venerdì 3 dicembre 2010

BENZINA: CHI PROTESTA?

Ognuno di noi, nel corso della vita, ha motivazioni per pentirsi di decisioni che ha preso forse improvvidamente. Naturalmente chi scrive non è così speciale da non aver ragione alcuna di pentimento.
Sapete di cosa mi sto amaramente rammaricando e, rammaricando con…dolore? Di aver deciso all’inizio di questo blog, di non parlare di politica. Ero così deciso a non farlo, che ebbi addirittura a scriverlo direttamente nel mio profilo e fornirvelo come promessa. Se a questo aggiungete che “promissio boni viri est obligatio” (la promessa di un uomo onesto è un obbligo) vi renderete conto quanto grande sia il mio…pentimento soprattutto poiché sono abituato a mantenere le promesse , quindi non abbiate a temere continuerò a non…politicizzarmi.
Ma perché, vi chiederete, questo non breve preambolo? Ve lo spiego nell’immediato.
Sono furioso, sono inca…zato nero, sono sconvolto da quanto sta avvenendo in Italia con il prezzo della benzina che stamani, qui dove abito, è arrivata ad euro 1,502 al litro! In vecchie lire 2908. Si insomma, quasi tremila lire al litro.
Perché sono così dannatamente inquieto? Per la semplice ragione che nessuno ne parla, nessuno protesta, non si fanno cortei, non ci si urla e non c’è un solo quotidiano che prenda posizione su questo (tragico) evento che comporta per ogni famiglia una costosa spesa giornaliera in più. Mi par di capire che in questo Paese dove gli automobilisti, dei quali ho parlato solo qualche giorno fa, continuino ad essere la categoria che non solo risulta la più tartassata ma anche – questo è il grave – la meno protetta (ed ascoltata).
Debbono sottostare ai controlli di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili Urbani, Guardie Forestali, agenti della Polizia Provinciale e via di seguito. Pagano tasse (bollo) che sono fra le più alte non solo d’Europa, ma del mondo, e di contro non hanno un solo servizio che funzioni. Insomma in cambio di tutti i soldi che versano allo Stato, ricevono solo aumenti della benzina, bollo, delle assicurazioni, vessazioni (basta far caso a ciò che avviene ogni volta che un automobilista viene fermato), minacce legali (se non fai questo ti accade quest’altro…) e via di questo passo.
A tutto ciò, per avere un quadro realistico, aggiungete la totale indifferenza degli organi di informazione (scusate io ancora li chiamo così, e non “i media”) secondo i quali par di vivere ancora con la benzina a 98 lire al litro, come (circa) cinquant’anni orsono. La domanda finale è: ma perché se tre politici si riuniscono giornali, giornali radio e telegiornali ne parlano fino a romperci i…e se la benzina arriva a circa tremila delle vecchie lire al litro stanno tutti zitti? Perché?

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