mercoledì 20 giugno 2012


I GENITORI LO MASSACRANO DI BOTTE PERCHE’ BOCCIATO

I genitori ecuadoriani, un muratore di 44 anni ed una casalinga di 42, abitanti a Genova, hanno massacrato a cinghiate, calci e pugni, il loro figliolo quattordicenne, soltanto perché bocciato a scuola. Nel particolare è risultato che l’unica colpa del ragazzo è consistita nel non essere stato ammesso agli esami di terza media.

Lo studente è finito ricoverato all’ospedale Gaslini di Genova dove quei sanitari lo hanno trattenuto in osservazione non solo per le ferite riportate ma anche per lo stato di choc in preda al quale se lo son visti arrivare.

Sul fatto hanno aperto una (opportuna) indagine i carabinieri della compagnia Portoria che hanno formalmente denunciato i genitori per maltrattamenti in famiglia ed abuso di mezzi di correzione.
La famigliola equadorina abita in via Montello, nella zona del quartiere genovese denominato Manina, e proprio in casa è avvenuto il pestaggio. Alle urla di dolore del ragazzo sono intervenuti i vicini che hanno provveduto a soccorrerlo

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