martedì 8 febbraio 2011

HACKER SCOPERTI DALL'F.B.I.

Gli agenti dell’FBI (Ufficio Federale Investigativo degli USA) hanno portato a termine oltre quaranta perquisizioni ad altrettanti hacker americani, considerati membri di “Anonymous”, il gruppo pro Wikileaks. Lo rende noto il “New York Times”.
L’operazione fa parte di un’inchiesta federale su un gruppo internazionale di pirati informatici, accusati di aver attaccato l‘anno scorso una serie di siti web di grandi aziende come Paypal, Visa e MasterCard. “Anonymous” è presente con alcuni suoi affiliati anche in Francia, Germania ed Olanda.
Ma anche qui da noi non ci lasciamo mancare nulla. Come avviene ormai regolarmente nell’ultimo secolo, se non seguiamo (nel bene e nel male) gli Stati Uniti, sembra ci sentiamo male. Questo debbono aver pensato i giovani di Anonymous che hanno realizzato un attacco hacker sl sito del Governo italiano contro la censura web. Si da, però, il caso che il portale abbia “tenuto” e che quindi non si siano verificati disservizi, a parte qualche rallentamento.
L’incursione telematica era stata annunciata da Anonymous, il network di hacker pro-Wikileaks, con un comunicato posto: “all’attenzione dei cittadini del mondo” diffuso il 30 gennaio scorso da “Operation Italy e nel quale si legge: “La situazione politica ed economica in Italia è diventata insostenibile. Il Governo italiano ha tra le sue priorità quella di censurare il web.”.


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