Cari fruitori di questo
blog-post, non avete idea dei guai che ho passato (e sto tuttora vivendo) per
l’emergenza neve. Non desidero tediarvi ma sappiate che non vivo in paese ma in
aperta campagna e da casa mia alla strada principale c’è una strada (privata)
in considerevolissima salita, lunga circa 120 metri che nessun ente
pubblico mi viene a spalare poiché è chiusa – appunto sulla via di uscita
principale - dal mio cancello. Direte,
va bene chiama uno che te le spali. Bravi ragazzi, gli è che sono talmente
impegnati che non vengono. Comunque dopo cinque giorni ho risolto con un vicino
di casa che ha un trattore con tanto di pala il quale, dal 2 di questo mese, a
ieri è dovuto intervenire due volte per darmi la possibilità di uscire di casa,
cosa questa che negli ultimi undici giorni ho potuto fare solo due volte.
Posseggo un box nel quale oltre al
compressore, al tagliaerbe e quanto
serve a chi vive in aperta campagna, aveva all’interno anche il mio scooterone
sul quale è crollato il tetto del box stesso, schiantato dal peso della neve.
Inutile che stia qui a dirvi che il tutto è in…”robusto” metallo. Ho anche
dovuto puntellare il tetto del patìo che ho davanti casa; oltre a tutto ciò. il 90%
delle piante sono ormai rovinate. Considerate che nella suddetta strada
ci sono 19 pini (abbastanza grandi) e 18 oleandri (per non parlare delle piante
da frutta e delle querce). Bene la neve li ha devastati a tal punto che non so
(ma de dubito) se si riprenderanno.
Questa la ragione per cui per
tanti (troppi) giorni non mi avete letto. Da oggi – mentre ancora mi sto
leccando le ferite – cercherò di
riprendere il mio post giornaliero.
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