mercoledì 2 novembre 2011

LE ALLUVIONI E GLI SPRECHI DELLA CASTA

Ragazzi, lo so che oggi (2 nov. 2011) già vi ho già inviato il mio post. Ma quanto segue mi…urge, altrimenti vi darei notizie in ritardo e questo proprio non lo sopporto. Il mio motto è sempre stato quello delle…tintorie: “Presto e bene”. Leggete e non incazzatevi troppo.



Sappiamo tutti che i danni provocati dalle alluvioni liguri-toscane, secondo le stime ufficiali, ammontano a 65 milioni di euro. Il nostro amato Stato sapete cosa si è inventato e come ha messo in atto la pseudo soluzione di questo tragico quanto drammatico problema? Con l’aumento della benzina in ragione di un centesimo al litro. Ma questo è niente, abbiate la pazienza di seguirmi ed alla fine sarete ancora più consapevoli in che Paese viviamo.

Perché le Regioni (in questo caso Liguria e Toscana) abbiano diritto a prelevare dalle casse dello Stato – in caso di proclamazione di calamità naturali – i fondi stanziati, come prima cosa debbono aumentare l’accise (tassa) regionale sulla benzina del cinque per cento. Quindi, fin da ieri gli abitanti della Liguria e della Lunigiana, come se di guai ne avessero già pochi, pagano il carburante sei centesimi al litro in più.

Non è tutto.

L’aumento dei carburanti (va da se che anche il diesel è cresciuto di prezzo) è entrato in funzione ieri, primo novembre 2011. Sapete – ma si che lo sapete, io mi limito a ricordarvelo – quando le autorità competenti lo hanno comunicato a noi italiani? Lunedì 31 ottobre 2011! Ma può esserci una malafede più evidente di questa? Lasciamo andare ed andiamo ad analizzare alcune “cosette”.

Siamo tutti d’accordo che l’obiettivo dell’aggravio (quello di un centesimo al litro) sul pieno di benzina delle auto, è più che nobile, ci mancherebbe. Quello che ritengo essere scandaloso è che gli automobilisti debbano pagare (sempre loro) perché la Casta dei nostri politici non ha ancora tagliato di un solo euro le sue spese folli. La Camera dei Deputati costa un miliardo (cioè mille milioni di euro…) l’anno; mi chiedo: ma è mai possibile che non si riesca a risparmiare 65 milioni tra commessi, rimborsi, uffici, auto blu, ristoranti, appartamenti in affitto per gli onorevoli e quant’altro, non si riesca a risparmiare per dare una mano alle decine di migliaia agli alluvionati liguri e toscani che hanno perduto casa e – molti – anche il lavoro?

Per esempio, tanto per cominciare il ministero della Difesa potrebbe iniziare con il cedere quelle 19 (diciannove!) auto Maserati blindate comprate chissà perché (ma forse per scarrozzare i suoi generali) e devolvere il sostanziosissimo ricavo alle famiglie che hanno perso tutto sia in Lunigiana che in Liguria?

Ma ritorniamo all’inizio di questo triste e drammatico discorso.

L’Istat non più tardi di sabato scorso, ha certificato che ad ottobre la benzina (prima del centesimo in vigore da ieri…) è aumentata del 17,8% rispetto al settembre dello scorso anno ed ha anche aggiunto che, rispetto al precedente mese di settembre 2011, è aumentata dello 0,8%.

Il prezzo del diesel  è salito dal 19,2% (rispetto allo stesso periodo del 2010) al 21,2% dello scorso ottobre. A questo punto debbo anche informarvi che oggi come oggi il prezzo della benzina alla “pompa” è più alto di quanto non fosse quando il petrolio costava oltre  150 dollari al barile; si da però il caso che oggi lo stesso oro nero di dollari al barile ne costi 92. Il problema è che su ogni litro di carburante gravano circa 75 centesimi di accise ai quali va assommata l’IVA (si, tassa su tassa…) passata al 21%. Tanto perché abbiate a farvene una idea senza fondervi il cervello in difficili calcoli, l’anno scorso (2010) il 2 novembre la benzina costava euro 1,35 oggi qui dove abito io, il benzinaio dal quale mi servo (uno dei più risparmiosi) la mette ad 1,69. Una differenza di 34 centesimi al litro pari a 658 e rotti delle vecchie e mai troppo rimpiante lirette.

E nessuno dice nulla.

Oltre alle accise per finanziare la guerra in Abissinia (del 1935), il disastro del Vaiont (1963), il terremoto del Belice (1968), la missione in Bosnia (1996) mi “piace” ricordarvi anche i centesimi 0,02 per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004, e per concludere, vi ricordo anche i 4 centesimi di questo 2011, per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica.

“Esprimiamo massima solidarietà per le popolazioni  delle aree colpite dalle alluvioni. Siamo però costretti a notare che per l’ennesima volta lo Stato per reperire risorse straordinarie non fa altro che aumentare le accise sui carburanti” Questa la (giusta) lamentela di Martino Landi presidente della FAIB-Confesercenti, una delle associazioni che rappresentano i benzinai.

NOTA – Ci viene comunicato che questo aumento di un centesimo di accise sui carburanti durerà fino al 31 dicembre di quest’anno. Visti i precedenti (citati), la domanda è: ci credete?


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