mercoledì 30 novembre 2011

I GUADAGNI DEL VATICANO A DANNO DEI PRETI


Non molti sanno che la CEI (Conferenza Episcopale Italiana)
“incassa dallo Stato italiano 31.478 euro per ciascun sacerdote (sono più di 33 mila). Ad ognuno di essi, però, ne versa solo 10.541”. La domanda è: che fine fanno gli altri 20 mila (moltiplicati per 33 mila!) ?
Quanti italiani sanno che con l’otto per mille dell’Irpef che molti di loro concedono alla Chiesa, comporti un esborso di circa un miliardo e 118 milioni di euro che lo Stato italiano, grazie ai suoi cittadini, versa annualmente nelle casse di Santa Romana Chiesa. Va anche notato come di questo miliardo e 118 milioni di euro, soltanto il sette per cento  arriva come aiuto ai Paesi del terzo mondo.  E’ con queste cifre che – in parte – si spiega il perché il patrimonio della Chiesa italiana risulti essere il più grande del mondo, nascosto dietro una incredibile babele di decine di migliaia di sigle. Qualche numero? La Chiesa possiede un miliardo di metri quadrati (fra immobili e terreni) per un valore di 1.200 (milleduecento) miliardi di euro
L’ICI – secondo i Comuni italiani – sarebbe pagata soltanto dal dieci per cento dei soggetti religiosi tenuti a farlo.
Per finire vi dirò che i 26 mila insegnanti di religione che operano sul nostro territorio sono retribuiti meglio dei loro colleghi e ci costano circa un miliardo di euro.




martedì 29 novembre 2011

GESTO FOLLE DEL PADRE DI UN BIMBO DI 3 ANN

La notizia arriva da Parigi ed è di quelle che ti fanno accapponare la pelle e che ti pongono domande imbarazzanti, molto imbarazzanti concernenti l'essere umano. Nel senso ma l'Uomo chi è? La sua mente come funziona?
Un bimbo di soli tre anni è stato ucciso dal padre che lo ha chiuso dentro la lavatrice per punirlo perchè, secondo lui, il piccolo si era comportato male all'asilo. E' accaduto a Germiny-E'Eveque, una piccola località ad est della capitale francese. L'uomo è stato fermato ed incriminato per omicidio. Per non aver prestato soccorso al figlio, anche la madre è stata arrestata e ritenuta anche colpevole di non aver fermato il marito nel suo gesto di crudele follia. Quello che è ancor più incomprensibile è che l'uomo abbia negato il tutto affermando il figlio essere morto a seguito di una caduta per le scale, anche se la polizia ha trovato il cadaverino all'interno cella lavatrice.

lunedì 28 novembre 2011

OGGI VI FACCIO IN...QUIETARE SUL SERIO

Fra sette giorni sapremo finalmente quanti buchi dovremo fare alla cinta per stringerla ancora di più. Ci è stato infatti detto che i nostri sacrifici (quali? stanno scritti ovunque) verranno resi noti il 5 dicembre 2011. I "nostri", appunto. A proposito di ciò desidero sappiate (oltre a quello che nel corso degli ultimi miei blog vi ho comunicato in materia) quanto segue:
ad ogni cittadino statunitense il Parlamento del suo Paese costa annualmente euro 5,10;
euro 10,19 è quanto pesa il Parlamento inglese su ogni suo cittadino,
i francesi sopportano, ciascuno, una spesa di 13,60 euro annui per mantenere la loro maggiore istituzione.
Dite la verità vi state chiedendo quanto sborsa ognuno di noi per mantenere il Parlamento (che comprende - come per gli altri Stati - anche il Senato)? Vi accontento: 26 euro e 33 centesimi.
I commenti fateveli voi, però non perdete d'occhio quanto pubblicato sul tedesco "Tageszeitung" secondo il quale l'assessore provinciale alla Sanità di Bolzano, guadagna circa sei mila euro in più del ministro della Sanità della Germania.
Se non bastasse, prima di commentare sappiate anche che un qualsiasi consigliere regionale della Lombardia guadagna in un mese quanto i governatori degli stati americani Colorado, Arkansas e Maine messi insieme. Si, avete letto bene per raggiungere lo stipendio di un consigliere regionale lombardo, bisogna sommare i tre stipendi dei governatori di quegli Stati.
Tutto questo per non dirvi che un dipendente del Senato Italiano ci costa mediamente 137.525 euro ogni anno il che vuol dire che percepisce oltre diciannove mila euro più di ciascuno dei 21 più stretti collaboratori del presidente degli USA.
Ecco, ora commentate e rimanete in fiduciosa attesa di quanti e quali sacrifici ci verranno chiesti fra una settimana.

venerdì 25 novembre 2011

CHISSA' PERCHE'

