La metti incinta, la sposi e poi la molli. Lo puoi fare, lo
dice addirittura il più alto tribunale istituzionale del nostro Paese! Infatti:
si possono dichiarare nulle le famose “nozze riparatrici”. Lo sottolinea la Corte
di Cassazione nel convalidare l’annullamento del matrimonio, da parte della
Sacra Rota, nei confronti di una coppia napoletana che si era separata dopo
appena dieci mesi dalla celebrazione del matrimonio al quale si era arrivati in
quanto la ragazza era in attesa di un figlio.
Secondo la Suprema Corte
(sentenza numero 5175) la decisione del Tribunale ecclesiastico, appunto la Sacra Rota , di
annullare le nozze, risulta ineccepibile dal momento che: “la scelta
matrimoniale era stata dettata dall’intento di riparare l’errore commesso”.
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