venerdì 28 settembre 2012


BUDAPEST LA RIVOLTA DEL ‘56

    IN MANETTE IL MINISTRO

     CHE AIUTO’ I  SOVIETICI

Bela Biszku, ex ministro degli Interni ungherese, è stato arrestato con l’accusa di “crimini di guerra” commessi durante la rivoluzione ungherese del 1956 e che finì in un bagno di sangue messo in atto dai carri armati dell’Armata Rossa che tranquillamente passarono sopra centinaia di dimostranti nelle piazze di Budapest.

In quell’anno Biszka era uno dei leader del partito comunista di Budapest.

L’uomo, che oggi ha 90 anni, è l’unico sopravvissuto tra i quadri del partito comunista che nel 1956 sedarono l’insurrezione ungherese appoggiando l’allora Unione Sovietica e l’esercito da questa inviato.

Bela Biszku è accusato di non aver protetto i civili magiari durante l’avanzata delle truppe e dei carri armati sovietici.

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