Cinque giudici e due pubblici ministero hanno volontariamente lasciato (chiedendo ed ottenendo regolare trasferimento) il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Nel contempo nessun magistrato ha fatto domanda al fine di essere spostato da dove si trova, nella terra di "Gomorra".
A tal proposito l'Associazione Nazionale Magistrati ha lanciato questo allarme: "diventa impossibile garantire lo svolgimento dei processi". Del resto va considerato che negli ultimi anni i carichi di lavoro sono cresciuti (vedi i processi che riguardano il clan dei Casalesi) e sia il personale amministrativo, sia i pubblici ministero si sono ridotti di numero. Il dato che allarma è che, rispetto a coloro che abbandonano la Procura di Santa Maria Capua Vetere, nessuno chiede di esservi trasferito.
Chissà perchè...
Queste sono le circostanze attraverso le quali il cittadino comune, l'uomo della strada, il lavoratore e padre di famiglia, inizia a pensare che lo Stato cominci ad arrendersi alla criminalità ed in particolare a quella organizzata.
Non è una bella cosa.

giovedì 24 novembre 2011

BELGIO: PRETI SOTTO SORVEGLIANZA

La Giustizia belga ha identificato un centinaio di preti omosessuali sospettati di aver commesso abusi sessuali anche su minori, ed ha creduto opportuno inviare l'elenco di tutti i loro nomi alle autorità locali di quel Paese. Mi spiego meglio: non solo il centinaio di nominativi è stato spedito alle autorità centrali (per esempio a quel ministero degli interni, agli alti dirigenti di Polizia, ecc.ecc.)  ma anche ai sindaci ed ai comandi delle forze dell'ordine di quei paesi dove ognuno di quei prelati risiede.
I reati commessi da queste persone - che per la maggior parte vivono nelle Fiandre - risalgono al passato (anche recente), ma la Procura Federale belga ha comunque deciso di rivelare le loro identità  con l'unico scopo dichiarato di sottoporre i religiosi ad una attenta e costante sorveglianza.
Va anche detto che hanno contribuito a completare la lista nominativa, le stesse vittime degli abusi sessuali, le quali hanno parlato delle violenze subite.

mercoledì 23 novembre 2011

I ROM NON PAGANO I CITTADINI COSTRETTI A SALDARE LE LORO PENDENZE

Hanno abbandonato il loro vecchio caravan in un campo e lo hanno incendiato per non pagare la rimozione e la demolizione che costano 400 euro e che ora dovranno essere sborsati dai proprietari del terreno dove il mezzo è stato dato alle fiamme, perchè i responsabili - una famiglia di zingari ben nota nella zona - risultano essere nullatenenti, ragion per cui non possono certo provvedere a pagare i 400 meuro dovuti.
L'episodio è accaduto a Carrè, un piccolo Comune del vicentino. Nonostante le indagini dei carabinieri ancora non siano concluse, non sembrano esserci dubbi sulla dolosità e sui responsabili dell'incendio, soprattutto per le modalità con le quali è stato appiccato. Prima che prendesse fuoco, infatti, al camper erano state smontate  le ruote e la batteria, una tecnica ben nota alle forze dell'ordine e solitamente usata da chi vuole sbarazzarsi di un veicolo senza pagarne la rimozione e la successiva demolizione oltre che la relativa multa.
A causa dell'indigenza dei rom, secondo il sindaco di Carrè, Mario Del Cero, questa pratica se la debbono sobbarcare i proprietari del terreno che, però, fanno sapere di non essere intenzionati a sborsare un solo centesimo di euro.

martedì 22 novembre 2011

DAL BRACCIO DELLA MORTE AL MATRIMONIO

Sonia Jacobs e Peter Pringle. due ex condannati a morte - lei negli Stati Uniti e lui in Irlanda, dove la pena capitale è stata abolita nel 1990 - sono riusciti dopo  quindici anni passati nel braccio della morte, a far riconoscere la propria innocenza e, una volta liberi, a ricostruirsi una vita fino al matrimonio celebrato l'altro ieri a New York.
Lui ha 73 anni, lei 64, e si sono conosciuti nel 1998 durante una conferenza di Amnesty International, appunto sulla pena di morte, tenutasi in Irlanda. Qui era presente la Jacobs, condannata a morte insieme al marito nel 1976 in Florida per l'omicidio di due poliziotti e scagionata nel 1992, dopo la confessione del vero assassino e quando il marito era già stato giustiziato.
La donna - per così dire - partecipò a quella conferenza in qualità di esempio vivente di un clamoroso errore giudiziario; Peter quale "scampato" ad una condanna grazie alla legge del 1990 che precedette - per fortuna - la sua innocenza riconosciutagli dopo questa data. Si, insomma, se l'Irlanda non avesse abolito l'estrema delle condanne, l'uomo sarebbe stato ucciso pur essendo innocente dei reati che lo avevano portato al processo e quindi a vivere per ben quindici anni nel braccio della morte delle carceri irlandesi.

