
venerdì 28 ottobre 2011
PERDE LA MEMORIA DOPO UN ORGASMO
La notizia giunge da Washington
ed è veramente strana.
Dopo aver fatto appassionatamente
l’amore con il marito, non ricorda più nulla. E’ proprio quello che è accaduto
ad una donna, di 54 anni, della capitale
USA, che è stata portata (dal consorte) al pronto soccorso del “Gerogetown
hospital” perché non riusciva a ricordare nulla delle precedenti 24 ore.
Una volta terminati tutti gli
accertamenti (consistenti in una lunga serie di esami clinici e psichici), la
diagnosi dei medici è stata: “amnistia globale transitoria”. La sindrome è
veramente rarissima tanto che l’episodio è stato riportato dal “Journal of
emergenzy medicine”; infatti si sa che essa colpisce ogni anno, 3 – 5 persone
ogni centomila abitanti, di un’età compresa fra i 50 ed i 60 anni.
“L’amnesia globale transitoria è
causata da uno choc dei circuiti di memoria del cervello, spesso per colpa di
un forte stress emotivo o fisico” questa è la spiegazione che ne ha dato Carol
Lippa professore di Neurologia presso la “Scuola Drexel
University Medical” di Washington.
giovedì 27 ottobre 2011
A PROPOSITO DELL'ONESTA' DEI MUSULMANI NOSTRANI
Ve lo ricordate quel bravo e stimabile personaggio il quale pretese che l'aula della scuola frequentata dal figlio non avesse nel suo interno simboli della religione cristiana? No, non vi sovviene? Non preoccupatevi ve lo ricordo io preannunciandovi che l'altro ieri è stato condannato per truffa.
Si, sto parlando proprio di Adel Smith, il fondatore dell'Unione Musulmani d'Italia, e conosciuto dalle cronache per aver chiesto la rimozione del crocefisso nelle aule della scuola frequentata da suo figlio, parlo proprio di questo galantuomo condannato a cinque anni di reclusione dal tribunale dell'Aquila che lo ha ritenuto responsabile dei reati a lui ascritti di "falso e truffa". Smith avrebbe - secondo la sentenza di quel tribunale - falsificato le firme su alcuni assegni bancari e di aver simulato la vendita di una casa. La notizia della condanna è stata data dall'avvocato di parte civile, Franco Aloi.
Si, sto parlando proprio di Adel Smith, il fondatore dell'Unione Musulmani d'Italia, e conosciuto dalle cronache per aver chiesto la rimozione del crocefisso nelle aule della scuola frequentata da suo figlio, parlo proprio di questo galantuomo condannato a cinque anni di reclusione dal tribunale dell'Aquila che lo ha ritenuto responsabile dei reati a lui ascritti di "falso e truffa". Smith avrebbe - secondo la sentenza di quel tribunale - falsificato le firme su alcuni assegni bancari e di aver simulato la vendita di una casa. La notizia della condanna è stata data dall'avvocato di parte civile, Franco Aloi.
mercoledì 26 ottobre 2011
IL PREZZO DELLE PAROLACCE
Come pubblicato da tutti i
giornali, alcuni giorni orsono il “bisteccone” Giampiero Galeazzi, noto
giornalista RAI, è stato condannato a 300 euro di multa per aver dato del
“meridionale di merda” al custode del palazzo dove alloggia. Ho voluto
approfondire l’argomento (NON, ripeto NON su Internet) ed ho scoperto che –
tutto sommato – la Giustizia italiana ha un suo catalogo del turpiloquio.
Seguitemi.
Il preside di una scuola
pugliese, durante un consiglio di classe,
ha detto ad un insegnante
“fottiti”, ha dovuto pagare un’ammenda di 100 euro.
Una impiegata ha dovuto versare
1.200 euro di spese processuali per aver detto “vaffanculo stronza” al suo capo
donna. Secondo la sentenza, sarebbe stata assolta se si fosse rivolta con la stessa
terminologia ad un pari grado.
