giovedì 11 febbraio 2010

POVERI CONTRIBUENTI ROMANI QUANTI LORO SOLDI SPRECATI

Jeremy Rifkin è uno dei “guru” mondiali dell’Ambiente. Per averlo il Comune di Roma non ha badato a spese, per due giorni (tanto è durato il “Workshop” nella Capitale) gli sono stati versati 280 mila euro. In un documento del 21 gennaio scorso si legge: “il compenso è relativo alla partecipazione al Workshop ed alla stesura del masterplan che verrà presentato agli stati generali del 18 e 19 maggio 2010”. Il professore americano a dicembre – mese in cui era ospite del Comune romano – aveva teorizzato:
“Una Roma sostenibile, con un Colosseo ad impatto zero, il lavoro su dieci borgate e sui palazzi”
Cosa vuol dire? Ma quando mai il Colosseo ha avuto un impatto ambientale negativo. Ma che cacchio ci stanno dicendo? E, scusate l’ignoranza, ma cosa è il “Masterplan” ed il Workshop"? Ma noi siamo romani abituati a parlare in romanesco e - volendo - anche in italiano raffinato, non certo in inglese.
Ma seguendo anche la lingua della madrepatria ci si chiede: in questo contesto cosa si intende per “stati generali”? e per “palazzi”, quelli del potere? e come si può dimenticare che nella Capitale d’Italia le “borgate” non esistono più da decenni?
Dato che qualcuno aveva detto che c’erano degli sponsor che avrebbero sostenuto parte della spesa, va sottolineato che Simone Turbolente, portavoce del sindaco, ha riferito che questi 280 mila euro sono stati pagati dal Comune.
E come ultima notizia corre l'obbligo di informare che “Roma Energia”, la società che dovrebbe applicare i progetti di Rifkin, è in crisi (tanto che alcuni dipendenti vengono licenziati) e, stando così le cose, a lui vengono versati oltre 542 milioni di vecchie lirette per una consulenza. Dove è l’errore?

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