lunedì 21 novembre 2011

17 GRAMMI CHE COSTANO 4 MILIONI DI DOLLARI

Non ho paura di smentite, ma questo oggetto che sto per descrivervi è una delle cose più care al mondo. Non ci sono diamanti giganti od altre pietre preziose che a parità di peso possano fargli concorrenza. Dirò di più, penso sia (sempre rapportandola al peso) non una delle cose, ma la "cosa" in assoluto più alta di prezzo al mondo.
Si chiama "nano air vehicle", è un prototipo di (uccello) colibrì di sorveglianza robotizzato, sviluppato da una Agenzia di ricercatori al servizio della Difesa statunitense. Vola a 17,7 chilometri orari in tutte le direzioni, anche indietro, pesa 18,7 grammi e vale quattro milioni di dollari. Il Colibrì-spia è dotato di telecamera ed essendo lungo sedici centimetri, può arrivare ovunque.
Perchè non lo comprate per far giocare i vostri bimbi?

venerdì 18 novembre 2011

GIUSTIZIA LUMACA

Nei mesi trascorsi ho scritto molte volte sul problema "lentezza" della Giustizia italiana che permette a magistrati di impiegare se-otto anni per depositare le motivazioni di una sentenza e che dà anche il via a scarcerazioni incredibili con successive sparizioni assolutamente credibili tant'è la loro normalità in quelle condizioni.
Cinque giorni un'ora ed undici minuti, ecco quanto basta a trasformare un delinquente in un uomo del tutto libero. Un trafficante di droga che rischiava almeno dieci/quindici anni di galera, in una persona libera di eclissarsi in un paese, come il Montenegro con il quale ml'Italia non ha trattato per l'estradizione.Le carte processuali arrivano in ritardo, esattamente di un'ora e 660 secondi oltre il "tempo massimo". Così grazie, appunto, ad una burocrazia infame lumaca e pachidermica, il balordo di turno torna uccel di bosco.
Milovan Ujaarevic faceva l'ingegnere a bordo di una nave da crociera della MSC. Qualche mese fa, all'aereoporto di Genova  lo presero mentre, appena sbarcato, stava per salire su un aereo diretto a Belgrado. Quindi il  narcotrafficante viene ammanettato, interrogato e messo in galera a Genova. Non appena la nave sulla quale viaggiava giunge a Venezia, le forze dell'ordine, avvertite dai colleghi genovesi ai quali lo slavo aveva confessato, trovano 65 (sessantacinque) chili di cocaina ben nascosti e la sequestrano. A questo punto - secondo la Legge - ci sono cinque giorni di tempo per far si che gli atti del sequestro e la polvere bianca stessa, giungano, spediti  dai magistrati veneziani a quelli genovesi. Per ben spiegare cosa sia accaduto vi trascrivo quanto scritto dalla Procura della Repubblica di Genova:
"Gli atti sono pervenuti a questo ufficio - scrivono i magistrati genovesi - alle ore 13,41 e cioè oltre il perentorio orario di chiusura della Cancelleria. L'ufficio chiude a mezzogiorno e mezza, proprio ai fini della più rigorosa ed effettiva applicazione".
Vi sembrerà strano, ma proprio grazie a quell'ora ed undici minuti di ritardo, l'ingegner Milovan Ujiaarevic è stato messo in libertà rendendosi subito latitante.
Pensare che i latini dicevano "dura lex sed lex" (dura Legge ma Legge). Mi chiedo "dura"?

giovedì 17 novembre 2011

UNA LAUREA SUL COME ESSERE FELICI

Chi non insegue il sogno di diventare felice? Ora questo stato dell'esistenza si può apprendere anche tra i banchi di una Università quantomeno singolare che sta per nascere (gennaio 2012) in Sardegna (Cagliari).
Si chiama Facoltà di Scienze della Felicità, corso di laurea in teorie e tecniche di salvezza dell'umanità. Materie tra le più disparate, infatti vi si studieranno: Tex Willer, Francoecicciologia, Divertentissimo, Paura, Ars amatoria, Follia.
"Discipline che affondano le radici nelle passioni ludiche dei docenti" spiega l'ideatore del corso di laurea: Filippo Martinez, eclettico artista di Oristano regista televisivo (a suo tempo) di "Sgarbi quotidiani" ed altre trasmissioni di Mediaset.
Ora si è letteralmente inventato questo corso universitario e coltiva la speranza di far laureare giovani i quali a loro volta insegnaranno agli italiani come riuscire ad abbracciare la vera Felicità.