Trentamila euro, tanto è costato
a Vittorio Sgarbi l’insulto in diretta TV rivolto a Marco Travaglio che è stato
chiamato: “pezzo di merda”. Di più. Dopo che ha aggiunto “è una merda tutta
intera” la sanzione è salita a 35 mila euro.
Per la Cassazione “rompi
coglioni” non è una parola ingiuriosa, in quanto è ormai entrata nell’uso
comune e perché nella causa in esame era rivolto ad un vicino pedante.
“Faccia da cavallo”, in una lite
tra due dirimpettaie, una apostrofa l’altra con questa espressione colorita. La
Cassazione l’ha condannata ad un risarcimento di 400 euro per l’offesa.
Ma oltre a quanto sopra ho anche
scoperto l’esistenza di una sorte di termometro che misura la percezione che
abbiamo delle parolacce. Si chiama “Volgarometro”, l’ha inventato Vito
Tartamella, caporedattore del mensile “Focus” e maggior esperto italiano di
turpiloquio, cui ha dedicato studi e saggi. Ha pubblicato una indagine
linguistica sulle parole volgari. Ne scaturisce una classifica delle oscenità
considerate più offensive, in cima ci sono le bestemmie, condannate da quasi
tutte le 2.600 persone che hanno risposto al suo sondaggio,subito dopo
in…classifica ci sono gli epiteti osceni
contro le donne, seguono “stronzo” e
“pezzo di merda” a pari merito con “mafioso” e le volgarità a sfondo razziale o
contro i gay. Le parolacce più innocue sono: “che palle” e “porca vacca”.
martedì 25 ottobre 2011
CHI DI VOI LO SA?
Un esercito di batteri nascosti, nientemeno che nel frigorifero di casa. Addirittura ottomila per ogni centimetro quadrato del cassetto riservato alla verdura, 750 volte il livello di sicurezza. Ma alcuni casmpioni sono arrivati a 129 mila batteri per centimetro quadrato!
Il tutto viene rivelato da una ricerca inglese della "Microban Europe" che ha anche stabilito che fra i tanti microrganismi superdannosi sono stati rilevati anche degli Eschirichia Coli (praticamente il batterio delle feci...) e quelli della Salmonella (tifo).
La raccomandazione standard europea, per la pulizia di spazi che contengono alimenti, è da zero a dieci batteri per centimetro quadrato.
Confessate che anche voi, come me, pensavate che il frigorifero con il suo freddo uccidesse qualsiasi batterio. Come vedete non è assolutamente vero. L'unica difesa è pulire a fondo, almeno due volte la settimana, il cassetto delle verdure. Il guaio è che noi non abbiamo alcuno strumento per misurare la presenza di batteri quindi - ripeto - ci possiamo difendere soltanto con la frequente pulizia.
Il tutto viene rivelato da una ricerca inglese della "Microban Europe" che ha anche stabilito che fra i tanti microrganismi superdannosi sono stati rilevati anche degli Eschirichia Coli (praticamente il batterio delle feci...) e quelli della Salmonella (tifo).
La raccomandazione standard europea, per la pulizia di spazi che contengono alimenti, è da zero a dieci batteri per centimetro quadrato.
Confessate che anche voi, come me, pensavate che il frigorifero con il suo freddo uccidesse qualsiasi batterio. Come vedete non è assolutamente vero. L'unica difesa è pulire a fondo, almeno due volte la settimana, il cassetto delle verdure. Il guaio è che noi non abbiamo alcuno strumento per misurare la presenza di batteri quindi - ripeto - ci possiamo difendere soltanto con la frequente pulizia.
lunedì 24 ottobre 2011
VI PREGO SORRIDETE
Qui per la prima volta Alida
Valli giace sola
Qui riposa Indro Montanelli.
Genio compreso, spiegava agli altri ciò che egli stesso non capiva.
