giovedì 12 gennaio 2012

PAGHIAMO ANCHE I LEGALI AI MAFIOSI

Vincenzo Virga ha 75 anni ed è ufficialmente un boss mafioso tanto che – con sentenza definitiva – sta scontando l’ergastolo per l’omicidio del giornalista Mauro Rostagno che era anche operatore dell’ex comunità terapeutica “Saman”. L’anziano padrino, proprietario per interposta persona, di beni per milioni di euro, al momento di essere processato, si è dichiarato povero, di conseguenza la Corte di Assise di Trapani ha attivato a suo favore il meccanismo del patrocinio legale gratuito per l’imputato. Se non lo avesse fatto il dibattimento e quindi la successiva condanna all’ergastolo, sarebbe stato nullo. Infatti si è saputo proprio in questi giorni che con il denaro pubblico sono stati pagati gli avvocati che hanno difeso il boss e lo stanno difendendo in questi giorni in un altro processo a suo carico, il boss.

“Siamo davvero al paradosso” ha dichiarato l’avvocato Fabio Lanfranca che rappresenta Carla  Rostagno, sorella del giornalista ucciso nel 1988, “mentre lo Stato sostiene le spese legali di uno dei mafiosi più potenti di Trapani, le parti civili sono costrette a sobbarcarsi sacrifici enormi per presenziare alle udienze”.

Secondo Gaetano Paci, uno dei pubblici ministeri della causa contro Vincenzo Virga, dichiara che: “la Legge dovrebbe modificare il sistema dei controlli. I giudici non dovrebbero solo verificare la situazione del singolo, ma di tutto il suo clan mafioso di riferimento e dei collegamenti ancora esistenti. E questo in quanto molto di frequente i prestanome del gruppo sono ancora in libertà. Le inchieste confermano che la cassa comune del clan si occupa del mantenimento dei familiari dei detenuti e delle spese legali”.


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