Come ben sapete nel mondo che pratica la religione musulmana, non è che le donne abbiano una importanza tale da poter decidere molte cose. Anzi...Per questa ragione i mariti islamici hanno serie aspettative quando, avendo messo incinta la moglie, attendono un figlio. Essi, infatti, sperano possa venir al mondo un maschio. A riprova di queste elementari affermazioni sta l'episodio avvenuto la settimana scorsa a Kabul (capitale dell'Afghanistan) dove un uomo pretendeva la moglie - incinta di nove mesi - gli desse un maschio, avendo la donna già - a suo tempo - partorito due femmine. La malcapitata, invece, tre mesi orsono ha messo al mondo un'altra rappresentante del gentil sesso. L'uomo non ha perdonato questo "sgarro" alla consorte e così con la complicità di sua (del marito) madre ha strangolato, appunto l'altra settimana, la incolpevole consorte.
L'agghiacciante vicenda è avvenuta in un remoto villaggio della provincia settentrionale afghana di Konduz. Il "bravo" marito musulmano ha trenta anni e si chiama Sher Mohammed. Le indagini della locale polizia, hanno accertato che nel corso della gravidanza l'uomo aveva più volte minacciato di morte la moglie, signora Storai, qualora non avesse partorito un maschio. Ha atteso tre mesi e poi ha dato seguito alle sue minacce.
L'agenzia di stampa afghana "PAN" comunica che l'uxoricida è stato arrestato.
P.S. - In quel villaggio sperduto non c'è un ospedale e quindi il sesso del nascituro lo si conosce soltanto quando esso viene al mondo.
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