lunedì 24 ottobre 2011

VI PREGO SORRIDETE



Il maestro di giornalismo Indro Montanelli, oltre ad averci lasciato una serie di libri (che vanno dalla Storia di Roma a quella della Grecia antica e dell’Italia), ha scritto una infinità di altre cose che ci vorrebbe una vita per leggerle tutte. Tra queste c’è il suo “Lapidario”, che consiste in fulminanti distici (uno dei quali dedicato a se stesso) da apporre sulle tombe dei personaggi da lui menzionati. Se qualcuno (di questi personaggi) non lo conoscete, cercatevelo su Internet o su una buona enciclopedia in modo da capire il perché Montanelli gli ha dedicato…



Qui per la prima volta Alida Valli giace sola

Qui riposa Indro Montanelli. Genio compreso, spiegava agli altri ciò che egli stesso non capiva.

L’”Espresso” dei defunti”. Direzione Arrigo Benedetti.

Qui riposa in piedi Mario Pannunzio che tanto faticò a sedere.

Qui riposa Eugenio Montale, baritono.

Qui riposa Enrico Mattei. A nostre spese, spese, senza badare a spese.

Qui riposa Colette Rosselli tardiva eroina d’un melodramma di cui portò il lutto con grazia divina.

Qui giace Mino Maccari. Disse: “O Roma o Orte”.

Qui giace Guglielmo Giannini, ucciso dal dolore di essere un uomo qualunque.

Qui riposa un uomo che per tutta la vita si sforzò di diventare Giovanni Ansaldo, e purtroppo ci riuscì.

Qui accanto al primo Luigi Barzini, giace il secondo, non rallegratevi: è già pronto il terzo.

Qui riposa il poeta Salvatore Quasimodo nella luce splendente della immortalità, ed è subito sera.

Silenzio! Sua Santità Pio XII sta insegnando alla Morte come si arrota la falce.

Qui riposa Giovanni Spadolini padre autorevole di una Patria esautorata.



NOTA.

Dovete anche sapere che quando il maestro ebbe a scrivere questo suo “Lapidario”, quasi tutte le persone citate erano ancora in vita…


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