Dopo avervi ribadito il concetto secondo il
quale non parlerò mai di politica, resta comunque il fatto che, come cittadino
italiano, non mi va di essere preso in giro. A che proposito? Seguitemi.
I danni del terremoto dell’Emilia
sono stati quantificati, dalla Confindustria, in cinque miliardi di lire che –
chi di dovere – dice di non sapere dove reperirli. Sappiate che stiamo
spendendo esattamente la stessa somma per i pannelli fotovoltaici, forse farebbe
meglio all’ambiente investirli per i terremotati. Ma se fosse solo per questo
non mi sentirei preso in giro. Gli è che il reale valore in milioni della
produzione italiana del fotovoltaico alla Borsa elettrica è di 800 milioni di
euro. Meno di un quinto di quanto ci costa. Insomma incassiamo 800 milioni spendendo cinque miliardi!
E sempre a proposito di risparmi
vorrei sapere che fine ha fatto la dichiarazione del premier secondo la quale
le province erano “da superare”, cioè da chiudere? Ed i cento miliardi di spese
da risparmiare? Per ora sappiamo per certo che al massimo – ed in un prossimo
futuro – di miliardi se ne risparmieranno 4,6. Ma perché mi sento preso in
giro? Mi chiedo che fine hanno fatto i cento miliardi stanziati per le
infrastrutture? Forse la stessa fine delle due bozze, in altrettanti
provvedimenti governativi, del fondo taglia tasse che – udite, udite – alla
presentazione delle stesse sono prontamente spariti!
Ripeto non voglio parlare di
politica, il mio (vano) desiderio è solo quello di non essere preso in giro ed
in questo credo di essere in compagnia di decine di milioni di italiani.
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