venerdì 4 novembre 2011

OGGI SIAMO SUL "LEGGERO"

Cavernicoli, bruti, primitivi, si, ma con il senso dell'estetica. Nella Grotta di Fumane, in Veneto, è stato rinvenuto un "laboratorio" di piume ornamentali con le quali si abbellivano gli uomini di Neanderthal. La storia di questi esseri umani continua a riservare colpi di scena.
Sono i reperti riportati alla luce grazie alle ricerche condotte da paleontologi dell'Università di Ferrara a scrivere una pagina inedita. Le ricche testimonianze conservate nei depositi della grotta veneta forniscono una precisa documentazione sulla componente "vanitosa" dei nostri cugini, colonizzatori - in epoca glaciale - del continente europeo.
Dai reperti recuperati nella grotta, si è accertato che tra i vari tipi di volatili, i rapaci erano i prediletti, per utilizzarne il bel piumaggio, ma anche per il significato simbolico che i predatori giocavano nell'immaginario collettivo di popolazioni che vivevano di caccia. Alle penne spesso venivano aggiunti altri abbellimenti, tra cui artigli di aquila: la padrona dei cieli e quindi la preda più ambita.

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