NOI RISPARMIAMO E L’EUROPARLAMENTO?
So perfettamente di aver affrontato il seguente argomento tempo
addietro, molto, molto “tempo addietro”, malgrado ciò, oggi desidero
rinfrescarvi la memoria in maniera che possiate continuare a confrontare i
risparmi che vengono a noi chiesti – ed obbligatoriamente pretesi – rispetto a
ciò che fanno i governanti dei 27 Paesi che costituiscono il ben noto
europarlamento.
Prima che leggiate questo post, ci tengo a ricordarvi che
l’Europarlamento è quell’organismo che ha discusso ed approvato:
1) – come deve essere la curvatura della banana.
2) – quale la rotondità e la lunghezza delle
salsicce
3) – la grammatura dei frutti kiwi
Orbene queste – e molte altre addirittura più
ridicole e pazzesche – sono le decisioni dei Parlamentari europei che – come se
non bastasse – per quanto riguarda il welfare, ci invitano quasi a scadenza
giornaliera, a tirare la cinghia al fine, ci informano, di non fare la fine
della moderna Grecia.
A questo punto non mi posso esimere dall'aggiungere - a nostra vergogna - ma almeno in Grecia si ribellano.
Ma torniamo agli eurodeputati. Chi sono costoro? Come vivono e quanto ci
costano? Ecco, gentili visitatori di questo blog: ci ho messo un po’ di tempo,
ho incontrato varie difficoltà, ma posso finalmente rendervi edotti a che
classe appartengono i famosi europarlamentari.
Prima di ogni cosa sarà opportuno sapere che
ogni “onorevole” di questo Parlamento guadagna mensilmente la trascurabile
cifra di 19.040 euro.
Questi personaggi a lusso e sprechi non
se la passono proprio male. Nel 2011 (ultimi dati ufficiali disponibili) le
spese del Parlamento Europeo (1,7 miliardi di euro) sono aumentate del 5,5%.
Dal 2001 al 2011 le stesse spese hanno avuto un…balzo in avanti in ragione del 65%. Per ogni anno gli euro onorevoli hanno a
disposizione tre milioni di euro soltanto per organizzarsi merende e
rinfreschi. Proprio così: tre milioni di euro, circa 40 mila euro per ogni
giorno in cui il Parlamento lavora, per
“bibite fresche ed altre bevande, eventualmente per spuntini serviti nel corso
di riunioni interne”. Pizzette e Coca Cola, Fanta e tramezzini: ma per spendere
tre milioni di euro non rischieranno di fare indigestione? Da quelle parti,
infatti, il vento sembra non cambiare: che siano pranzi, cene, o compagni di
merende, c’è una gran voglia di mangiare. Anche quando si chiede al resto dell’Europa
un prolungato digiuno ed una perenne corsa ai risparmi ed ai tagli di spese.
Non contenti, infatti, delle loro tre sedi (Strasburgo,
Bruxelles, Lussemburgo), che costano trecento milioni di euro l’anno solo per
trasferimenti.
Non contenti di far viaggiare tra una città e l’altra, ogni mese, 3.400 casse di documenti
pari a 200 tonnellate di carta trasportate
da ben venti TIR.
Non contenti di obbligare all’inutile pendolarismo 3.000
funzionari.
Non contenti di tenere a Strasburgo un lussuoso palazzo
(21 grandi sale conferenze, 26 sale conferenze da 60 posti, e 2.650 uffici
arredati; bar, ristoranti ecc.) che apre si e no una trentina di giorni l’anno.
Non contenti del nuovo e dispendioso palazzo di Bruxelles
(15 saloni per conferenze, 52 per riunioni. Bagno privato con doccia per ogni deputato).
Non contenti di tutto ciò, dicevamo, hanno inaugurato il nuovo “Centro Visitatori”. Che è il “Centro Visitatori” più grande
del mondo. Bella soddisfazione, no? Costo: 2,6 milioni di euro. E volete
conoscere l’utilità di questo investimento? Semplice: così ogni deputato potrà
invitare all’Europarlamento 110 ospiti anziché 100 come avveniva in un
recentissimo passato. Dieci voti in più non valgono forse una spesa di 2,6
milioni di euro?
Ma passiamo oltre.
Con la vita che fa, l’onorevole è però molto
stressato: 7.800 euro di indennità mensile, ai quali se ne aggiungono 4.200 di
rimborso spese, 298 (per ogni giorno di seduta) di diaria, più l’assegno per i
portaborse che è anche cospicuamente aumentato. Tutto ciò non è sufficiente a
regalare giorni sereni ed infatti per rilassarsi, i nostri onorevoli
usufruiscono di un centro sportivo all’interno dell’europarlamento costato
2.660.000 euro, dei quali 218 mila solo per studi e progetti. Sale massaggi,
fitness, saune, fisioterapia. Bruxelles per prendersi cura del benessere dei
suoi onorevoli, non bada a spese. Per esempio, ha speso 5 milioni di euro per
comprare l’IPAD ad mognuno di loro.
Sembra, ma solo sembra, sia pronta anche una nuova infornata di assunzioni, come se
gli attuali 44 mila dipendenti non bastassero. Per questi ultimi i guadagni mensili sono
i seguenti: dai 4 ai sei mila euro netti per un usciere, mentre si arriva a 9
mila per un archivista. Un amministratore sfonda il muro dei dieci mila, sempre
netti e sempre mensili. I dirigenti toccano i 16 mila.
A noi poveri cittadini europei continuano a
chiedere sacrifici: per il Parlamento Europeo è addirittura previsto un aumento
del numero degli onorevoli che passeranno da gli attuali 736 a 754 come prevede il
trattato di Lisbona.
E l’Italia nelle mani dei nostri governanti ha fatto e continua a fare ciò
che tutti noi subiamo.
Nessun commento:
Posta un commento