La Regione Toscana è pronta a distribuire trenta carte di credito prepagate da 2500 euro ciascuna, spendibili in due anni, a transessuali che ne faranno richiesta per la loro formazione professionale: un aiuto alla categoria dei transgender considerata ad “alto rischio di esclusione sociale”.
I denari per le social card dei transessuali arrivano direttamente dal Fondo Sociale Europeo: 150 mila euro, metà dei quali, destinata ai trans che vogliono rifarsi una vita imparando un mestiere.
Nel 2007 era stata la provincia di Pistoia, su delega dell’assessorato regionale, ad avviare la sperimentazione dell’aiuto ai transgender, attivando 30 social card per una spesa complessiva di 75 mila euro (la prima rata del finanziamento europeo) ottenendo il risultato che, a tutt’oggi, almeno trenta transessuali hanno trovato un lavoro. Con questa seconda rata la Regione spera di “sistemare” altre trenta persone.
I denari per le social card dei transessuali arrivano direttamente dal Fondo Sociale Europeo: 150 mila euro, metà dei quali, destinata ai trans che vogliono rifarsi una vita imparando un mestiere.
Nel 2007 era stata la provincia di Pistoia, su delega dell’assessorato regionale, ad avviare la sperimentazione dell’aiuto ai transgender, attivando 30 social card per una spesa complessiva di 75 mila euro (la prima rata del finanziamento europeo) ottenendo il risultato che, a tutt’oggi, almeno trenta transessuali hanno trovato un lavoro. Con questa seconda rata la Regione spera di “sistemare” altre trenta persone.
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