mercoledì 3 aprile 2013

POLITICA MAI
NUMERI SEMPRE
La Camera dei deputati (che ha circa 1500 dipendenti) ci costa 913 milioni di euro l'anno. La "grande" notizia che riguarda quell'ufficio è che sono stati realizzati tagli per - indovinate? - ben otto milioni annui! Mi sento tanto preso in giro.
Se questa notizia vi ha fatto pensare qualcosa di negativo, leggete quanto vi propongo oggi e tenete presente che, essendovi affezionato, non voglio farvi ammalare di fegato e quindi sorvolo su moltissime altre cifre.
Orbene come tutti sapete le ultime elezioni hanno fatto sì che ben seicento parlamentari non venissero rieletti. A questi signori - oltre che ad un corposo vitalizio (pensione) - spetta anche quello che in burocratese si chiama "assegno di reinserimento" il quale viene immediatamente liquidato. Si, subito, anzi subitissimo, insomma da domani è in pagamento questa sorta di TFR oppure liquidazione o "assegno di solidarietà". Perchè insisto sul "subito"" Semplice perchè i terremotati dell'Emilia-Romagna ancora debbono ricevere un solo centesimo dei rimborsi loro promessi, Gli artigiani fornitori della Pubblica Amministrazione attendono di essere saldati da mesi e mesi, e così molte aziende creditrici dello Stato e che - in qualche caso - hanno visto i loro proprietari suicidarsi (gli ultimi due, ieri) perchè costretti al dissesto finanziario malgrado creditori di milioni nei confronti dello Stato.
Ma torniamo a noi ecco alcune cifre (ripeto oltre alla copiosa pensione) che - inutile dirlo - sono esentasse: a fianco di ogni nome del non rieletto (deputato o senatore) vi è la somma in euro, che (da subito) avrà a disposizione.
Gianfranco Fini 250 mila; Massimo D'Alema 217 mila; Livia Turco 215 mila; Roberto Maroni 175 mila; Franco Marini 174 mila; Claudio Scajola 158 mila; Beppe Pisanu 157 mila; Francesco Rutelli 100 mila; Italo Bocchino 148 mila;  Sergio D'Antoni 111 mila. 
Qui mi fermo per...rispetto a chi mi legge che - ripeto - non vorrei far inquietare più di tanto.

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