mercoledì 16 novembre 2011

L'ISLAM E LE ALLUVIONI LIGURI-TOSCANE

Trascrivo quanto scritto sul "Il Tempo" di Roma dal collega Marino Collacciani.
"Non bastano lacrime e fango per i morti, i feriti, i dispersi, gli alluvionati rimasti senza nulla in Liguria e Toscana. Gli internauti islamici che frequentano il forum di Al-Qaeda su Internet esultano per i danni lanciando preghiere ed invocazioni in lingua araba in rete nella 'speranza' che le precipitazioni non si arrestino.
Tutto ha avuto inizio quando sui forum jihadisti che diffondono la propaganda di Al-Qaeda nel web, è stata pubblicata una notizia in lingua araba che parla di 'morti e dispersi nel nord dell'Italia'. Uno degli utenti più attivi del forum 'al-Shumukh', lo stesso che trasmette in anteprima i filmati del leader di Al-Qaeda Ayman al-Zawahiri, e che si fa chiamare Hafid al-Hussein, ha tradotto in lingua araba un resoconto sul dramma che ha colpito le nostre due regioni. Da allora è cominciato letteralmente a piovere sul bagnato con squallide provocazioni degli estremisti" non solo contro le vittime delle alluvioni, ma contro noi italiani e la nostra Patria: insulti, maledizioni e quanto di peggio si possa esprimere in un linguaggio che definire becero vorrebbe dire fare un complimento a chi lo usa.

martedì 15 novembre 2011

L'IRAN DEGLI AYATOLLAH

Accesso negato alle donne alle piste di sci se non accompagnate dal padre, dal marito, o da un altro parente che faccia looro da "custode". Questo è quanto hanno scoperto le sciatrici iraniane quando, dopo l'abbondante e precoce nevicata dei giorni scorsi a Teheran, si sono recate in uno degli impianti sciistici sulle montagne a nord della capitale iraniana.
Un rappresentante delle forze dell'ordine ha spiegato che su ordine dei vertici della polizia è stato emesso un avviso,  in tutte le stazioni sciistiche, in cui si spiega come le donne non possano accedervi, anche se maggiorenni, senza un loro "ghayem": appunto un uomo che, secondo la tradizione ed il diritto islamico, faccia loro da tutore.
E questa sarebbe una nazione civile?

lunedì 14 novembre 2011

NON MI DISPIACEREBBE PROPRIO

Indennità mensile lorda 12.005,95 euro. Netta e per 12 mensilità 5.613,63.
Rimborso mensile NETTO euro 12.680.
Diaria 3.500 euro al mese.
Contributo per il supporto dell'attività: 4.180 euro.
Rimborso forfettario delle spese generali 1.650 euro al mese.
FACILITAZIONI DI TRASPORTO: tessere strettamente personali sul territorio nazionale, mediante viaggi aerei, ferroviari e marittimi, ivi compresa la circolazione sulla rete autostradale.
UN UFFICIO PERSONALE:  a (Roma) palazzo Giustiniani in via della Dogana Vecchia
ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA: eroga un rimborso parziale di determinate spese sanitarie sostenute.

Personalmente, e grazie a Dio, non muoio di fame, nè sono nelle condizioni di bussare alla porta della Caritas per ottenere un giaciglio. Insomma riesco a campare (anche se alla meno peggio) con la mia pensione. Però, però debbo dirvi che un regalo integrato dalle somme e dai benefit sopra descritti e per di più un "regalo a vita"  siffatto, mi farebbe (quasi) impazzire dalla gioia. Peccato che in tutta Italia solo una persona me lo potrebbe fare: il primo cittadino di questa nostra Repubblica. Come? Semplice, nominandomi senatore a vita. Gli è che le mie speranze sono vane, anzi utopiche, Lui neanche mi conosce.
Perchè vi dico tutto ciò? Ve lo spiego: Mario Monti poteva ricoprire l'incarico che ha ottenuto anche senza essere nominato senatore a vita. Nomina che appunto comporta le prebende e le facilitazioni qui sopra descritti e delle quali - credetemi - non aveva proprio bisogno. Però...butta là, come si dice a Roma, "a caval donato non si guarda in bocca".
A noi non restano che (da pagare) finanziarie lacrime e sangue.

venerdì 11 novembre 2011

I DIPENDENTI DI PALAZZO CHIGI

Come sempre i dati che vi fornisco sono ufficiali.

Di recente Palazzo Chigi, si, insomma, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha comunicato che nel 2013 i dipendenti di questa struttura saranno 4.280. Questo vuol dire – tanto per fare un esempio – che risultano essere il triplo del Cabinet Office (la presidenza del consiglio dei ministri d’Inghilterra) che ne conta 1.337. Lo stesso Palazzo Chigi informa che da qui al 2013 ci saranno “circa 400 cessazioni dal servizio”, se ne può dedurre che il personale ad oggi è al di sopra delle 4.600 unità.

