Fedeli visitatori, permettetemi di inviarvi un mare di auguri per il Santo Natale e che il Nuovo Anno abbia a portarvi quel che più desiderate dalla vita.
Da parte mia, prendo qualche giorno appunto di...festa lasciandovi una preghiera: se apprezzate questo blog, diffondetelo. In caso contrario...diffondotelo egualmente (far del bene non guasta mai)! By, By.
martedì 22 dicembre 2009
venerdì 18 dicembre 2009
IL TRAMONTO DI UN EROE DEL RING
Chi non ricorda il grande Emile Griffith, il campione del mondo dei pesi medi di pugilato? Colui che diede vita a memorabili incontri con il nostro Nino Benvenuti? L'uomo, che a 20 anni era già campione del mondo dei Welter e poi dei Medi e che nella sua carriera affrontò ben 24 incontri validi per titoli mondiali. Ebbene il grande Emile oggi di anni ne ha 72 e la boxe lo ricorda tra gli "immortali", purtroppo è affetto dal morbo di Alzheimer, quello che cancella tutti i contenitori della tua memoria: sai chi sei ma non quel che ti è accaduto cinque minuti fa. Griffith ha guadagnato molti soldi, ma non ne ha più. Nemmeno per curarsi.
"Emile non li ha buttati, semplicemente li ha passati quasi tutti alla sua famiglia nelle Isole Vergini"; così racconta Bill Gallo, il giornalista che Griffith è andato a trovare al "New York Daily News", per raccontargli come se la stia cavando male. La ragione? Emile adorava Emelda, la mamma, ma ha dovuto poi mantenere quattro fratelli ed altrettante sorelle fin quando non ha esaurito tutte le sue risorse economiche. Ora vive di un sussidio dei servizi sociali: con il quale, mangia e si paga l'affitto. Ma non gli basta per curarsi.
L'ex campione ha trovato una mano amica in John Pennisi, caricaturista americano, che lo ha rappresentato sulle sue stampe ed ora le vende, autografate da Emile, ad 89,95 dollari l'una. Il ricavato andrà al vecchio pugile.
Con Nino Benvenuti è rimasto amico ed il nostro pugile sta pensando di aiutarlo. All'inizio del 2010 lo inviterà in Italia ed insieme terranno qualche conferenza e Griffith presenterà l'edizione italiana del suo libro dal significativo titolo: "Otto, Nove, Dieci and out", come la scansione del conto finale per il pugile al tappeto.
giovedì 17 dicembre 2009
LE BUONE COSE ITALIANE CHE POCHI CONOSCONO (3)
La nazione di cui stiamo parlando (e questo è il terzo giorno) è quell'Italia di eccellenza che si fa forse notare poco, che non strilla i suoi successi ma che nei momenti importanti è presente e trionfa. Così succede che alle ultime olimpiadi di Pechino, al di là dei pur bravi atleti, il,nostro Paese fosse anche presente con le sue eccellenze produttive.
Ai Giochi erano infatti costruiti a Brescia molti dei fucili che hanno vinto medaglie; marchigiane le macchine elettriche, piemontesi le pavimentazioni degli impianti sportivi, lombarde le piscine, e toscani gli scafi del Canottaggio. Portava la firma del nostro Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), la centrale di monitoraggio ambientale la più grande al mondo.
Anche in ambito più strettamente sportivo, comunque la nostra Italia si difende alla grande: l’icona è Valentino Rossi, il supercampione di Motociclismo amato in tutto il pianeta; c’è la Nazionale di Calcio Campione del Mondo in carica; la mitica Ferrari di Maranello. Per non parlare dei trionfi delle atlete azzurre. Su tutte, Federica Pellegrini la nuotatrice che detiene primati mondiali fra cui, l’ultimo sui 200 metri s.l. conquistato il 13 di questo dicembre 2009. Abbiamo le nostre campionesse – sempre a livello mondiale - della scherma, con Valentina Vezzali e le sue colleghe del “Dream Team”. Non si può dimenticare il Tennis, sport nel quale le nostre ragazze si fanno ben rispettare.
NELLA U.E. NESSUNO HA TANTE STAZIONI RADIO E PIU’ ASCOLTATORI
L’Italia vanta un altro record davvero inaspettato: quello relativo alle Radio. Nella Penisola infatti operano 1050 emittenti radiofoniche: un numero che fa del nostro Paese quella con la più alta concentrazione di Stazioni sul proprio territorio nel contesto europeo.
Si tratta di uno sviluppo davvero capillare, come è testimoniato dal fatto che solo una piccola parte di queste radio siano a diffusione nazionale, mentre la quasi totalità è rappresentata da emittenti locali di varia dimensione, che intrattengono un pubblico (a volte ristretto) di fedelissimi.
Insomma, una mappatura completa del territorio da nord a sud: perché evidentemente gli italiani sono affamati di…ascolto.
Che il principale punto di forza della proliferazione e dispersione geografica delle emittenti sia l’alto numero di ascoltatori, lo confermano anche i dati della Federazione Radio e Televisioni: 400 mila fedelissimi delle radio ogni giorno, in assoluto il più alto d’Europa.
Ai Giochi erano infatti costruiti a Brescia molti dei fucili che hanno vinto medaglie; marchigiane le macchine elettriche, piemontesi le pavimentazioni degli impianti sportivi, lombarde le piscine, e toscani gli scafi del Canottaggio. Portava la firma del nostro Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), la centrale di monitoraggio ambientale la più grande al mondo.
Anche in ambito più strettamente sportivo, comunque la nostra Italia si difende alla grande: l’icona è Valentino Rossi, il supercampione di Motociclismo amato in tutto il pianeta; c’è la Nazionale di Calcio Campione del Mondo in carica; la mitica Ferrari di Maranello. Per non parlare dei trionfi delle atlete azzurre. Su tutte, Federica Pellegrini la nuotatrice che detiene primati mondiali fra cui, l’ultimo sui 200 metri s.l. conquistato il 13 di questo dicembre 2009. Abbiamo le nostre campionesse – sempre a livello mondiale - della scherma, con Valentina Vezzali e le sue colleghe del “Dream Team”. Non si può dimenticare il Tennis, sport nel quale le nostre ragazze si fanno ben rispettare.
