giovedì 31 ottobre 2013


QUANDO IL  “NO-PROFIT”
PROCURA BUON LAVORO

Quanto si è di recente documentato testimonia come la Solidarietà sia utile anche a chi la pratica.

Da un rapporto del Johns Hopkins  Institute for Policy Studies (USA) emerge che le organizzazioni no-profit sono importanti datori di lavoro e fonti preziose di incremento occupazionale nel mondo intero. Dai dati raccolti in sedici nazioni (dagli Stati Uniti all’Australia transitando per il  Belgio ed il Messico) risulta che, in media, il no-profit impiega più lavoratori dell’industria delle costruzioni o di quella dei trasporti; come se ciò non fosse sufficiente, si è anche scoperto che coloro che lavorano nella Solidarietà costituiscono il 4,5 per cento del famoso PIL (Prodotto Interno Lordo). Ma c’e n’è di più: lo stesso no-profit impiega più del  dieci per cento del totale “forza lavoro” in sei dei sedici Paesi monitorati.

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