Per quanto riguarda le spese della Presidenza del Consiglio, il disegno di legge che accompagna la legge di stabilità, alla Tabella numero 2 dice: “stato di previsione della spesa del ministero dell’Economia e delle finanze, unità di voto 21.3. Presidenza del Consiglio dei Ministri” ed alla pagina 136 riporta: “previsioni assestate al 2011 euro 465.584.458.. Variazioni che si propongono anno finanziario 2012: 20.633.806. Previsioni risultanti anno finanziario 2012: euro 486.218.264”

Come potete ben vedere in un anno le spese aumentano di oltre venti milioni e mezzo di euro (esattamente 20.633.806).

Diceva il bravo Troisi: “non ci resta che piangere”.

A proposito del…piangere, per non farvi troppo "lacrimare" i prosimi due giorni, quanto vi scrivo qui di seguito avevo pensato di dividerlo in due altri post. Poi guardando gli argomenti, pensando a voi lettori e soprattutto al vostro stato d’animo, ho deciso di scrivere i due argomenti in questo stesso post (chiaramente riassumendoli di moltissimo) a rischio che il medesimo sia troppo prolisso. Ma le notizie sono notizie e – anche se di molto “condensate – desidero comunicarvele. Eccole.

Avete un’idea di quanto ci costino le due Camere (Montecitorio e Palazzo Madama) ogni anno? Ventitre miliardi di euro; questo dato generale scaturisce dalla somma delle spese sostenute da Camera e Senato assommate ad una serie di altre spese di funzionamento istituzionale (del tipo affitto appartamenti per uffici di vario tipo). Sappiate che da questa cifra non è stato tagliato (ancora) un solo centesimo, che, che ce ne raccontino.

L’altro post lo avrei voluto dedicare a quanto ci costino le Regioni, dandovi alcuni dati come, ad esempio i 7.700 euro netti mensili che guadagna ognuno dei novanta consiglieri regionali della Sicilia. O fare dei  parametri dai quali si evince che ai cittadini lombardi – che sono 9 milioni 742 e rotti – la loro Regione costa ciascuno euro 7,7. Di contro ai 127 mila e 65 residenti della Valle d’Aosta quella loro gli costa 124 euro e 65 centesimi pro capite! Non trovate che in questi dati ci sia un po' di discrasia?

E’ chiaro come io stesso sia in possesso di tutti i costi Regione per Regione ma – mi son detto – troppi numeri sono fastidiosi finanche da leggere. Ecco dunque, siamo un Paese in crisi che “taglia” chiudendo gli ospedali, non fornendo la benzina necessaria alle auto delle Forze dell’Ordine, che blocca gli stipendi degli statali, che riduce i contributi ai disabili, che aumenta di continuo il prezzo della benzina (e tanti altri) ma che poi si guarda bene da un esame di coscienza che lo porti a tagliare veramente dove lo spreco è macroscopico, e sto parlando delle spese che siamo costretti a sopportare per mantenere politica, politici e politicanti, i quali, ultimi, continuano a condurre una vita che chiamare da nababbi, non è un delitto.


giovedì 10 novembre 2011

RIPARLIAMO DI AUTO BLU...

In Italia circolano 72 mila auto blu: questo è un dato ufficiale stabilito dal ministero della Pubblica Amministrazione, tramite un attento monitoraggio.

Facendo un banale raffronto con la Grann Bretagna, al 31 marzo 2011, si scopre che le auto blu in dotazione ai ministeri inglesi sono 78, mentre l’intero parco auto (blu) è attualmente costituito da 195 vetture.

Debbo spiegare anche che per “parco auto” si intendono le vetture “blu-blu” (e le macchine “blu” e “grigie”, adoperate per i servizi, utilizzando la distinzione in vigore in Italia). Gli addetti sono 239 ed il costo complessivo è di circa sette milioni di sterline.

Guardando in casa nostra scopriamo che gli addetti sono 35 mila (dei quali 14 mila autisti), e la spesa per il personale è pari ad un miliardo e 200 milioni di euro l’anno. La spesa di gestione è di 350 milioni di euro che lievitano fino a 650, se vi si aggiungono gli ammortamenti.