NELLA U.E. NESSUNO HA TANTE STAZIONI RADIO E PIU’ ASCOLTATORI
L’Italia vanta un altro record davvero inaspettato: quello relativo alle Radio. Nella Penisola infatti operano 1050 emittenti radiofoniche: un numero che fa del nostro Paese quella con la più alta concentrazione di Stazioni sul proprio territorio nel contesto europeo.
Si tratta di uno sviluppo davvero capillare, come è testimoniato dal fatto che solo una piccola parte di queste radio siano a diffusione nazionale, mentre la quasi totalità è rappresentata da emittenti locali di varia dimensione, che intrattengono un pubblico (a volte ristretto) di fedelissimi.
Insomma, una mappatura completa del territorio da nord a sud: perché evidentemente gli italiani sono affamati di…ascolto.
Che il principale punto di forza della proliferazione e dispersione geografica delle emittenti sia l’alto numero di ascoltatori, lo confermano anche i dati della Federazione Radio e Televisioni: 400 mila fedelissimi delle radio ogni giorno, in assoluto il più alto d’Europa.
mercoledì 16 dicembre 2009
LE BUONE COSE ITALIANE CHE POCHI CONOSCONO (2)
ABBIAMO I MIGLIORI PRODOTTI TIPICI
Un primato incontestabile tocca al nostro Paese in campo enogastronomico. I prodotti, ad oggi, certificati in Europa sono 846 (DOP – denominazione origine protetta - 460, IGP – indicazione geografica protetta - 386), di cui gli italiani rappresentanto il 22%. A tutto questo dobbiamo aggiungere i nostri circa 4.500 prodotti tradizionali (agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura, risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali) ed i 477 vini a DO (Denominazione di Origine), di cui 41 DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita), 316 DOC (denominazione origine controllata) e 120 di IGT (indicazioni geografiche tipiche).
E non è tutto. Secondo l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV) l’Italia è il primo Paese esportatore di vino nel mondo, ed è pari alla vicina Francia per quantità di esportazioni verso gli Stati Uniti. Il nostro Paese ha poi nel mercato Biologico un ruolo di primaria importanza nel quadro mondiale.
SIAMO UNA NAZIONE DI GOLOSI MA BUONGUSTAI
Siamo primi non solo,per prodotti tipici e di elevata qualità e per le bottiglie da intenditori. L’Italia si è guadagnata un posto in prima fila a livello mondiale anche in un altro settore gastronomico, forse uno dei più amati ed apprezzati dai golosi. L’Oscar del cioccolato infatti è stato assegnato al nostro Paese per due anni consecutivi. L’Accademy of Choccolate di Londra, la massima autorità del settore, ha decretato vincitori degli “Accademy of Choccolate Awards”, sia nel 2008 come nel 2009 due italiani.
Per il corrente anno la celebre impresa artigianale “Amedei” di Pontedera, dei fratelli Tessieri, si è aggiudicata il premio più prestigioso il “Golden Bean”, ossia il riconoscimento come miglior cioccolato “dal seme alla tavoletta”. Per l’anno 2008, Guido Gobinon ha vinto il premio per la miglior Pralina al mondo. Il cioccolatiere torinese ha sbaragliato la concorrenza internazionale realizzando il “Cremino al sale”, una specialità davvero esclusiva composta da: cioccolato gianduia, olio extravergine di olive taggiasche e sale di Cervia.
Un primato incontestabile tocca al nostro Paese in campo enogastronomico. I prodotti, ad oggi, certificati in Europa sono 846 (DOP – denominazione origine protetta - 460, IGP – indicazione geografica protetta - 386), di cui gli italiani rappresentanto il 22%. A tutto questo dobbiamo aggiungere i nostri circa 4.500 prodotti tradizionali (agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura, risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali) ed i 477 vini a DO (Denominazione di Origine), di cui 41 DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita), 316 DOC (denominazione origine controllata) e 120 di IGT (indicazioni geografiche tipiche).
E non è tutto. Secondo l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV) l’Italia è il primo Paese esportatore di vino nel mondo, ed è pari alla vicina Francia per quantità di esportazioni verso gli Stati Uniti. Il nostro Paese ha poi nel mercato Biologico un ruolo di primaria importanza nel quadro mondiale.
SIAMO UNA NAZIONE DI GOLOSI MA BUONGUSTAI
Siamo primi non solo,per prodotti tipici e di elevata qualità e per le bottiglie da intenditori. L’Italia si è guadagnata un posto in prima fila a livello mondiale anche in un altro settore gastronomico, forse uno dei più amati ed apprezzati dai golosi. L’Oscar del cioccolato infatti è stato assegnato al nostro Paese per due anni consecutivi. L’Accademy of Choccolate di Londra, la massima autorità del settore, ha decretato vincitori degli “Accademy of Choccolate Awards”, sia nel 2008 come nel 2009 due italiani.
Per il corrente anno la celebre impresa artigianale “Amedei” di Pontedera, dei fratelli Tessieri, si è aggiudicata il premio più prestigioso il “Golden Bean”, ossia il riconoscimento come miglior cioccolato “dal seme alla tavoletta”. Per l’anno 2008, Guido Gobinon ha vinto il premio per la miglior Pralina al mondo. Il cioccolatiere torinese ha sbaragliato la concorrenza internazionale realizzando il “Cremino al sale”, una specialità davvero esclusiva composta da: cioccolato gianduia, olio extravergine di olive taggiasche e sale di Cervia.
martedì 15 dicembre 2009
LE BUONE COSE ITALIANE CHE POCHI CONOSCONO (1)
Un’eccellenza assoluta della nostra nazione, riguarda il patrimonio storico e culturale. Il 72% del patrimonio culturale dell’Europa si trova nel nostro Paese e ben il 50% di quello di tutto il mondo.
