BUDAPEST
LA RIVOLTA DEL
‘56
IN MANETTE IL MINISTRO
CHE AIUTO’ I SOVIETICI
Bela
Biszku, ex ministro degli Interni ungherese, è stato arrestato con l’accusa di
“crimini di guerra” commessi durante la rivoluzione ungherese del 1956 e che
finì in un bagno di sangue messo in atto dai carri armati dell’Armata Rossa che
tranquillamente passarono sopra centinaia di dimostranti nelle piazze di
Budapest.
In
quell’anno Biszka era uno dei leader del partito comunista di Budapest.
L’uomo,
che oggi ha 90 anni, è l’unico sopravvissuto tra i quadri del partito comunista
che nel 1956 sedarono l’insurrezione ungherese appoggiando l’allora Unione
Sovietica e l’esercito da questa inviato.
Bela
Biszku è accusato di non aver protetto i civili magiari durante l’avanzata
delle truppe e dei carri armati sovietici.
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