Si è venuto a sapere che in Senato è pronto un disegno di legge per modificare un articolo del Codice della Strada che trasformerà i motociclisti (compresi quelli che viaggiano sui “cinquantini”, cioè su ciclomotori e scooter) in una via di mezzo tra i cavalieri medievali e certi guerrieri di Star Wars.
Si parte dall’obbligatorietà del casco integrale alla quale si aggiunge quella dei guanti e della giacca integrale con protezione di spalle e gomiti (anche per i possessori di semplici scooter, appunto i cinquantini) e – a mano a mano – che si sale di cilindrata – si arriva al para-schiena integrale ed ai “pantaloncini tecnici” con protezione di fianchi e ginocchia. Tutto ciò, si badi, non soltanto per chi intenda lanciarsi in autostrada alla folle velocità di 130 Km l’ora, ma anche per chi prende la moto, o lo scooter o il ciclomotore, per andare in ufficio od a comprare il giornale.
Viene subito in mente che qualcuno abbia voluto fare un favore ai fabbricanti di quei prodotti, che costano intorno ai mille (1.000!) euro. Ricordate i vestimenti arancione iridescenti che ci hanno costretto ad acquistare per la sicurezza, da tenere in macchina? Qualcuno sa ancora di averli? A parte ciò, alcuni produttori sono contrari poiché alla fine questo assurdo, pazzesco, imbecilloide, demenziale e stupido provvedimento diverrebbe un boomerang, rischiando la paralisi del mercato “delle due ruote”, in particolare di quello riguardante i famosi cinquantini i ciclomotori e le moto fino a 250 di cilindrata, e questo per una elementare considerazione: chi ha una moto di grossa cilindrata, quanto dettato dal disegno di legge, già lo possiede. Ergo è una vera mascalzonata ai danni di coloro che si sono fatti la due ruote unicamente per bypassare l’estenuante traffico cittadino.
Non resta che augurarsi che alla fine prevalga il semplice buonsenso e nel frattempo si pensi piuttosto a liberare le strade dalle buche che hanno già causato non pochi motociclisti e scooteristi morti.
In questo Bel Paese è noto un proverbio secondo il quale: “La logica si ferma davanti la porta delle caserme”. Vogliamo aggiornarlo dicendo che la logica si ferma anche davanti alla porta delle nostre due Camere? Cioè Montecitorio e Palazzo Madama.
Si parte dall’obbligatorietà del casco integrale alla quale si aggiunge quella dei guanti e della giacca integrale con protezione di spalle e gomiti (anche per i possessori di semplici scooter, appunto i cinquantini) e – a mano a mano – che si sale di cilindrata – si arriva al para-schiena integrale ed ai “pantaloncini tecnici” con protezione di fianchi e ginocchia. Tutto ciò, si badi, non soltanto per chi intenda lanciarsi in autostrada alla folle velocità di 130 Km l’ora, ma anche per chi prende la moto, o lo scooter o il ciclomotore, per andare in ufficio od a comprare il giornale.
Viene subito in mente che qualcuno abbia voluto fare un favore ai fabbricanti di quei prodotti, che costano intorno ai mille (1.000!) euro. Ricordate i vestimenti arancione iridescenti che ci hanno costretto ad acquistare per la sicurezza, da tenere in macchina? Qualcuno sa ancora di averli? A parte ciò, alcuni produttori sono contrari poiché alla fine questo assurdo, pazzesco, imbecilloide, demenziale e stupido provvedimento diverrebbe un boomerang, rischiando la paralisi del mercato “delle due ruote”, in particolare di quello riguardante i famosi cinquantini i ciclomotori e le moto fino a 250 di cilindrata, e questo per una elementare considerazione: chi ha una moto di grossa cilindrata, quanto dettato dal disegno di legge, già lo possiede. Ergo è una vera mascalzonata ai danni di coloro che si sono fatti la due ruote unicamente per bypassare l’estenuante traffico cittadino.
Non resta che augurarsi che alla fine prevalga il semplice buonsenso e nel frattempo si pensi piuttosto a liberare le strade dalle buche che hanno già causato non pochi motociclisti e scooteristi morti.
In questo Bel Paese è noto un proverbio secondo il quale: “La logica si ferma davanti la porta delle caserme”. Vogliamo aggiornarlo dicendo che la logica si ferma anche davanti alla porta delle nostre due Camere? Cioè Montecitorio e Palazzo Madama.
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