L’”Espresso” dei defunti”. Direzione
Arrigo Benedetti.
Qui riposa in piedi Mario
Pannunzio che tanto faticò a sedere.
Qui riposa Eugenio Montale,
baritono.
Qui riposa Enrico Mattei. A
nostre spese, spese, senza badare a spese.
Qui riposa Colette Rosselli
tardiva eroina d’un melodramma di cui portò il lutto con grazia divina.
Qui giace Mino Maccari. Disse: “O
Roma o Orte”.
Qui giace Guglielmo Giannini,
ucciso dal dolore di essere un uomo qualunque.
Qui riposa un uomo che per tutta
la vita si sforzò di diventare Giovanni Ansaldo, e purtroppo ci riuscì.
Qui accanto al primo Luigi
Barzini, giace il secondo, non rallegratevi: è già pronto il terzo.
Qui riposa il poeta Salvatore
Quasimodo nella luce splendente della immortalità, ed è subito sera.
Silenzio! Sua Santità Pio XII sta
insegnando alla Morte come si arrota la falce.
Qui riposa Giovanni Spadolini
padre autorevole di una Patria esautorata.
NOTA.
Dovete anche sapere che quando il
maestro ebbe a scrivere questo suo “Lapidario”, quasi tutte le persone citate
erano ancora in vita…
venerdì 21 ottobre 2011
VOGLIO FAR PARTE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Quanto segue non è completamente
farina del mio sacco. Mi spiego: lo è poiché ho scovato questa splendida
notizia degna della vostra attenzione, ma non lo è in quanto non sono stato io
a scriverla ma un collega che l’ha pubblicata su un giornale economico (non di
grande diffusione) denominato “Italia Oggi”. Il collega è Emilio Gioventù ed
eccovi l’articolo:
“In questa valle di lacrime e
sangue, tra crisi e tagli, qualcuno sorride. Sono gli uomini della Protezione
Civile ai quali la Presidenza del Consiglio
dei ministri aumenta l’indennità per festivi, domenicali e notturni del 100% . Una
buona notizia per gli “angeli” del prefetto Franco Gabrielli ( a capo del
dipartimento della Protezione Civile dal novembre dello scorso anno), proprio quando
la crisi fa strage di forze dell’Ordine,
forze Armate, precari, dipendenti pubblici, bidelli, insegnanti e via dicendo.
Il tutto in quattro righe
mimetizzate nell’ordinanza del presidente del Consiglio numero 3967 su
disposizioni urgenti di Protezione Civile, pubblicata due giorni fa in Gazzetta
Ufficiale. Ebbene, palazzo Chigi stabilisce che l’indennità spettante al
personale degli uffici del Dipartimento della Protezione Civile impiegato nel ”sistema
di allertamento nazionale e nel centro di coordinamento nazionale, denominato
‘sistema’, è aumentata nella misura del 100% in caso di impiego in giorni
festivi, prefestivi ed in orario notturno”. Insomma, si raddoppia quanto fu
stabilito nell’ordinanza 3721 del 19 dicembre 2008: allora si attribuiva: “una
speciale indennità operativa forfettariamente parametrata su base mensile a
cento ore di straordinario festivo e notturno, commisurata ai giorni di
effettivo impiego”. Tradotto, il personale della Protezione Civile prenderà il
doppio di quanto prendeva tre anni fa. Qualcuno potrebbe giustificare l’aumento
con la delicatezza dei compiti ai quali è chiamato il personale del
Coordinamento della Protezione Civile. Il “Sistema”, cui si fa riferimento,
allerta le strutture preposte all’attivazione delle misure di prevenzione e
delle fasi di gestione dell’emergenza coinvolgendo la struttura centrale della
Protezione Civile, gli avamposti regionali e tutte quelle strutture, anche
militari e di volontariato, che operano sul territorio interessato dall’evento
calamitoso.”
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