Dite il vero: ma fra quanto vi ho detto (scritto) anche in passato, cominciate o no ad avere una pallidissima idea perché questa nazione si trova economicamente con l’acqua alla gola? Anche domani immagino vi dirò qualcosa che ancor di più vi spiegherà come – se lo si volesse – si potrebbero risparmiare tanti, ma tanti soldi in questa nostra patria che continua a vivere sui  sacrifici di noi maltrattati cittadini, e non rivolge neanche uno sguardo alle varie Caste che ci costringe a mantenere e che per loro conto non solo non risparmiano, ma sprecano, sprecano ed ancora sprecano fior di milioni. Nostri.


mercoledì 9 novembre 2011

MA IN CHE PAESE VIVIAMO?



Francesco D’Avanzo è il marito di Rita Cozzani, la professoressa di Borghetto Vara (La Spezia) morta nell’alluvione. L’uomo si è recato (come centinaia di altri liguri) nel deposito dove è stata portata – insieme ad altre  – l’auto della moglie deceduta. Dalla macchina, ridotta – come le altre – ad un ammasso di lamiere contorte, l’uomo ed il figlio volevano semplicemente ritirare gli effetti della moglie scomparsa. La prima cosa che gli è stata presentata (così come a tutti i proprietari delle vetture recuperate nella melma alluvionale) è stata una fattura di 120 euro.

“Quello che è accaduto è vergognoso – ha dichiarato ufficialmente il signor Francesco – il problema non è la fattura in se per se, ma il gesto: credo sia profondamente indelicato chiedere 120 euro ad un padre ed un figlio che vogliono soltanto recuperare dall’auto una traccia della donna che amavano”.

Una vera beffa del dolore. In molti hanno ritenuto inconcepibile dover pagare tanto, vista la situazione di stato di emergenza dichiarata finanche dallo Stato. La richiesta di pagamento (con relativa ricevuta) è stata consegnata quando i cittadini si sono presentati ai depositi della zona per recuperare gli effetti personali dalle vetture ridotte a rottami  e quindi praticamente inservibili.


martedì 8 novembre 2011

"DOMICILIARI" AL PADRE ACCUSATO DI ABUSI SUL FIGLIOLETTO


Sentite cosa si è inventato (e tragicamente messo in atto) un magistrato di Cassino (si, si proprio la città martire della seconda guerra mondiale in provincia di Frosinone, nel basso Lazio).  L’avvocato Eleonora Rea ha fra i suoi assistiti un padre di 50 anni finito in carcere con l’accusa di aver violentato sessualmente il figlioletto. Tant’è vero che l’uomo, fino a qualche giorno fa, era detenuto nella sezione “sex offenders” del penitenziario cassinate.

Facendo diligentemente la sua professione l’avv. Rea – viste le condizioni di salute del suo cliente – ha rivolto domanda a che gli fossero concessi gli arresti domiciliari. Il magistrato giudicante considerato lo stato di salute e gli elementi presentati dalla difesa del carcerato, ha concesso a questi i “domiciliari” rimandandolo a casa.

Non ne parliamo. Esiste un reato che si chiama “vilipendio alla Magistratura”. Non voglio incorrerci.

lunedì 7 novembre 2011

PAGHIAMO ANCHE LE COLF AI GENERALI



Nella nostra splendida Italia esistono ben 47(quarantasette) ufficiali con incarichi di “alto comando”i quali hanno diritto all’alloggio di servizio. Fino al 2009 erano 59, sono poi scesi a 53 e quest’anno, appunto, a 47. L’obiettivo è giungere a 39.

Vi chiederete: “Va bene, ed a noi cosa ci interessa?”.

Caspita se ci interessa. Non solo forniamo a questi signori: casa, auto blu, autista e quant’altro, ma gli paghiamo finanche la donna di servizio. Scusate, la colf. Ma questo sarebbe nulla e – in un Paese come il nostro – quasi normale, ciò che mi ha fatto saltare sulla sedia è scoprire quanto queste 47 colf guadagnano annualmente e per meglio spiegarmi vi dirò che:

un docente universitario percepisce ogni anno 58.381 euro;

un chirurgo specializzato di euro ne guadagna 55.645 in dodici mesi

un maestro di scuola al 31 dicembre ha incassato 38.640 euro

una badante per persone non autosufficienti che quindi lavora 24 ore su 24, ogni anno si porta a casa circa 27.000 euro.

E questo in Italia, se poi volessimo dare un’occhiata all’estero scopriremmo che

un dipendente del Parlamento britannico guadagna l’equivalente di 38.952 euro in dodici mesi.

Bene sapete quanto ognuna di queste 47 colf ci costa? Cioè guadagna? Presto detto: 56.748 euro annui. Insomma quasi come un docente universitario e più di tutti gli altri esempi che vi ho riportato. Ma a tal proposito debbo farvi notare che di certo, di sicuro, incontrovertibilmente,  la colf del generale guadagna più di un docente universitario poiché quest’ultimo non ha vitto ed alloggio gratis!

Ma con lo stipendio che prendono questi uomini di “alto comando” non si possono pagare neanche una colf?

