martedì 3 settembre 2013

A PROPOSITO DI DISOCCUPAZIONE
GIOVANILE(CHE é SALITA AL 39%)
 In Italia e quindi nella scuola italiana, tutto è possibile anche essere assunti in pianta stabile a 66 anni. Questo è accaduto a due collaboratrici scolastiche (bidelle? cuoche? addette alle pulizie?) in servizio nella provincia di Modena, immesse - finalmente per loro - in ruolo dopo un precariato durato anni.
La notizia proviene dall'ANIEF la quale associazione ci informa che le due signore, entrambe nate nel 1947, non ci speravano più come - del resto - una loro collega, sempre emiliana, che ha firmato l'assunzione a tempo indeterminato alla "giovane" età di 65 (sessantacinque) anni.
Ciò che ha del paradossale è il particolare secondo cui le tre mature collaboratrici si debbano anche sentire baciate dalla fortuna, visto l'alto numero di dipendenti della scuola andati in pensione da precari.
Anche io mi chiedo - come credo voi - ma i giovani? 

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