mercoledì 23 maggio 2012

AL QAIDA STUDIA L'ESPLOSIVO SOTTO PELLE

Al Qaida mira a colpire con esplosivi impiantati sotto pelle, in particolare in quel luogo del corpo umano che va comunemente sotto il nome di “maniglie dell’amore”. Questo – secondo i ricercatori  dei terroristi –  al fine di far superare ai loro kamikaze i controlli aereoportuali.

Quanto sopra è, in sostanza, ciò che si legge in un rapporto redatto dal controspionaggio americano, rilanciato questa settimana dalla rivista “News week”, nella quale si attribuisce tale piano ad Ibrahim al-Asiri, cittadino saudita sospettato di essere il responsabile della fabbricazione degli ordigni dell’organizzazione terroristica nella penisola arabica. Nel 2009 avrebbe confezionato l’ordigno con cui il fratello cercò di uccidere il capo dell’antiterrorismo dell’Arabia Saudita, principe Mohammed bin Nayef,  che per fortuna rimase solo ferito.

Stando alle autorità dell’Intelligence USA, fin dalla scorsa primavera, Al-Asiri avrebbe iniziato a collaborare con alcuni medici per realizzare l’esplosivo sotto pelle.






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