lunedì 9 maggio 2011

MUORE PER IL TROPPO BENE CHE VUOLE AL SUO CANE

ANNEGA PER SALVARE IL SUO CANE
E’ avvenuto l’altro ieri a Bolzano, città dove al centro scorre il fiume Talvera. Proprio sulle rive di questo corso d’acqua Mariel Rudy (per tutti Mary) una ragazza al di sotto dei trent’anni, tutte le mattine conduce a passeggiare i suoi tre cani: un levriero afgano adulto, un altro cucciolo ed un pechinese. Ad ucciderla è stato il bene che portava alle sue bestiole. Nella sostanza l’afgano adulto, “il più testardo dei tre”, come Mary diceva ai suoi amici, si è gettato in acqua. Gli altri due come sempre hanno atteso che la loro padroncina lo recuperasse – come ogni mattina – richiamandolo. Purtroppo la bestia questa volta non ha potuto obbedire in quanto palesemente travolta dalla corrente. Mary non ci ha pensato due volte e per salvare il suo cane si è gettata nel fiume.
Della bestiola non si è avuta più traccia mentre il corpo della sua padrona è stato ripescato dai sommozzatori e quando un medico, anche se la sventurata era in acqua ormai da venti minuti, ha tentato di rianimarla, non c’è stato nulla da fare: era deceduta per salvare il suo levriero afgano.
Diceva il grandissimo filosofo tedesco Schopenhauer: “Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere cosa voglia dire essere amato”.
Debbo dire che la tragica fine di Mary ha commosso tutta Bolzano dove la donna era conosciuta proprio per il grande amore che dava ai suoi tre cani. Tanto grande che per salvarne uno ha sacrificato la propria vita.

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