L’Italia vanta ben 44 siti, oltre 3 mila e 400 musei ai quali si aggiungono 2 mila aree e parchi archeologici. Siamo il primo, Paese al mondo nella lista del patrimonio culturale ed ambientale dell’Umanità dell’Unesco. Per superficie protetta da parchi nazionali, siamo secondi inbEuropa e quarti per quella tutelata da parchi regionali.
Anche lungo le coste ci difendiamo alla grande. Sono infatti 113 le località rivierasche e 60 gli approdi turistici a fregiarsi del riconoscimento internazionale “Bandiere blu 2009”, assegnate dalla “Fee”, la “Foundation for environmental educational”. Tra i Paesi mediterranei, l’Italia si colloca al quinto posto in graduatoria, dopo la Spagna, Gracia, Turchia e Francia. I 113 Comuni italiani sono rappresentativi di 227 spiagge, che sono circa il 10% delle spiagge premiate a livello mondiale.
UNA NAZIONE DI CREATIVI
Design, Moda ed Architettura, in queste attività, l’eccellenza dell’Italia è testimoniata anche dai numeri. Il nostro Paese è secondo in Europa per numero di brevetti registrati: dal 2003 al febbraio 2009 è stato registrato il 14,8% del totale di brevetti mondiale;ci supera solo ola Germania con il 24,4%.
Il nostro Paese è divenuto una delle patrie indiscusse del Design a livello mondiale. Da anni poi l’Italia riveste un ruolo di prestigio nel mondo della Moda: Creatività e progettualità italiane sono riuscite ad esprimersi negli ambiti più diversi: dallo stilismo, alla comunicazione, alle formule produttive e di distribuzione.
Milano è, con Parigi e Londra, uno dei centri più importanti, a pari livello di New York. Va anche notato come i8n nessun altro Paese l’Architettura associata alla Cultura, come in Italia: secondo il Consiglio Nazionale Architetti pianificatori paesaggistici conservatori, gli iscritti all’Ordine sono uno ogni 470 abitanti, a fronte di una media europea di uno ogni 1.148. Il numero di studenti immatricolato alle facoltà di Architettura, risulta essere il più alto d’Europa.
SIAMO UNA PENISOLA DI POSSIDENTI
Italiani appassionati di immobili, bene rifugio per eccellenza. Infatti le statistiche ci informano che siamo tra i più attivi al mondo nel settore dell’edilizia. Il Bel Paese, è in cima alle statistiche dell’Unione Europea per cittadini proprietari di un immobile: con una percentuale del 78%, siamo il secondo Paese in classifica, dopo la Spagna, siamo seguiti dalla Grecia, Belgio, Lussemburgo ed Irlanda.
Ci sono però altri campi in cui noi primeggiamo “come proprietari”. Si tratta dei telefonini e delle automobili. Nel mondo il maggior numero dei cellulari si trova negli USA, seguiti dal Giappone, Germania, Italia, Gran Bretagna e Brasile. L’Italia è poi al terzo posto in Europa per numero di possessori di telefonini – rispetto alla popolazione – dopo Lussemburgo e Svezia. Infatti per 60 milioni di abitanti che siamo, usufruiamo di 120 milioni di cellulari.
Per quanto riguarda le vetture, nel nostro splendido Paese circolano 60 auto per ogni cento residenti, il valore più alto – dopo la Germania – tra quelli riscontrati nei Paesi europei a maggior tasso di motorizzazione.
L’Italia vanta ben 44 siti, oltre 3 mila e 400 musei ai quali si aggiungono 2 mila aree e parchi archeologici. Siamo il primo, Paese al mondo nella lista del patrimonio culturale ed ambientale dell’Umanità dell’Unesco. Per superficie protetta da parchi nazionali, siamo secondi inbEuropa e quarti per quella tutelata da parchi regionali.
Anche lungo le coste ci difendiamo alla grande. Sono infatti 113 le località rivierasche e 60 gli approdi turistici a fregiarsi del riconoscimento internazionale “Bandiere blu 2009”, assegnate dalla “Fee”, la “Foundation for environmental educational”. Tra i Paesi mediterranei, l’Italia si colloca al quinto posto in graduatoria, dopo la Spagna, Gracia, Turchia e Francia. I 113 Comuni italiani sono rappresentativi di 227 spiagge, che sono circa il 10% delle spiagge premiate a livello mondiale.
UNA NAZIONE DI CREATIVI
Design, Moda ed Architettura, in queste attività, l’eccellenza dell’Italia è testimoniata anche dai numeri. Il nostro Paese è secondo in Europa per numero di brevetti registrati: dal 2003 al febbraio 2009 è stato registrato il 14,8% del totale di brevetti mondiale;ci supera solo ola Germania con il 24,4%.
Il nostro Paese è divenuto una delle patrie indiscusse del Design a livello mondiale. Da anni poi l’Italia riveste un ruolo di prestigio nel mondo della Moda: Creatività e progettualità italiane sono riuscite ad esprimersi negli ambiti più diversi: dallo stilismo, alla comunicazione, alle formule produttive e di distribuzione.
Milano è, con Parigi e Londra, uno dei centri più importanti, a pari livello di New York. Va anche notato come i8n nessun altro Paese l’Architettura associata alla Cultura, come in Italia: secondo il Consiglio Nazionale Architetti pianificatori paesaggistici conservatori, gli iscritti all’Ordine sono uno ogni 470 abitanti, a fronte di una media europea di uno ogni 1.148. Il numero di studenti immatricolato alle facoltà di Architettura, risulta essere il più alto d’Europa.
SIAMO UNA PENISOLA DI POSSIDENTI
Italiani appassionati di immobili, bene rifugio per eccellenza. Infatti le statistiche ci informano che siamo tra i più attivi al mondo nel settore dell’edilizia. Il Bel Paese, è in cima alle statistiche dell’Unione Europea per cittadini proprietari di un immobile: con una percentuale del 78%, siamo il secondo Paese in classifica, dopo la Spagna, siamo seguiti dalla Grecia, Belgio, Lussemburgo ed Irlanda.
