E' accaduto a Genova. Ad una signora è giunta una multa da 80 euro per aver invaso la corsia di preferenza, quella delimitata dalle strisce gialle e che possono percorrere soltanto i mezzi pubblici, le autoambulanze, la polizia ed i mezzi di soccorso, insomma i carri attrezzi. Direte e va bene, qual'è il problema? Lei ha violato il Codice della Strada e lei paga. E no, il problema sta nel "trascurabile" particolare che la vettura era caricata, a bordo, messa su, trasportata da un carro soccorso poichè la donna, poco prima, aveva avuto un serio incidente e la sua vettura era tanto danneggiata da risultare inservibile. Dovrebbe esser noto ai vigili urbani genovesi ed ai loro ausiliari, che quella corsia - come ricordato - è fatta principalmente per certe categorie di veicoli fra le quali, appunto, i carri attrezzi.
Ovviamente la donna si è imbestialita perchè, vedendo la data sulla contravvenzione, ha ricordato che quello era proprio il giorno in cui per poco non ci rimetteva la vita (mentre le multavano la macchina lei era in ospedale) e che quindi non poteva essere transitata nella corsìa preferenziale.
Così stando le cose si è recata nell'ufficio contravvenzioni della capitale ligure ed ha preteso di vedere la fotografia della sua infrazione. A questo una precisazione va fatta: per legge, queste foto debbono essere visionate da (ben) tre persone prima che si proceda alla stesura del verbale e quindi all'invio della multa. Alla vista della foto, la protagonista si è accorta che la sua macchina era appunto caricata su un carro soccorso che stava percorrendo la corsia preferenziale! L'automobilista si è precipitata alla redazione del "Secolo XIX", il giornale ligure per eccellenza, ed ha denunciato l'accaduto. Ne è scaturito un articolo - su quel quotidiano - a tutta pagina con una intervista alla donna. Il giorno dopo l'AMT genovese (l'Azienda dei trasporti pubblici), alla quale sono riservate le corsie gialle, si è offerta di occuparsi del ricorso al Giudice di Pace (costo 30 - 40 euro), ma l'automobilista ha fatto sapere di aver già provveduto.
Se avete dei dubbi del perchè l'AMT si sia offerta di intervenire, la risposta è semplice: quelle multe vengono elevate dagli "ausiliari del traffico" che, appunto, dipendono dall'azienda dei trasporti pubblici.
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