lunedì 30 settembre 2013

PER  NOSTRA FORTUNA ANCHE
  LE ZANZARE SI AMMALANO
Vi sembrerà strano, ed in effetti potrebbe anche esserlo, sta di fatto che le zanzare portatrice di malaria (anofele) sembra stiano scomparendo da alcune aree del continente africano,tra le quali: Tanzania, Eritrea, Ruanda, Kenia e Zambia.
Secondo alcune ipotesi  avrebbero contribuito a debellarle alcuni "strumenti" messi in campo dall'uomo, come le zanzariere da letto imbevute di insetticida, ma il fenomeno è stato registrato anche in zone nelle quali queste soluzioni non sono ancora diffuse. Secondo altri ricercatori la morìa di insetti sarebbe imputabile all'irregolarità delle piogge che continuano a cadere anche fuori dalle stagioni tradizionali a causa dei cambiamenti climatici.
Un'altra ipotesi è che tra le zanzare si sia diffuso un virus od un fungo. Intanto un gruppo di scienziati dell'Istituto Pasteur di Parigi, ha annunciato di aver compiuto passi avanti nella messa a punto di un vaccino che protegerebbe dall'infezione (malarica)  nel 64/77% dei casi.

venerdì 27 settembre 2013


       SAPETE CHI RAPPRESENTA
LA MASCHERA DI “ANONYMOUS”?

Sentite cosa ho scoperto – spulciando qua e là – fra varie email. L’autore di questa è un certo “Sandro B.” che per suoi motivi non si vuole meglio identificare.

 

Le maschere di “Occupy”, rappresentano un personaggio storico: Guy Fawkes, militare, che organizzò un attentato dinamitardo (“La congiura delle polveri”) contro re Giacomo Primo d’Inghilterra ed il Parlamento. L’attentato, sventato il 5 novembre 1605, mirava a far saltare in aria il palazzo di Westminster, per far salire  al trono un re cattolico. Ma la fama di Fawkes si deve ad un film del 2006, “V per vendetta”, a sua volta tratto da una serie di fumetti del 1982: La “V” è un personaggio mascherato che lotta contro un governo totalitario. La maschera di “V”, disegnata da Davide Loyd, rappresentava Fawkes. Fu adottata per la prima volta da Anonymous, gruppo nato su Internet che nel 2008, protestò, negli USA, contro i tentativi della chiesa di “Scientology” di censurare Internet.

Nel 2009 le maschere sono riapparse a Londra, durante le proteste contro lo scandalo delle spese dei parlamentari;  in fine sono state adottate nel 2011 dal movimento “Occupy” contro le disuguaglianze sociali ed economiche.

giovedì 26 settembre 2013

QUANDO A TORDI E QUANDO A GRILLI

O se preferite i tempi delle vacche grasse e quelli delle vacche magre. Ecco oggi siamo alle magre, infatti malgrado approfondite ricerche non sono riuscito a trovare una notizia degna della vostra attenzione.
A meno che non abbiate a contentarvi dei

GIOCHI BESTIALI
Anche se il filosofo olandese Johan Huizinga ci ha etichettati come unico  animale che gioca (homo ludens), altre specie sono in grado di divertirsi servendosi degli elementi ambientali: ad esempio gli elefanti cuccioli amano giocare con dei bastoncini.
Per quanto riguarda le scimmie - cercopitechi e scimpanzè -  vi è finanche una diversità di modi e di strumenti di "uso" ( per il divertimento ) fra maschi e femmine.  Nei primi, ad esempio, la popolazione maschile preferisce dilettarsi con le macchinine, mentre le loro femmine amano giocare con le bambole (studi ovviamente fatti negli zoo).
Tra gli scimpanzè le femmine amano usare pezzi di corteccia d'albero che trattano come cuccioli. Cosa questa che lascia i maschi del tutto indifferenti, questi infatti preferiscono dondolarsi (altalena) con qualsiasi cosa possa sostenere il loro peso.
La domanda che si pongono i ricercatori è: "le differenze fra maschi e femmine, sono quindi innate?"

mercoledì 25 settembre 2013


FORSE DIVERREMO INVISIBILI
GIRANDO UN INTERRUTTORE

Non passerà ancora molto tempo che la Ricerca ci renderà invisibili? Sembra proprio così, infatti all’Università di Dallas (Texas, USA) alcuni ricercatori hanno ideato un “mantello” in grado, se non proprio di regalare l’invisibilità, di darne almeno l’illusione.

Il delicato lavoro di questa equipe di scienziati, si è ispirato al principio fisico, presente in Natura, per cui si procurano i miraggi. Lo studio ha per protagonisti dei nanotubi in carbonio. Si tratta di cilindri di spessore microscopico, resistenti come l’acciaio ma che hanno il peso specifico dell’aria, dotati di una grande capacità di trasferire il calore nelle zone a loro circostanti. La differenza di temperatura crea le stesse condizioni di un miraggio: i raggi di luce vengono deviati e, invece dell’oggetto “nascosto” , l’occhio umano vede l’ambiente che lo circonda.

