La brigatista rossa Federica Saraceni, condannata a 21 anni e mezzo di reclusione per "banda armata e omicidio di Massimo D'Antona" (ucciso in via Salaria a Roma il 20 maggio 1999) è da due mesi a casa sua (arresti domiciliari) perchè in attesa del secondo figlio. Il Tribunale di sorveglianza le ha concesso il beneficio della detenzione a casa in virtù della sua gravidanza. Nessuno ci spiega come abbia mai fatto, in prigione, a rimanere incinta.
Anche all'ex compagna "So" il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha concesso di starsene a casa. La donna è condannata a 12 anni di galera per l'omicidio di Massimo D'Antona ed a dieci anni e cinque mesi per quello del giuslavorista Marco Biagi, ucciso a Bologna il 19 marzo 2002.
Alla brigatista verrà cambiata l'identità, riceverà anche un sussidio mensile e sarà trasferita in una località segreta insieme al figlio ed al marito. Ella infatti è l'unica pentita delle nuove B.R. e per questo non solo non sconterà i complessivi 22 anni e cinque mesi di detenzione per i suoi delitti, ma verrà mantenuta a vita con i soldi di noi contribuenti italiani.
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