venerdì 20 settembre 2013


 
 
NOI RISPARMIAMO E L’EUROPARLAMENTO?
So perfettamente di aver affrontato il seguente argomento tempo addietro, molto, molto “tempo addietro”, malgrado ciò, oggi desidero rinfrescarvi la memoria in maniera che possiate continuare a confrontare i risparmi che vengono a noi chiesti – ed obbligatoriamente pretesi – rispetto a ciò che fanno i governanti dei 27 Paesi che costituiscono il ben noto europarlamento. 
Prima che leggiate questo post, ci tengo a ricordarvi che l’Europarlamento è quell’organismo che ha discusso ed approvato:
1)      – come deve essere la curvatura della banana.
2)      – quale la rotondità e la lunghezza delle salsicce
3)      – la grammatura dei frutti kiwi
Orbene queste – e molte altre addirittura più ridicole e pazzesche – sono le decisioni dei Parlamentari europei che – come se non bastasse – per quanto riguarda il welfare, ci invitano quasi a scadenza giornaliera, a tirare la cinghia al fine, ci informano, di non fare la fine della moderna Grecia.
A questo punto non mi posso esimere dall'aggiungere - a nostra vergogna - ma almeno in Grecia si ribellano.
Ma torniamo agli eurodeputati. Chi sono costoro? Come vivono e quanto ci costano? Ecco, gentili visitatori di questo blog: ci ho messo un po’ di tempo, ho incontrato varie difficoltà, ma posso finalmente rendervi edotti a che classe appartengono i famosi europarlamentari.
Prima di ogni cosa sarà opportuno sapere che ogni “onorevole” di questo Parlamento guadagna mensilmente la trascurabile cifra di 19.040 euro.
Questi personaggi a lusso e sprechi non se la passono proprio male. Nel 2011 (ultimi dati ufficiali disponibili) le spese del Parlamento Europeo (1,7 miliardi di euro) sono aumentate del 5,5%. Dal 2001 al 2011 le stesse spese hanno avuto un…balzo in avanti in ragione del  65%. Per ogni anno gli euro onorevoli hanno a disposizione tre milioni di euro soltanto per organizzarsi merende e rinfreschi. Proprio così: tre milioni di euro, circa 40 mila euro per ogni giorno in cui il Parlamento lavora,  per “bibite fresche ed altre bevande, eventualmente per spuntini serviti nel corso di riunioni interne”. Pizzette e Coca Cola, Fanta e tramezzini: ma per spendere tre milioni di euro non rischieranno di fare indigestione? Da quelle parti, infatti, il vento sembra non cambiare: che siano pranzi, cene, o compagni di merende, c’è una gran voglia di mangiare. Anche quando si chiede al resto dell’Europa un prolungato digiuno ed una perenne corsa ai risparmi ed ai tagli di spese.
Non contenti, infatti, delle loro tre sedi (Strasburgo, Bruxelles, Lussemburgo), che costano trecento milioni di euro l’anno solo per trasferimenti.
Non contenti di far viaggiare tra una città e l’altra, ogni mese, 3.400 casse di documenti pari a  200 tonnellate di carta trasportate da ben venti TIR.
Non contenti di obbligare all’inutile pendolarismo 3.000 funzionari.
Non contenti di tenere a Strasburgo un lussuoso palazzo (21 grandi sale conferenze, 26 sale conferenze da 60 posti, e 2.650 uffici arredati; bar, ristoranti ecc.) che apre si e no una trentina di giorni l’anno.
Non contenti del nuovo e dispendioso palazzo di Bruxelles (15 saloni per conferenze, 52 per riunioni. Bagno privato con doccia per ogni deputato).
Non contenti di tutto ciò, dicevamo, hanno inaugurato il nuovo “Centro Visitatori”. Che è  il “Centro Visitatori” più grande del mondo. Bella soddisfazione, no? Costo: 2,6 milioni di euro. E volete conoscere l’utilità di questo investimento? Semplice: così ogni deputato potrà invitare all’Europarlamento 110 ospiti anziché 100 come avveniva in un recentissimo passato. Dieci voti in più non valgono forse una spesa di 2,6 milioni di euro?
Ma passiamo oltre.
Con la vita che fa, l’onorevole è però molto stressato: 7.800 euro di indennità mensile, ai quali se ne aggiungono 4.200 di rimborso spese, 298 (per ogni giorno di seduta) di diaria, più l’assegno per i portaborse che è anche cospicuamente aumentato. Tutto ciò non è sufficiente a regalare giorni sereni ed infatti per rilassarsi, i nostri onorevoli usufruiscono di un centro sportivo all’interno dell’europarlamento costato 2.660.000 euro, dei quali 218 mila solo per studi e progetti. Sale massaggi, fitness, saune, fisioterapia. Bruxelles per prendersi cura del benessere dei suoi onorevoli, non bada a spese. Per esempio, ha speso 5 milioni di euro per comprare l’IPAD ad mognuno di loro.
Sembra, ma solo sembra, sia pronta anche una nuova infornata di assunzioni, come se gli attuali 44 mila dipendenti non bastassero. Per questi ultimi i guadagni mensili sono i seguenti: dai 4 ai sei mila euro netti per un usciere, mentre si arriva a 9 mila per un archivista. Un amministratore sfonda il muro dei dieci mila, sempre netti e sempre mensili. I dirigenti toccano i 16 mila.
A noi poveri cittadini europei continuano a chiedere sacrifici: per il Parlamento Europeo è addirittura previsto un aumento del numero degli onorevoli che passeranno da gli attuali 736 a 754 come prevede il trattato di Lisbona.
E l’Italia nelle mani dei  nostri governanti ha fatto e continua a fare ciò che tutti noi subiamo.
 

 
 

 

Nessun commento:

Posta un commento