L’idea era originale, ma del tutto non condivisibile: organizzare una corsa automobilistica, intitolandola ad un boss della ‘ndrangheta ammazzato, in un agguato, dai colpi di pistola sparatigli da un paio di sicari. A stroncare il tentativo ci ha pensato il questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, il quale nello stesso istante in cui ha appreso la notizia, ha immediatamente vietato la manifestazione (pseudo)sportiva.
La corsa era stata organizzata in maniera che si svolgesse domenica scorsa nel quartiere reggino di Archi, un tempo regno della cosca Di Stefano e teatro di numerosi omicidi, soprattutto nel periodo della guerra di mafia degli anni Ottanta.
La corsa era stata organizzata in maniera che si svolgesse domenica scorsa nel quartiere reggino di Archi, un tempo regno della cosca Di Stefano e teatro di numerosi omicidi, soprattutto nel periodo della guerra di mafia degli anni Ottanta.
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