Sul British Medical Journal sono
state pubblicate, in questi primi giorni del 2012, le conclusioni di una seria ed accurata
ricerca concernente le attività cerebrali umane. Detti risultati scientifici
affermano che la memoria e le altre capacità di ragionamento cominciano a
declinare a 45 anni, cioè molto prima di quanto non si fosse immaginato fino a
questo approfondito studio, secondo quest’ultimo, infatti, la capacità del
cervello di immagazzinare dati, produrre ragionamenti e comprendere gli
avvenimenti, inizia ad affievolirsi ben prima dei 60 anni (come si sapeva fino ad ora): tra i 45 ed i 49
anni, il deterioramento della capacità di ragionamento è del 3,6 per cento, tanto
negli uomini come nel gentil sesso.
Ma la ricerca afferma anche che
l’attività intellettiva è indispensabile per mantenersi giovani. Anche leggere
un libro ha effetti immediati sull’ipotalamo, producendo ormoni che aiutano
l’organismo a mantenersi sano. Tanto è vero che gli studi in materia,
dimostrano che le persone con maggiore cultura vanno meno incontro al declino
cognitivo.
Per concludere questo
interessante quanto delicato argomento, la stessa ricerca afferma – per quanto
riguarda la dieta - che i nostri geni si
proteggono dall’invecchiamento preferendo frutta e legumi a grassi saturi ed a
cibi troppo ricchi di proteine.
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