La domanda, con relativa e doverosa premessa, è la seguente:
posto che siamo tutti superonesti e non ruberemmo dieci centesimi neanche ad un miliardario, se per un colpo di testa, per sbaglio, inavvedutamente, non volendo, forse neanche sapendo di farlo, ma agendo quasi da cleptomani, vi ritrovaste in tasca due milioni e mezzo di euro (si ricorda che sono eguali a circa 5 mila milioni di vecchie lire...) sottratti ai legittimi proprietari, vi fareste arrestare o vi trasferireste - che so - ai Caraibi, nelle Antille, negli USA, in Australia, insomma in posti incantevoli dove vi condannereste a vivere una vita... affatto miserrima?
Bene, c'è un imbecille - si perdoni l'aggettivazione un po' forte, ma quando "ce vo', ce vo'" - che avendo tutti questi soldi a disposizione, se ne è restato a casa, nella sua città e si è anche fatto arrestare!
Prego, non mi si accusi di apologia di reato, non risponderebbe a verità. La mia è indignazione elevata alla massima potenza, nei riguardi della totale inavvedutezza intellettuale del signor Giuseppe Lo Cascio, 49 anni da Palermo. Costui ha diretto una serie di filiali del Banco di Sicilia sottraendo dai conti correnti dei clienti varie somme, fino a raggiungere, appunto, la considerevole cifra di due milioni e mezzo di euro. Di recente, però, qualche correntista se ne è avveduto ed ha denunciato gli ammanchi.
La Guardia di Finanza ha svolto le indagini ed alla fine ha scoperto i furti ed il loro autore. Gli investigatori, visto che il nostro non lavora più in banca (e ti credo co' tutta quella grana, vuoi anche lavorare?), si sono posti giustamente il problema: "ed ora dove lo andiamo a cercare?". Uno di essi ha fatto notare ai colleghi che andare dai vicini di casa non guasta mai, a volte sanno cose di qualche nucleo familiare che neanche tutti in facenti parte del nucleo stesso sanno.
Si sono dunque presentati ed il primo vicino si è meravigliato: "ma chi cercate? don Peppe è a casa, basta che bussiate". Proprio così, incredibile ma un uomo che dispone di 5 mila milioni di vecchie lire, stava tranquillo a casa sua dove lo si è puntualmente arrestato.
La saggezza napoletana dice: "ai strunzi, pane e acqua".
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