Di recente Palazzo Chigi, si,
insomma, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha comunicato che nel 2013 i
dipendenti di questa struttura saranno 4.280. Questo vuol dire – tanto per fare
un esempio – che risultano essere il triplo del Cabinet Office (la presidenza
del consiglio dei ministri d’Inghilterra) che ne conta 1.337. Lo stesso Palazzo
Chigi informa che da qui al 2013 ci saranno “circa 400 cessazioni dal
servizio”, se ne può dedurre che il personale ad oggi è al di sopra delle 4.600
unità.
Per quanto riguarda le spese
della Presidenza del Consiglio, il disegno di legge che accompagna la legge di
stabilità, alla Tabella numero 2 dice: “stato di previsione della spesa del
ministero dell’Economia e delle finanze, unità di voto 21.3. Presidenza del
Consiglio dei Ministri” ed alla pagina 136 riporta: “previsioni assestate al
2011 euro 465.584.458.. Variazioni che si propongono anno finanziario 2012:
20.633.806. Previsioni risultanti anno finanziario 2012: euro 486.218.264”
Come potete ben vedere in un anno
le spese aumentano di oltre venti milioni e mezzo di euro (esattamente
20.633.806).
Diceva il bravo Troisi: “non ci
resta che piangere”.
A proposito del…piangere, per non
farvi troppo "lacrimare" i prosimi due giorni, quanto vi scrivo qui di seguito avevo pensato di
dividerlo in due altri post. Poi guardando gli argomenti, pensando a voi
lettori e soprattutto al vostro stato d’animo, ho deciso di scrivere i due
argomenti in questo stesso post (chiaramente riassumendoli di moltissimo) a
rischio che il medesimo sia troppo prolisso. Ma le notizie sono notizie e –
anche se di molto “condensate – desidero comunicarvele. Eccole.
Avete un’idea di quanto ci
costino le due Camere (Montecitorio e Palazzo Madama) ogni anno? Ventitre miliardi
di euro; questo dato generale scaturisce dalla somma delle spese sostenute da
Camera e Senato assommate ad una serie di altre spese di funzionamento
istituzionale (del tipo affitto appartamenti per uffici di vario tipo).
Sappiate che da questa cifra non è stato tagliato (ancora) un solo centesimo,
che, che ce ne raccontino.
L’altro post lo avrei voluto
dedicare a quanto ci costino le Regioni, dandovi alcuni dati come, ad esempio i
7.700 euro netti mensili che guadagna ognuno dei novanta consiglieri regionali
della Sicilia. O fare dei parametri dai
quali si evince che ai cittadini lombardi – che sono 9 milioni 742 e rotti – la loro Regione costa
ciascuno euro 7,7. Di contro ai 127 mila e 65 residenti della Valle d’Aosta
quella loro gli costa 124 euro e 65 centesimi pro capite! Non trovate che in questi dati ci sia un po' di discrasia?
E’ chiaro come io stesso sia in
possesso di tutti i costi Regione per Regione ma – mi son detto – troppi numeri
sono fastidiosi finanche da leggere. Ecco dunque, siamo un Paese in crisi che
“taglia” chiudendo gli ospedali, non fornendo la benzina necessaria alle auto
delle Forze dell’Ordine, che blocca gli stipendi degli statali, che riduce i
contributi ai disabili, che aumenta di continuo il prezzo della benzina (e tanti altri) ma che poi si
guarda bene da un esame di coscienza che lo porti a tagliare veramente dove lo
spreco è macroscopico, e sto parlando delle spese che siamo costretti a
sopportare per mantenere politica, politici e politicanti, i quali, ultimi,
continuano a condurre una vita che chiamare da nababbi, non è un delitto.
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