Ci sono però altri campi in cui noi primeggiamo “come proprietari”. Si tratta dei telefonini e delle automobili. Nel mondo il maggior numero dei cellulari si trova negli USA, seguiti dal Giappone, Germania, Italia, Gran Bretagna e Brasile. L’Italia è poi al terzo posto in Europa per numero di possessori di telefonini – rispetto alla popolazione – dopo Lussemburgo e Svezia. Infatti per 60 milioni di abitanti che siamo, usufruiamo di 120 milioni di cellulari.
Per quanto riguarda le vetture, nel nostro splendido Paese circolano 60 auto per ogni cento residenti, il valore più alto – dopo la Germania – tra quelli riscontrati nei Paesi europei a maggior tasso di motorizzazione.
lunedì 14 dicembre 2009
...E NOI PAGHIAMO IL CANONE
Siamo in pieno clima natalizio e si vede che Mamma RAI lo avverte sensibilmente, tanto da fare dei cadeau ai suoi dipendenti per “spingerli” ad andare in pensione. Cosa regala loro? Leggete.
Come rivela un settimanale, un paio di incentivi al pensionamento fanno restare un po’ perplessi, questi: 930 mila euro (mille ed ottocento milioni delle vecchie lire) sono stati dati ad Angela Buttiglione, (sorella del noto uomo politico) ex direttrice della testata giornalistica regionale ora sostituita da Alberto Maccari.
L’altro “incentivo” ammonta a 710 mila euro (mille e 374 milioni delle vecchie lire) a Marcello Del Bosco (ex cronista de “l’Unità”), già responsabile dell’intera Radiofonia RAI e che ha passato le consegne a Bruno Socilio.
Il direttore generale della RAI Mauro Masi ha annunciato l’entità degli emolumenti nel consiglio di amministrazione. Intanto questa generosa RAI, da qui al 2012 prevede un deficit pari a 712 milioni di euro.Nel frattempo potrebbe rivelarsi un salasso anche la vicenda dell’ex direttore di “Rai Fiction”, Agostino Saccà, il quale non sarebbe stato avvisato del prepensionamento. Il decreto ingiuntivo ammonta a 500 mila euro, e pare non sia affatto l’unico dirigente a trovarsi in queste condizioni.
Come rivela un settimanale, un paio di incentivi al pensionamento fanno restare un po’ perplessi, questi: 930 mila euro (mille ed ottocento milioni delle vecchie lire) sono stati dati ad Angela Buttiglione, (sorella del noto uomo politico) ex direttrice della testata giornalistica regionale ora sostituita da Alberto Maccari.
L’altro “incentivo” ammonta a 710 mila euro (mille e 374 milioni delle vecchie lire) a Marcello Del Bosco (ex cronista de “l’Unità”), già responsabile dell’intera Radiofonia RAI e che ha passato le consegne a Bruno Socilio.
Il direttore generale della RAI Mauro Masi ha annunciato l’entità degli emolumenti nel consiglio di amministrazione. Intanto questa generosa RAI, da qui al 2012 prevede un deficit pari a 712 milioni di euro.Nel frattempo potrebbe rivelarsi un salasso anche la vicenda dell’ex direttore di “Rai Fiction”, Agostino Saccà, il quale non sarebbe stato avvisato del prepensionamento. Il decreto ingiuntivo ammonta a 500 mila euro, e pare non sia affatto l’unico dirigente a trovarsi in queste condizioni.
venerdì 11 dicembre 2009
PESSIMA NOTIZIA SU GLI ORSI
A causa del riscaldamento climatico il terreno di caccia degli orsi si sta riducendo a vista d'occhio. Per questa ragione i plantigradi polari (i più grandi della specie) si stanno convertendo al cannibalismo.
Lo testimoniano alcune terrificanti immagini scattate nella Baia di Hudson, in Canada, nelle quali si vede un orso adulto maschio, portare tra le fauci la testa di un cucciolo mozzata poco prima (nella foto, infatti, si vede chiaramente ancora il sangue che cola).
Come è noto gli orsi generalmente si nutrono di foche, che vengono da loro cacciate sulle lastre di ghiaccio. Una volta, almeno per loro, era la cosa più facile del mondo, ma ai tempi nostri ed a causa dello scioglimento delle piattaforme causato dall'innalzamento delle temperature medie, è sempre più difficile per questi grandi mammiferi cacciare le loro prede preferite (infatti in mare le foche sono praticamente imprendibili). Gli orsi sono quindi confinati a terra (sui ghiacci) e costretti a restringere il loro campo di azione. Secondo alcuni scienziati questo ha significato una crescente malnutrizione e conseguentemente numerosi casi di morte per inedia nella popolazione dei plantigradi, non più in grado di crearsi sufficienti riserve di grasso per sopravvivere al terribile inverno polare.
Solo in questo 2009, nella riserva di Manitoba, i ricercatori hanno registrato otto casi di cannibalismo fra gli orsi bianchi.
giovedì 10 dicembre 2009
COPENAGHEN: CONFERENZA SUL CLIMA AI DELEGATI SESSO GRATIS
La signora Ritt Bjerregaard è il sindaco della capitale danese, luogo nel quale in questi giorni si sta tenendo la conferenza mondiale sul clima nel tentativo di raggiungere un accordo fra le nazioni per diminuire l'emissione di anidride carbonica nell'atmosfera, e così scongiurare l'avanzamento dell'effetto serra. Orbene il solerte sindaco ha avuto l'idea di inviare a tutte le strutture alberghiere della sua città un "avviso" anti-prostituzione così concepito:
"Siate eco sostenibili, non cercate sesso a pagamento".
