Sonia Jacobs e Peter Pringle. due ex condannati a morte - lei negli Stati Uniti e lui in Irlanda, dove la pena capitale è stata abolita nel 1990 - sono riusciti dopo quindici anni passati nel braccio della morte, a far riconoscere la propria innocenza e, una volta liberi, a ricostruirsi una vita fino al matrimonio celebrato l'altro ieri a New York.
Lui ha 73 anni, lei 64, e si sono conosciuti nel 1998 durante una conferenza di Amnesty International, appunto sulla pena di morte, tenutasi in Irlanda. Qui era presente la Jacobs, condannata a morte insieme al marito nel 1976 in Florida per l'omicidio di due poliziotti e scagionata nel 1992, dopo la confessione del vero assassino e quando il marito era già stato giustiziato.
La donna - per così dire - partecipò a quella conferenza in qualità di esempio vivente di un clamoroso errore giudiziario; Peter quale "scampato" ad una condanna grazie alla legge del 1990 che precedette - per fortuna - la sua innocenza riconosciutagli dopo questa data. Si, insomma, se l'Irlanda non avesse abolito l'estrema delle condanne, l'uomo sarebbe stato ucciso pur essendo innocente dei reati che lo avevano portato al processo e quindi a vivere per ben quindici anni nel braccio della morte delle carceri irlandesi.
martedì 22 novembre 2011
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