Lo scoiattolo americano è
sbarcato nell’Europa continentale ormai da molti anni. Cugino del nostro
scoiattolo rosso, si è adattato ai ritmi mediterranei: è infatti possibile
trovarlo in Piemonte, nei pressi di Torino, in Lombardia attorno al Ticino ed
in Liguria, a Genova e più precisamente nel notissimo quartieri di Nervi.
Qui la cittadinanza è insorta proprio a favore delle simpatiche
bestiole. Perché? Semplice, il Parlamento europeo ha stabilito che lo scoiattolo
debba morire. Da anni Bruxelles ha infatti lanciato una campagna per la
eliminazione degli “sciurus carolinensis” (questo il nome scientifico degli
scoiattoli americani) responsabili – secondo i ben stipendiati onorevoli
dell’europarlamento – di inquinare la purezza della razza nostrana. Il
ministero dell’Ambiente italiano ha stilato un protocollo vagamente neonazista,
già applicato agli sfortunati animaletti che vivono nel Parco del Ticino e nel Piemonte:
l’ordine prevede cattura, anestesia e soppressione tramite gas venefici.
In ossequio alle direttive
europee, il piano andava applicato anche
nei parchi di Nervi. Però una parte delle bestiole, una trentina di esse,
fuoriuscite dall’area verde, poteva ancora finire male: Fortunatamente per i
roditori, i genovesi sono insorti. Comitati di quartiere (Nervi) Legambiente e
semplici cittadini, hanno deciso raccolte di firme e stampato volantini per
impedire la mattanza su tutto il territorio non solo di Nervi, ma anche
nazionale.
Per Andrea Agostini di
Legambiente: “è una proposta che non ha ragione di esistere, dato che lo
scoiattolo grigio ormai qui da noi è di casa. Ucciderlo rappresenta soltanto un
assassinio vero e proprio. Abbiamo raccolto migliaia di firme e non è solo un
quartiere che si ribella, bensì una intera città ed una intera nazione. Infatti
i firmatari non sono solo genovesi, ma anche cittadini di altre regioni
d’Italia e nazion europee”.
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