Ma non termina qui lo studio, proprio grazie alle caratteristiche dei nanotubi in carbonio, sarà possibile attivare o disattivare il sistema istantaneamente, tramite un interruttore.

martedì 24 settembre 2013


I GENI ITALIANI MISCONOSCIUTI

Se vi domandassi: “sapete chi sono Marco Astorri e Guy Cicognani?” voi di certo alzereste le spalle come per dire: “ma che stai dicendo”. Proprio questo è il punto del post odierno: i Geni che non conosciuti dal gran pubblico. I nomi citati sono infatti di un paio di imprenditori della “Bio on” che hanno realizzato un nuovo materiale biodegradabile denominato “Minerv-Pha” assolutamente rivoluzionario. Il Minerv-Pha, infatti, non solo è biodegradabile ma immerso nell’acqua (anche in quella di mare) si scioglie nel giro di una quarantina di giorni venendo  “digerito”, dall’ambiente, si, insomma, sparisce del tutto.

Ma non è soltanto questa la grande novità, l’altra consiste nel particolare secondo il quale il nuovo materiale viene prodotto a partire non da sostanze commestibili (come mais ed altri cereali di alcune bioplastiche concorrenti) ma dagli scarti di lavorazioni agricole.

Quanto sopra vuol dire che i mari ed i fiumi con le loro relative numerose esistenze che vi vivono, non saranno più inquinati e la fauna non verrà più distrutta vuoi dall’inquinamento vuoi dal fatto che pesci di tutte le dimensioni rimangano soffocati da buste di plastica o pezzetti di queste.

Prima di dare forma a sacchetti, bottiglie, imballaggi e componenti elettronici, il Minerv-Pha ha una lunga preparazione: la materia prima per ottenerla, è una plastica naturale che viene accumulata (come riserva interna di energia)  da alcuni tipi di batteri che si nutrono con sughi di scarto della barbabietola da zucchero. La sostanza viene prima estratta ed essiccata, poi opportunamente trattata ed alla fine diventa un materiale con ottime caratteristiche meccaniche; in particolare, resistenza, flessibilità e stampabilità che la rendono ideale per le applicazioni commerciali.

Alla fine del suo ciclo, la Minerv-Pha diventa appetibile per un altro genere di batteri che popolano fiumi e mari: questi, in un arco di tempo compreso fra i dieci ed i quaranta giorni, decompongono la bioplastica e ne fanno perdere ogni traccia.

Entro quest’anno dovrebbe iniziare la produzione industriale di questa “miracolosa” bioplastica.

lunedì 23 settembre 2013


UN ALBERGO IN SCATOLA

Non capite il titolo? Vi assicuro che in esso non vi è nulla di errato. Vi sto parlando del primo sbalorditivo minihotel già installato nell’aereoporto internazionale Sheremetyevo di Mosca.

 Dotato di due letti, un comodino, TV touchscreen, Wi.fi, sistema di ventilazione, prese di corrente elettrica, tendine a protezione della privacy e lampada a Led, questa speciale “scatola del sonno”  di quattro metri quadrati di superficie e tre di altezza è stata pensata e realizzata al fine di permettere a chi deve attendere molte ore, per varie ragioni ( spostamenti di voli, ritardi, coincidenze, scioperi, ecc.), e non sa come avere un minimo di comodità che non sia lo sdraiarsi in terra vicino ai propri bagagli.

E’ chiaro che questa Sleepbox può essere installata anche nelle stazioni ferroviarie. L’idea e la realizzazione di tale originale creazione, la si deve  agli architetti russi dell’Arch Group, che con essa hanno trovato un concreto e piacevole sistema per alleviare la stanchezza dei viaggiatori causata spesso semplicemente dalla lunghissime ore di attesa fra un viaggio e l'altro.

 

venerdì 20 settembre 2013


 
 