Sembra quasi inutile aggiungere che le operatrici del settore l'abbiano presa molto, molto, ma molto male ed attraverso la portavoce del "Sindacato Danese delle Lavoratrici del Sesso" hanno deciso di reagire adeguatamente e dopo adeguata riunione, hanno deciso di realizzare una contro-campagna emettendo a loro volta un comunicato ufficiale così concepito:
"Sesso gratis per chi presenta una delle cartoline rilasciate ai partecipanti dagli organizzatori della conferenza e mostra il tesserino della delegazione di appartenenza"
Nel loro comunicato le allegre signore hanno aggiunto:
"Ritt Bjerregaard abusa del suo potere di sindaco per impedirci di fare il nostro mestiere, che è perfettamente legale. Siamo pronte a difenderci adeguatamente" e lo hanno proprio fatto.
mercoledì 9 dicembre 2009
CONSIGLIO DEI MINISTRI AD OLTRE 5 MILA METRI D'ALTEZZA
Dopo il summit sott’acqua nel mar delle Maldive, ora è la volta dell’incontro in alta montagna. Il premier nepalese ed i ventidue ministri del suo governo hanno tenuto la riunione di Consiglio”più alta della storia”.
Ai 5.242 metri del campo base, ai piedi del monte Everest, accompagnati da sherpa e medici, a questa altezza ci sono arrivati a bordo di un elicottero. Appena discesi hanno tenuto una “Consiglio dei Ministri” sulla spianata di Kalapathar, per lanciare al mondo il loro messaggio contro i rischi del surriscaldarsi del nostro pianeta (di cui in questi giorni decine di capi di Stato e di Governo, stanno discutendo in un summit a Copenhagen).
“Il riscaldamento globale, sta avendo un grave impatto sulla nostra economia” ha detto il ministro delle finanze nepalese Surendra Pandej. Da questo consiglio dei ministri è scaturito un documento in dieci punti che proprio nella giornata di domani verrà presentato alla Conferenza sul Clima che – come accennato – si sta tenendo a Copenhagen. Nel documento stesso i ministri nepalesi ricordano che è proprio dalle loro montagne (Himalaja) che dipende la vita di oltre un miliardo di persone.
PERDE 120 MILIONI DI DOLLARI E FA CAUSA AL CASINO’
Un imprenditore americano che ha perduto 120 milioni di dollari a Las Vegas, si rifiuta di pagare parte del debito accusando due casinò di averlo imbottito di superalcolici e di medicinali per tenerlo il più possibile impegnato nel gioco d’azzardo.
Terrance Watanabe di 52 anni, ammette di aver dilapidato la sua fortuna a Las Vegas soprattutto a causa della sua dipendenza dal gioco d’azzardo e dall’alcol. Ciononostante si rifiuta di pagare ai proprietari “Caesar Palace” e “Rio” gli ultimi 15 milioni di debiti, sostenendo che i dirigenti hanno violato le regole del gioco d’azzardo vigenti nello Stato del Nevada, che impongono di allontanare dai tavoli verdi i giocatori chiaramente ubriachi.
Per questo l’imprenditore ha fatto causa alle due case da gioco e nel corso del dibattimento sosterrà che i dirigenti avrebbero ordinato al loro personale di fare di tutto per tenerlo ai tavoli da gioco il più a lungo possibile, servendogli continuamente liquori e medicinali antidolore.
Ai 5.242 metri del campo base, ai piedi del monte Everest, accompagnati da sherpa e medici, a questa altezza ci sono arrivati a bordo di un elicottero. Appena discesi hanno tenuto una “Consiglio dei Ministri” sulla spianata di Kalapathar, per lanciare al mondo il loro messaggio contro i rischi del surriscaldarsi del nostro pianeta (di cui in questi giorni decine di capi di Stato e di Governo, stanno discutendo in un summit a Copenhagen).
“Il riscaldamento globale, sta avendo un grave impatto sulla nostra economia” ha detto il ministro delle finanze nepalese Surendra Pandej. Da questo consiglio dei ministri è scaturito un documento in dieci punti che proprio nella giornata di domani verrà presentato alla Conferenza sul Clima che – come accennato – si sta tenendo a Copenhagen. Nel documento stesso i ministri nepalesi ricordano che è proprio dalle loro montagne (Himalaja) che dipende la vita di oltre un miliardo di persone.
PERDE 120 MILIONI DI DOLLARI E FA CAUSA AL CASINO’
Un imprenditore americano che ha perduto 120 milioni di dollari a Las Vegas, si rifiuta di pagare parte del debito accusando due casinò di averlo imbottito di superalcolici e di medicinali per tenerlo il più possibile impegnato nel gioco d’azzardo.
Terrance Watanabe di 52 anni, ammette di aver dilapidato la sua fortuna a Las Vegas soprattutto a causa della sua dipendenza dal gioco d’azzardo e dall’alcol. Ciononostante si rifiuta di pagare ai proprietari “Caesar Palace” e “Rio” gli ultimi 15 milioni di debiti, sostenendo che i dirigenti hanno violato le regole del gioco d’azzardo vigenti nello Stato del Nevada, che impongono di allontanare dai tavoli verdi i giocatori chiaramente ubriachi.
Per questo l’imprenditore ha fatto causa alle due case da gioco e nel corso del dibattimento sosterrà che i dirigenti avrebbero ordinato al loro personale di fare di tutto per tenerlo ai tavoli da gioco il più a lungo possibile, servendogli continuamente liquori e medicinali antidolore.
martedì 8 dicembre 2009
QUANDO LA META' E' TUTT'ALTRO CHE DOLCE
Un signore di Bussolengo, paesotto in provincia di Verona, è andato a denunciare la dolce metà per maltrattamenti in famiglia.
La moglie di 44 anni si era trasformata in un'aguzzina, al punto da far diventare il matrimonio un inferno, con botte, segregazioni e frequentissimi rapporti sessuali con altri uomini.
"Sono stati cinque anni di inferno", ha raccontato agli esterrefatti inquirenti il malcapitato, L'ultima aggressione, a colpi di manico di (un grosso) coltello, con conseguenti ematomi ed escoriazioni su tutto il corpo, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (della pazienza) e che ha convinto il marito a rivolgersi alla Magistratura.
La "carnefice" casalinga, lo picchiava con calci e pugni, arrivando al punto di chiuderlo in cantina senza nè pranzo nè cena, e finanche ad impedirgli di accedere al conto corrente bancario a doppia firma.