E meno male che siamo una nazione in crisi e lo Stato continua a chiederci sacrifici


venerdì 4 novembre 2011

OGGI SIAMO SUL "LEGGERO"

Cavernicoli, bruti, primitivi, si, ma con il senso dell'estetica. Nella Grotta di Fumane, in Veneto, è stato rinvenuto un "laboratorio" di piume ornamentali con le quali si abbellivano gli uomini di Neanderthal. La storia di questi esseri umani continua a riservare colpi di scena.
Sono i reperti riportati alla luce grazie alle ricerche condotte da paleontologi dell'Università di Ferrara a scrivere una pagina inedita. Le ricche testimonianze conservate nei depositi della grotta veneta forniscono una precisa documentazione sulla componente "vanitosa" dei nostri cugini, colonizzatori - in epoca glaciale - del continente europeo.
Dai reperti recuperati nella grotta, si è accertato che tra i vari tipi di volatili, i rapaci erano i prediletti, per utilizzarne il bel piumaggio, ma anche per il significato simbolico che i predatori giocavano nell'immaginario collettivo di popolazioni che vivevano di caccia. Alle penne spesso venivano aggiunti altri abbellimenti, tra cui artigli di aquila: la padrona dei cieli e quindi la preda più ambita.

giovedì 3 novembre 2011

SOLDI E SINDACATI



Molti conoscenti mi rivolgono una domanda che fa capire come la maggior parte di noi italiani ignori delle questioni economiche non importanti, importantissime. Come questa.

La domanda è: “E’ previsto uno sciopero generale per il corrente mese di novembre. Ma come fanno i sindacati a far giungere nei vari luoghi di raccolta decine di migliaia di persone. Chi paga per queste moltitudini viaggi, pranzi, cene e quant’altro c’è da saldare?”

Le cose stanno come segue.

A parte il fatto che dallo stipendio di ciascun lavoratore, che ha in tasca la tessera di un sindacato qualsiasi, viene ritirata una cifra – benché minima – che va a finanziare Sindacati stessi, ma questo, anche se può sembrare strano, non è  in assoluto l’entrata più importante; infatti dovete sapere che qualsiasi pensionato di questa nazione ha sul suo cedolino una voce alla quale nessuno fa caso, proprio per la sua esiguità. Cosa dice? “Contributo sociale: un euro”, questa dicitura vuol semplicemente dire che da ogni vitalizio i Sindacati si prendono un euro al mese.”Beh?” direte voi. Tutto ok soltanto che credo non tutti voi sappiate che i pensionati in Italia sono circa sedici milioni (mille più, mille meno) il quale dato vuol semplicemente dire che ogni trenta giorni i Sindacati incassano (e si spartiscono) 16 milioni di euro e, vi ricordo, che tale cifra corrisponde a trenta miliardi e 980 milioni di vecchie lire. Quanto incassano l’anno? Fatevelo voi il conto, a me fa girare la testa. Inoltre sappiate che i Sindacati per essere tali – se non vado errato – non debbono rendere conto a nessuno dei loro bilanci. A chiudere  vi ricordo quanto detto all’inizio: non dimenticate i denari che incassano dai loro tesserati, anch’essi suppongo ammontino a qualche milione.

mercoledì 2 novembre 2011

LE ALLUVIONI E GLI SPRECHI DELLA CASTA

Ragazzi, lo so che oggi (2 nov. 2011) già vi ho già inviato il mio post. Ma quanto segue mi…urge, altrimenti vi darei notizie in ritardo e questo proprio non lo sopporto. Il mio motto è sempre stato quello delle…tintorie: “Presto e bene”. Leggete e non incazzatevi troppo.



Sappiamo tutti che i danni provocati dalle alluvioni liguri-toscane, secondo le stime ufficiali, ammontano a 65 milioni di euro. Il nostro amato Stato sapete cosa si è inventato e come ha messo in atto la pseudo soluzione di questo tragico quanto drammatico problema? Con l’aumento della benzina in ragione di un centesimo al litro. Ma questo è niente, abbiate la pazienza di seguirmi ed alla fine sarete ancora più consapevoli in che Paese viviamo.

Perché le Regioni (in questo caso Liguria e Toscana) abbiano diritto a prelevare dalle casse dello Stato – in caso di proclamazione di calamità naturali – i fondi stanziati, come prima cosa debbono aumentare l’accise (tassa) regionale sulla benzina del cinque per cento. Quindi, fin da ieri gli abitanti della Liguria e della Lunigiana, come se di guai ne avessero già pochi, pagano il carburante sei centesimi al litro in più.

Non è tutto.