NOI RISPARMIAMO E L’EUROPARLAMENTO?
So perfettamente di aver affrontato il seguente argomento tempo addietro, molto, molto “tempo addietro”, malgrado ciò, oggi desidero rinfrescarvi la memoria in maniera che possiate continuare a confrontare i risparmi che vengono a noi chiesti – ed obbligatoriamente pretesi – rispetto a ciò che fanno i governanti dei 27 Paesi che costituiscono il ben noto europarlamento. 
Prima che leggiate questo post, ci tengo a ricordarvi che l’Europarlamento è quell’organismo che ha discusso ed approvato:
1)      – come deve essere la curvatura della banana.
2)      – quale la rotondità e la lunghezza delle salsicce
3)      – la grammatura dei frutti kiwi
Orbene queste – e molte altre addirittura più ridicole e pazzesche – sono le decisioni dei Parlamentari europei che – come se non bastasse – per quanto riguarda il welfare, ci invitano quasi a scadenza giornaliera, a tirare la cinghia al fine, ci informano, di non fare la fine della moderna Grecia.
A questo punto non mi posso esimere dall'aggiungere - a nostra vergogna - ma almeno in Grecia si ribellano.
Ma torniamo agli eurodeputati. Chi sono costoro? Come vivono e quanto ci costano? Ecco, gentili visitatori di questo blog: ci ho messo un po’ di tempo, ho incontrato varie difficoltà, ma posso finalmente rendervi edotti a che classe appartengono i famosi europarlamentari.
Prima di ogni cosa sarà opportuno sapere che ogni “onorevole” di questo Parlamento guadagna mensilmente la trascurabile cifra di 19.040 euro.
Questi personaggi a lusso e sprechi non se la passono proprio male. Nel 2011 (ultimi dati ufficiali disponibili) le spese del Parlamento Europeo (1,7 miliardi di euro) sono aumentate del 5,5%. Dal 2001 al 2011 le stesse spese hanno avuto un…balzo in avanti in ragione del  65%. Per ogni anno gli euro onorevoli hanno a disposizione tre milioni di euro soltanto per organizzarsi merende e rinfreschi. Proprio così: tre milioni di euro, circa 40 mila euro per ogni giorno in cui il Parlamento lavora,  per “bibite fresche ed altre bevande, eventualmente per spuntini serviti nel corso di riunioni interne”. Pizzette e Coca Cola, Fanta e tramezzini: ma per spendere tre milioni di euro non rischieranno di fare indigestione? Da quelle parti, infatti, il vento sembra non cambiare: che siano pranzi, cene, o compagni di merende, c’è una gran voglia di mangiare. Anche quando si chiede al resto dell’Europa un prolungato digiuno ed una perenne corsa ai risparmi ed ai tagli di spese.
Non contenti, infatti, delle loro tre sedi (Strasburgo, Bruxelles, Lussemburgo), che costano trecento milioni di euro l’anno solo per trasferimenti.
Non contenti di far viaggiare tra una città e l’altra, ogni mese, 3.400 casse di documenti pari a  200 tonnellate di carta trasportate da ben venti TIR.
Non contenti di obbligare all’inutile pendolarismo 3.000 funzionari.
Non contenti di tenere a Strasburgo un lussuoso palazzo (21 grandi sale conferenze, 26 sale conferenze da 60 posti, e 2.650 uffici arredati; bar, ristoranti ecc.) che apre si e no una trentina di giorni l’anno.
Non contenti del nuovo e dispendioso palazzo di Bruxelles (15 saloni per conferenze, 52 per riunioni. Bagno privato con doccia per ogni deputato).
Non contenti di tutto ciò, dicevamo, hanno inaugurato il nuovo “Centro Visitatori”. Che è  il “Centro Visitatori” più grande del mondo. Bella soddisfazione, no? Costo: 2,6 milioni di euro. E volete conoscere l’utilità di questo investimento? Semplice: così ogni deputato potrà invitare all’Europarlamento 110 ospiti anziché 100 come avveniva in un recentissimo passato. Dieci voti in più non valgono forse una spesa di 2,6 milioni di euro?
Ma passiamo oltre.
Con la vita che fa, l’onorevole è però molto stressato: 7.800 euro di indennità mensile, ai quali se ne aggiungono 4.200 di rimborso spese, 298 (per ogni giorno di seduta) di diaria, più l’assegno per i portaborse che è anche cospicuamente aumentato. Tutto ciò non è sufficiente a regalare giorni sereni ed infatti per rilassarsi, i nostri onorevoli usufruiscono di un centro sportivo all’interno dell’europarlamento costato 2.660.000 euro, dei quali 218 mila solo per studi e progetti. Sale massaggi, fitness, saune, fisioterapia. Bruxelles per prendersi cura del benessere dei suoi onorevoli, non bada a spese. Per esempio, ha speso 5 milioni di euro per comprare l’IPAD ad mognuno di loro.
Sembra, ma solo sembra, sia pronta anche una nuova infornata di assunzioni, come se gli attuali 44 mila dipendenti non bastassero. Per questi ultimi i guadagni mensili sono i seguenti: dai 4 ai sei mila euro netti per un usciere, mentre si arriva a 9 mila per un archivista. Un amministratore sfonda il muro dei dieci mila, sempre netti e sempre mensili. I dirigenti toccano i 16 mila.
A noi poveri cittadini europei continuano a chiedere sacrifici: per il Parlamento Europeo è addirittura previsto un aumento del numero degli onorevoli che passeranno da gli attuali 736 a 754 come prevede il trattato di Lisbona.
E l’Italia nelle mani dei  nostri governanti ha fatto e continua a fare ciò che tutti noi subiamo.