venerdì 19 febbraio 2010

IL CSM VUOLE MAGISTRATI STAR TV

Si è scoperto che per permettere ai magistrati di “studiare da star” il loro CSM, (consiglio superiore della magistratura) gli ha organizzato un “incontro di studio” al quale parteciperanno 99 di essi fra i quali: 6 giudici di pace, 6 procuratori onorari e 3 magistrati militari. Tutti costoro si immergeranno in un corso di tre giorni all’hotel “Ergife” di Roma. Ovviamente a spese nostre. Infatti in 58.572 euro è prevista la spesa organizzativa ma – pensavate costasse così poco? – a tale cifra vanno aggiunti i singoli rimborsi spese di viaggio e permanenza di ognuno dei 99 partecipanti che, sia chiaro, verranno rimborsati di tutto, ma proprio tutto. Del resto il CSM ha dichiarato che la cifra prevista rientra nel bilancio preventivo del 2010 dal quale verrà prelevata la somma occorrente.
L’incontro di studio avrà luogo nei giorni 22 – 23 – 24 marzo 2010, ed il suo scopo è dichiarato in tre punti.
Il primo si riferisce alle “problematiche relative alla ricostruzione giornalistica dei procedimenti in corso”;
il secondo riguarda l’imparare “la rappresentazione mediatica dei processi”.
Il terzo “la Giustizia penale nel Cinema, nelle Fiction e nella Letteratura”.
Nella sostanza non sarebbe male iniziare a sapersi “vendere” bene in TV, partecipando a trasmissioni di approfondimento senza cadere sugli errori più banali. Obiettivo che si prefigge “l’incontro di studio” è di far uscire dal centro congressi dell’Ergife, magistrati ben preparati su una chiave di “percezione artistica del processo”.
Per insegnare ad “indirizzare“ Stampa ed Opinione Pubblica, sono stati reclutati: il giornalista Giovanni Floris, al timone della trasmissione “Ballarò”; il critico televisivo del “Corriere della Sera” Aldo Grasso; lo scrittore Alberto Saviano, autore di “Gomorra” e Giancarlo De Cataldo che nessuno conosce come Consigliere della Corte d’Appello di Roma, ma in moltissimi lo identificano come l’autore del libro “Romanzo Criminale” divenuto un film e poi anche una fiction televisiva.
Tutto questo costerà molte decine di migliaia di euro e l’assenza, per tre giorni (infatti NON, ripeto NON è un fine settimana) dai loro uffici di 99 magistrati.
Ma tanto i soldi sono pubblici, i processi durano anche 16-17 anni, quindi dov’è il problema?

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