lunedì 17 ottobre 2011

ANCHE UN DIRIGENTE DEI BENI CULTURALI TIENE FAMIGLIA

In Sicilia è scoppiato un altro putiferio. Perché? Udite, udite!

Gesualdo Campo, dirigente del Dipartimento Beni Culturali della Regione Sicilia, con sede a Palermo, ha creduto opportuno difendersi affermando che: “Nessun favoritismo, anzi…”; ma da cosa si doveva scolpare?

Il tutto nasce proprio dalle polemiche scaturite dalla sua decisione  di promuovere la propria moglie, Luisa Paladino, da dirigente del museo di Catania a capo dell’Unità Operativa per i beni storici ed artistici  della Soprintendenza catanese. Sembra nulla, ma tale promozione ha portato la sua squisita “metà” a triplicare la propria indennità che è così passata da cinquemila a quindicimila euro mensili. Ai Cobas, che hanno scoperto e svelato lo scandalo, il superburocrate siciliano ha replicato: “Avrebbe potuto scegliere Palermo, ma per la discrezione che caratterizza la mia famiglia, mia moglie è stata anche penalizzata perché tanti suoi colleghi di pari anzianità l’avrebbero superata”.

Se volete inviare i vostri giusti e positivi apprezzamenti per la discrezionalità dimostrata da questo autentico servitore dello Stato e dalla sua gentile signora, l’indirizzo è semplice, è nelle righe che avete appena letto.




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