Molti di voi sanno che è iniziato il "Giro d'Italia" ciclistico. Corsa che per decenni e decenni ha appassionato tutti gli sportivi nostrani ed anche i non tifosi del Ciclismo. Un po' meno di nostri connazionali - forse - è a conoscenza che la corsa è partita dall' Olanda (qui ci sarebbe da scrivere fino a domani, ma non voglio tediare i miei lettori) più precisamente da Amsterdam l'8 di questo mese, tanto che oggi si corre la terza tappa.
Ma non è assolutamente per comunicarvi queste cose - universalmente note - che scrivo questo post, lo realizzo unicamente per mettervi al corrente di come la RAI Radiotelevisione Italiana spende (spreca? giudicate voi) i nostri soldi, quelli del canone, per intenderci.
Orbene nei giorni immediatamente precedenti al "Via" del Giro, gli olandesi hanno avuto un sussulto nel vedere la presenza di varie televisioni; presenza assolutamente normale così come un certo dispiegamento di mezzi di tutte quelle TV che hanno ciclisti nella corsa. Un "certo spiegamento" di uomini e mezzi, ma niente di più. Gli abitanti della terra dei tulipani hanno avuto - ripeto - un sussulto quando si sono accorti che la TV di Stato italiana era quella che avrebbe impiegato più e più mezzi di quasi tutte le altre messe insieme. Insomma Amsterdam è risultata invasa da una sorta di esercito colà spedito da mamma RAI e così composto:
quattro elicotteri, un aereo, tre camion regìa, tre mezzi Rvm, quattro mezzi satellitari, un mezzo di editing, otto mezzi a supporto, tre mezzi ad uso logistico, tre gruppi elettrogeni e quattro moto per riprese mobili. Ma ciò che accresce lo stupore è il numero impressionante di...addetti ai lavori: sono 160 persone (fra uomini e donne) quelle che seguiranno il Giro per la nostra RAITV.
In tutto questo - però - c'è un rammarico: con un piccolo sforzo avremmo raggiunto un record mondiale: un uomo RAI per ogni corridore (infatti i ciclisti partecipanti sono 198).
Ora spero essere chiaro a tutti come mai, anche quest'anno il canone sia aumentato.
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