mercoledì 25 aprile 2012

PRIMO MAGGIO: PROIBITA LA DANZA DEL VENTRE


Quello che si inventano i nostri amministratori (comunali, provinciali, regionali) per romperci i “cosidetti” non ha fine, ma soprattutto non ha eguali nel resto del mondo civile. L’ultima riguarda la “danza del ventre” che sembrava (e nella sostanza era) intoccabile. Non così per Ornello Teso, assessore al Comune di San Donà di Piave (Venezia) il quale ha deciso, motu proprio, di vietare il sensuale ballo inserito nel programma di festeggiamenti per l’imminente Primo maggio.

“Abbiamo deciso di non prevedere questa esibizione nella cornice di una festa per famiglie”, dichiara l’amministratore comunale. Questa affermazione, però, non convince le ballerine le quali hanno pubblicato una lettera di protesta sottoscritta da ben duecento danzatrici. Eleonora Girardi, la loro rappresentante, ha spiegato: “La danza del ventre non è indecente, è Arte. Non si balla con malizia, ma con spontaneità”. Ma, democraticamente, molto democraticamente, Ornello Teso ha controbattuto: “Il Comune è libero di cambiare il programma”. Ma gentile signor Ornello – si chiede qualcuno – lei ha la più pallida idea di cosa significhi “libertà di espressione” dei cittadini?




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