Tutto sarebbe cominciato cinque anni or sono con le prime liti. Alle violenze fisiche la donna avrebbe aggiunto - sempre secondo la dettagliata denuncia del marito - quelle psicologiche, vista l'abitudine di imporre al consorte la presenza di altri uomini, suoi amanti. La signora - si fa per dire - è ora indagata per maltrattamenti in famiglia. Va notato che il GIP (giudice delle indagini preliminari) Laura Donati, ha disposto una perizia psichiatrica sulla donna, per accertare se simili ed incredibili comportamenti siano stati tenuti da persona capace di intendere e di volere.
Ma nel Veneto questo non sembra essere un caso isolato. A testimonianza vi è la denuncia di un operaio vicentino di 34 anni. Questa volta, accusata di maltrattamenti in famiglia è una romena di 27 anni, sposata con il denunciante dal 2004. Lui è uno che lavora sodo tutto il giorno ma - come in moltissime famiglie italiane - lo stipendio non è certo gran che, ed arrivare a fine mese è complicato. Così la moglie si è ingegnata ed ha messo su una attività da "massaggiatrice", a cento euro a massaggio. Non ci vuole una grande acutezza per intuire di che tipo di massaggi si tratti.
Ma la donna non si è limitata a questo, come se non bastasse si è portata in casa un giovanotto, spacciandolo come cugino, e poi finito nel lettone matrimoniale, con il marito spedito sul divano ad ascoltare gemiti ed urletti di piacere della coppia.
Non soddisfatta di tutto ciò, la romena al fine di "giustificarsi" ha mostrato al legittimo consorte un video girato mentre era impegnata con il cuginetto, spiegando al marito che: "è questo il modo in cui si tratta una donna". Qui giunto, (forse con un "vago" ritardo) l'operaio ha capito che la mogliettina non solo aveva intenzione di continuare a "massaggiare" vari uomini, ma era anche seriamente intenzionata a tenersi l'aitante...cuginetto.
Il marito oltre che presentare denuncia, ha chiesto la separazione legale. A seguito di indagini della polizia, la magistratura ha denunciato (a piede libero) la focosa romena per maltrattamenti in famiglia.
lunedì 7 dicembre 2009
SE E' SEMPRE DURO, NIENTE CARCERE
Corre l’obbligo di ricordare che il “Priapismo“ è una malattia (molto rara) ufficialmente riconosciuta dalla Medicina. Riconosciuta da sempre. Se qualcuno stesse a domandarsi in cosa tale patologia consista, sarà opportuno spiegare che essa non è altro che il perenne stato di erezione dell’organo riproduttivo maschile. Insomma una sorta del bossiano “celodurismo”. Premesso ciò, si legga questa simpatica vicenda accaduta nel carcere milanese.
Francesco C. nato sotto la “madunina” 36 anni fa, con precedenti per associazione per delinquere, porto e detenzione d’armi, narcotraffico, detenzione e spaccio di stupefacenti, insomma un malavitoso a tempo pieno, per due volte è riuscito a farsi scarcerare poiché il suo Priapismo – hanno sentenziato ben due giudici – non gli permette la permanenza in carcere e per questo gli hanno concesso gli arresti domiciliari. Scoperto che il furbetto pregiudicato continuava a delinquere dalle mura domestiche (trafficando in droga ed armi) un terzo giudice ci ha voluto vedere chiaro.
Ma andiamo con ordine. Francesco C. oltre ad amare la vita da pregiudicato, ha una passione sfrenata per il body building e per sua stessa ammissione, al fine di “pompare” i suoi muscoli per anni si è affidato non solo al duro lavoro della palestra, ma anche ad ogni genere di anabolizzanti. Proprio il massiccio ricorso al doping sembra abbia avuto l’imprevisto effetto collaterale, appunto il Priapismo. Soprattutto nelle ore diurne il detenuto si trova ad avere manifestazioni continue, involontarie e – sembra – assai dolorose, della propria virilità. Un…fastidio a suo dire, confermato dai suoi legali, incompatibile con il regime carcerario.
Di fronte alla sua richiesta di scarcerazione la Giustizia si divide. Nel marzo del 2008 il giovanotto, che sta scontando una pena a 4 anni di galera per spaccio di cocaina, chiede di uscire dal carcere. Il giudice gli dice di “no” lui ricorre al Tribunale del riesame che ordina una nuova perizia. Il referto del medico, dopo misurazioni, analisi e (forse) palpazioni è incontrovertibile: “il paziente è affetto da Priapismo, patologia che comporta una erezione, dolorosa, persistente ed anomala” ed il referto del dottore conclude: “la difficoltà di fronteggiare, nello stato detentivo, le esigenze di cura dell’imputato, al quale dovrebbero essere somministrati, oltre che farmaci per la specifica patologia, trattamenti compensativi di tipo psichiatrico”. In base a questo referto il Tribunale del riesame concede a Francesco C. i domiciliari da scontare presso la casa della sua convivente (la quale, si suppone, alla notizia abbia fatto veri salti di gioia). Neanche il tempo di raggiungere la compagna, che viene nuovamente arrestato per questioni di droga (sorpreso in flagrante spaccio). Ma uhn altro giudice, sempre a causa del suo indomabile apparato riproduttivo, lo rimanda ai domiciliari. Ma non finisce qui. Un mese fa, insomma nel novembre di questo 2009, il Pubblico Ministero milanese Marcello Musso chiede ed ottiene il suo arresto insieme a quello di decine di narcotrafficanti, grandi e piccoli. Inutile aggiungere che il “buon” Francesco anche al nuovo giudice fa presente la sua menomazione dovuta al Priapismo e per di più avvalora la sua richiesta presentando il referto del medico (nominato dal precedente magistrato).
Ovviamente il nostro viene sottoposto a nuova perizia medico-legale ed il giudice che ne riceve il risultato stabilisce che: “non solo lo stato di salute del C. non è incompatibile con il regime carcerario, ma i sanitari del carcere sono in gr4ado di garantire la soluzione del problema del Priapismo al suo insorgere ed in tempi rapidi”. “Anzi – aggiunge il referto – paradossalmente è meglio il carcere non potendo tale patologia essere risolta tra le mura domestiche”.
