Milano: è la notte fra il 19 ed il 20 luglio del 2002.
Ventidue coltellate inferte con una lama di trenta centimetri: l'addome della ventiseienne Alenya Bortolotto è sventrato dall'ascella sinistra al fianco destro. L'assassino nudo e sporco del sangue di lei, corre lungo l'elegante via Corridoni urlando: "Sono il diavolo, sono Bin Laden".
Ma chi è questo efferato assassino? Si tratta di Ruggero Jucker , detto Poppy, 36 anni ed ancora studente della prestigiosa Bocconi, rampollo di una delle famiglie più "in" della capitale lombarda e, neanche a dirlo, fidanzato della sua vittima.
Direte: "va bene, ma che ci dai una notizia vecchia di 8 anni?" Ma no, gentili visitatori di questo blog. Ma quando mai non vi ho messo al corrente di cose delle quali valeva la pena conoscere l'esistenza?
La novità sta nel fatto che Ruggero Jucker, condannato a 30 anni in primo grado e che si è visto dimezzare la pena in appello a 16 anni di prigione, a luglio se ne tornerà tranquillamente a casa. Perchè? buona condotta più indulto, hanno fatto si che un uomo che ha sventrato una ragazza e che NON, ripeto NON è stato ritenuto infermo di mente, se ne torni al suo domicilio dove, immagino con quanta pena..., potrà vivere fra parenti ed amici e fare tutto ciò che più glim aggrada.
Non commento, fate voi.
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