Il proprietario del bar-rosticceria "Guadalmina" che si trova in Spagna e più precisamente nella splendida città di Marbella, Josè Eugenio Arias Camison è stato multato di una cifra pazzesca per aver permesso di fumare nel suo bar-rosticceria. A questo punto corre l'obbligo di informarvi che il suddetto è uno dei capofila della rivolta di alcuni locali contro la legge anti-fumo entrata in vigore il 2 gennaio 2011; forse è per questo che la multa che gli è stata elevata è di 145.000 (centoquarantacinquemila) euro. Motivazione? "Per aver violato la normativa consentendo ai suoi clienti di continuare a fumare".
Sembra abbastanza chiaro come la forte multa intenda avere valore dissuasivo verso gli altri gestori di bar, rosticcerie o ristoranti che sfidano la nuova legge che vieta integralmente il fumo in tutti i locali pubblici spagnoli. Arias Camison, che era stato il primo ad annunciare pubblicamente di non voler rispettare la Legge, ha detto che non pagherà
la multa. Rischia la chiusura del suo locale.
Secondo uno studio della società di ricerche di mercato (la GFK), l'1,6% dei 350 mila locali di svago spagnoli (circa cinque mila fra bar ristoranti, pubs, discoteche) deliberatamente non si attiene alla Legge anti-fumo. Da quando è scattato il divieto di fumare il denaro speso in bar e ristoranti è rimasto lo stesso per il 90% dei consumatori, per l'8,5% è diminuito e per l'1,5% è aumentato.
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