Non accade spesso (ci sono oltre otto milioni di processi che attendono di essere celebrati), ma qualche volta la Giustizia funziona. Anche se per farlo ci mette un po’ (dal marzo 2008 al novembre 2009).
Francesco C. nato sotto la “madunina” 36 anni fa, con precedenti per associazione per delinquere, porto e detenzione d’armi, narcotraffico, detenzione e spaccio di stupefacenti, insomma un malavitoso a tempo pieno, per due volte è riuscito a farsi scarcerare poiché il suo Priapismo – hanno sentenziato ben due giudici – non gli permette la permanenza in carcere e per questo gli hanno concesso gli arresti domiciliari. Scoperto che il furbetto pregiudicato continuava a delinquere dalle mura domestiche (trafficando in droga ed armi) un terzo giudice ci ha voluto vedere chiaro.
Ma andiamo con ordine. Francesco C. oltre ad amare la vita da pregiudicato, ha una passione sfrenata per il body building e per sua stessa ammissione, al fine di “pompare” i suoi muscoli per anni si è affidato non solo al duro lavoro della palestra, ma anche ad ogni genere di anabolizzanti. Proprio il massiccio ricorso al doping sembra abbia avuto l’imprevisto effetto collaterale, appunto il Priapismo. Soprattutto nelle ore diurne il detenuto si trova ad avere manifestazioni continue, involontarie e – sembra – assai dolorose, della propria virilità. Un…fastidio a suo dire, confermato dai suoi legali, incompatibile con il regime carcerario.
Di fronte alla sua richiesta di scarcerazione la Giustizia si divide. Nel marzo del 2008 il giovanotto, che sta scontando una pena a 4 anni di galera per spaccio di cocaina, chiede di uscire dal carcere. Il giudice gli dice di “no” lui ricorre al Tribunale del riesame che ordina una nuova perizia. Il referto del medico, dopo misurazioni, analisi e (forse) palpazioni è incontrovertibile: “il paziente è affetto da Priapismo, patologia che comporta una erezione, dolorosa, persistente ed anomala” ed il referto del dottore conclude: “la difficoltà di fronteggiare, nello stato detentivo, le esigenze di cura dell’imputato, al quale dovrebbero essere somministrati, oltre che farmaci per la specifica patologia, trattamenti compensativi di tipo psichiatrico”. In base a questo referto il Tribunale del riesame concede a Francesco C. i domiciliari da scontare presso la casa della sua convivente (la quale, si suppone, alla notizia abbia fatto veri salti di gioia). Neanche il tempo di raggiungere la compagna, che viene nuovamente arrestato per questioni di droga (sorpreso in flagrante spaccio). Ma uhn altro giudice, sempre a causa del suo indomabile apparato riproduttivo, lo rimanda ai domiciliari. Ma non finisce qui. Un mese fa, insomma nel novembre di questo 2009, il Pubblico Ministero milanese Marcello Musso chiede ed ottiene il suo arresto insieme a quello di decine di narcotrafficanti, grandi e piccoli. Inutile aggiungere che il “buon” Francesco anche al nuovo giudice fa presente la sua menomazione dovuta al Priapismo e per di più avvalora la sua richiesta presentando il referto del medico (nominato dal precedente magistrato).
Ovviamente il nostro viene sottoposto a nuova perizia medico-legale ed il giudice che ne riceve il risultato stabilisce che: “non solo lo stato di salute del C. non è incompatibile con il regime carcerario, ma i sanitari del carcere sono in gr4ado di garantire la soluzione del problema del Priapismo al suo insorgere ed in tempi rapidi”. “Anzi – aggiunge il referto – paradossalmente è meglio il carcere non potendo tale patologia essere risolta tra le mura domestiche”.
Non accade spesso (ci sono oltre otto milioni di processi che attendono di essere celebrati), ma qualche volta la Giustizia funziona. Anche se per farlo ci mette un po’ (dal marzo 2008 al novembre 2009).
venerdì 4 dicembre 2009
PROSEGUE LA GUERRA FREDDA FRA USA E (EX) URSS MA CON I PESCI!
I più non ne sono a conoscenza, ma sembra che la famosa (e tristissima oltre che drammatica) "guerra fredda" fra USA e Russia (ex URSS) sia destinata a continuare anche se - questa volta - non verrà disputata fra uomini ma fra animali: pesci.
Foche contro delfini, potrebbe essere questa la risposta della Russia alla decisione del Pentagono di schierare all'inizio del 2010 delfini e leoni marini a difesa dei sommergibili nucleari nella regione di Kitsap, nello Stato di Washington. A fornire questa notizia è il noto quotidiano filo governativo russo "Izvestia".
"Vogliamo che i nostri animali lavorino come i leoni di mare americani", ha spiegato Ghennadi Matishov, direttore dell'Istituto di Biologia Marina di Murmansk, nel nord della Russia. Secondo lo scienziato i leoni marini usati negli Stati Uniti "piazzano mine su installazioni, filmano i fondali nemici e registrano le radiazioni". A suo avviso le foche (già ne sono state provate una decina) sono in grado di scoprire le mine e portarle a galla, cercare nel fondo marino oggetti fatti vedere loro in superficie ed interagire con i sub.
Un tempo seguendo l'esempio americano, l'URSS aveva realizzato un delfinario speciale a Sebastopoli, in Crimea, per addestrare i suoi mammiferi da guerra a difesa della flotta del Mar Nero: i delfini stavano nella baia per segnalare eventuali intrusi ed ucciderli, nel caso ricevessero ordine in tal senso.