L’aumento dei carburanti (va da se che anche il diesel è cresciuto di prezzo) è entrato in funzione ieri, primo novembre 2011. Sapete – ma si che lo sapete, io mi limito a ricordarvelo – quando le autorità competenti lo hanno comunicato a noi italiani? Lunedì 31 ottobre 2011! Ma può esserci una malafede più evidente di questa? Lasciamo andare ed andiamo ad analizzare alcune “cosette”.

Siamo tutti d’accordo che l’obiettivo dell’aggravio (quello di un centesimo al litro) sul pieno di benzina delle auto, è più che nobile, ci mancherebbe. Quello che ritengo essere scandaloso è che gli automobilisti debbano pagare (sempre loro) perché la Casta dei nostri politici non ha ancora tagliato di un solo euro le sue spese folli. La Camera dei Deputati costa un miliardo (cioè mille milioni di euro…) l’anno; mi chiedo: ma è mai possibile che non si riesca a risparmiare 65 milioni tra commessi, rimborsi, uffici, auto blu, ristoranti, appartamenti in affitto per gli onorevoli e quant’altro, non si riesca a risparmiare per dare una mano alle decine di migliaia agli alluvionati liguri e toscani che hanno perduto casa e – molti – anche il lavoro?

Per esempio, tanto per cominciare il ministero della Difesa potrebbe iniziare con il cedere quelle 19 (diciannove!) auto Maserati blindate comprate chissà perché (ma forse per scarrozzare i suoi generali) e devolvere il sostanziosissimo ricavo alle famiglie che hanno perso tutto sia in Lunigiana che in Liguria?

Ma ritorniamo all’inizio di questo triste e drammatico discorso.

L’Istat non più tardi di sabato scorso, ha certificato che ad ottobre la benzina (prima del centesimo in vigore da ieri…) è aumentata del 17,8% rispetto al settembre dello scorso anno ed ha anche aggiunto che, rispetto al precedente mese di settembre 2011, è aumentata dello 0,8%.

Il prezzo del diesel  è salito dal 19,2% (rispetto allo stesso periodo del 2010) al 21,2% dello scorso ottobre. A questo punto debbo anche informarvi che oggi come oggi il prezzo della benzina alla “pompa” è più alto di quanto non fosse quando il petrolio costava oltre  150 dollari al barile; si da però il caso che oggi lo stesso oro nero di dollari al barile ne costi 92. Il problema è che su ogni litro di carburante gravano circa 75 centesimi di accise ai quali va assommata l’IVA (si, tassa su tassa…) passata al 21%. Tanto perché abbiate a farvene una idea senza fondervi il cervello in difficili calcoli, l’anno scorso (2010) il 2 novembre la benzina costava euro 1,35 oggi qui dove abito io, il benzinaio dal quale mi servo (uno dei più risparmiosi) la mette ad 1,69. Una differenza di 34 centesimi al litro pari a 658 e rotti delle vecchie e mai troppo rimpiante lirette.

E nessuno dice nulla.

Oltre alle accise per finanziare la guerra in Abissinia (del 1935), il disastro del Vaiont (1963), il terremoto del Belice (1968), la missione in Bosnia (1996) mi “piace” ricordarvi anche i centesimi 0,02 per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004, e per concludere, vi ricordo anche i 4 centesimi di questo 2011, per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica.

“Esprimiamo massima solidarietà per le popolazioni  delle aree colpite dalle alluvioni. Siamo però costretti a notare che per l’ennesima volta lo Stato per reperire risorse straordinarie non fa altro che aumentare le accise sui carburanti” Questa la (giusta) lamentela di Martino Landi presidente della FAIB-Confesercenti, una delle associazioni che rappresentano i benzinai.

NOTA – Ci viene comunicato che questo aumento di un centesimo di accise sui carburanti durerà fino al 31 dicembre di quest’anno. Visti i precedenti (citati), la domanda è: ci credete?


SOPRAVVIVE ALLA CAMERA A GAS


E’ un cane e più precisamente un  Beagle di nome Daniel, già lo chiamano il “cane miracolo”: è sopravvissuto alla camera a gas di un canile di Florence, una città dell’Alabama (USA).

Quando uno dei dipendenti ha aperto la porta per raccogliere i corpi dei 18 cagnolini che dovevano essere soppressi, Daniel è uscito scodinzolando. “E’ un miracolo!”, ha esclamato, parlando con l’inviato della stazione televisiva NBC, Linda Shiller la dipendente del “Rescue Eleventh Hour”, il Centro che ha adottato il Beagle scampato alla morte.

Queste povere bestiole sono rimaste per 17 minuti dentro la camera a gas, anche se ne bastano molto di meno per ucciderle. Ora Daniel è divenuto testimonial per la campagna contro l’uccisione, in genere e particolarmente nelle camere a gas, dei cani.