Non solo, sempre secondo "Izvestia", erano dotati di un rostro per attaccare le navi nemiche ed erano in grado di annientare siluri fino a 120 metri di profondità. In teoria, infatti, potevano essere anche lanciati (i siluri) da un elicottero. Questo programma fu abbandonato per la mancanza di mezzi finanziari e la successiva caduta dell'URSS.
giovedì 3 dicembre 2009
QUANDO UNO E' CRETINO, E' CRETINO E BASTA
La domanda, con relativa e doverosa premessa, è la seguente:
posto che siamo tutti superonesti e non ruberemmo dieci centesimi neanche ad un miliardario, se per un colpo di testa, per sbaglio, inavvedutamente, non volendo, forse neanche sapendo di farlo, ma agendo quasi da cleptomani, vi ritrovaste in tasca due milioni e mezzo di euro (si ricorda che sono eguali a circa 5 mila milioni di vecchie lire...) sottratti ai legittimi proprietari, vi fareste arrestare o vi trasferireste - che so - ai Caraibi, nelle Antille, negli USA, in Australia, insomma in posti incantevoli dove vi condannereste a vivere una vita... affatto miserrima?
Bene, c'è un imbecille - si perdoni l'aggettivazione un po' forte, ma quando "ce vo', ce vo'" - che avendo tutti questi soldi a disposizione, se ne è restato a casa, nella sua città e si è anche fatto arrestare!
Prego, non mi si accusi di apologia di reato, non risponderebbe a verità. La mia è indignazione elevata alla massima potenza, nei riguardi della totale inavvedutezza intellettuale del signor Giuseppe Lo Cascio, 49 anni da Palermo. Costui ha diretto una serie di filiali del Banco di Sicilia sottraendo dai conti correnti dei clienti varie somme, fino a raggiungere, appunto, la considerevole cifra di due milioni e mezzo di euro. Di recente, però, qualche correntista se ne è avveduto ed ha denunciato gli ammanchi.
La Guardia di Finanza ha svolto le indagini ed alla fine ha scoperto i furti ed il loro autore. Gli investigatori, visto che il nostro non lavora più in banca (e ti credo co' tutta quella grana, vuoi anche lavorare?), si sono posti giustamente il problema: "ed ora dove lo andiamo a cercare?". Uno di essi ha fatto notare ai colleghi che andare dai vicini di casa non guasta mai, a volte sanno cose di qualche nucleo familiare che neanche tutti in facenti parte del nucleo stesso sanno.
Si sono dunque presentati ed il primo vicino si è meravigliato: "ma chi cercate? don Peppe è a casa, basta che bussiate". Proprio così, incredibile ma un uomo che dispone di 5 mila milioni di vecchie lire, stava tranquillo a casa sua dove lo si è puntualmente arrestato.
La saggezza napoletana dice: "ai strunzi, pane e acqua".
mercoledì 2 dicembre 2009
SCAMBIATO PER UXORICIDA VA IN GALERA CAUSA UN ALCE ASSASSINO
Un uomo di 68 anni è stato incarcerato - per ben 14 mesi - con l'accusa di aver assassinato la moglie. Dopo tutto questo tempo, la Polizia ha scoperto che era assolutamente innocente. Non solo, ma gli stessi investigatori hanno poi scoperto il vero autore del delitto: un alce!
L'episodio è avvenuto in Svezia dove Ingemar Westlund è finito in galera dopo aver rinvenuto il corpo della moglie Agneta, di 63 anni, in un lago nei pressi del villaggio (dove abita) di Loftahammer nel settembre del 2008. La donna era stata vista l'ultima volta accompagnare il cane per una passeggiata nella foresta.
Solo in questi giorni, ad oltre un anno di distanza, l'uomo è stato assolto e fatto uscire di prigione grazie all'esito di analisi accurate che hanno dimostrato che sui vestiti della donna c'erano orme di piedi e saliva di un alce.
"La mia famiglia ed io siamo stati trascinati in un incubo" si è sfogato il buon Ingemar intervistato dal giornale "Expressen". Va doverosamente notato che l'alce europeo è di solito considerato un animale timido ed innocuo, che alla sola vista di un essere umano si da' alla fuga. Le sue dimensioni - però - rendono un eventuale contatto con la bestia molto, ma molto pericoloso. Fino all'essere letale, proprio come è avvenuto alla signora Agneta.
martedì 1 dicembre 2009
AHI! GLI ORMONI
Una insegnante di religione – anche grazie a Facebook – ha sedotto un suo allievo di 15 anni. La donna è stata costretta a chiudere la “storia” dopo nove giorni, durante i quali ha avuto numerosi rapporti sessuali con il ragazzino (uno anche a casa della stessa professoressa che, nell’occasione, approfittò dell’assenza delle sue due figlie). Come se non fosse abbastanza la donna ha anche convinto l’imberbe amante a farsi tatuare il suo (di lei) nome ed un cuore su un braccio, a conferma del loro legame.
Ora la protagonista di questa vicenda, la trentanovenne Madeleine Martin, che abita nella cittadina inglese di Knutsford, nel Cheshire, dovrà passare i prossimi 32 mesi in una cella e, per disposizione della Manchester Crown Court, il suo nome è finito sul “Sex Offenders Register”. Dal canto suo il ragazzino è stato costretto a lasciare l’istituto Greater Manchester. Sapete perché? Per le continue prese in giro dei compagni di scuola.
Stando a quanto emerso dagli accertamenti della locale Polizia, nel gennaio scorso la donna (che all’epoca viveva dei problemi matrimoniali e familiari, che l’hanno portata al divorzio e nel contempo a sopportare la morte di cancro della sorella) nel gennaio scorso, si diceva, la donna avrebbe letteralmente perso la testa per il quindicenne che le era stato assegnato affinché lo aiutasse nello studio ed avrebbe, perciò, cominciato a tartassarlo di messaggi su Facebook ed a fargli un moltissimi di regali, fra i quali un telefono cellulare.
Un mese dopo la loro relazione sarebbe diventata decisamente più intima ed i due avrebbero iniziato ad avere rapporti sessuali il primo dei quali fu in un parcheggio, sul sedile posteriore della macchina dell’insegnante. Due giorni più tardi la cosa si ripetè al “Daisy Nook Country Park” vicino Oldham, e 48 ore dopo i due si incontrarono nella casa vuota di uno zio del ragazzo.
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