E’ incredibile, la regione spagnola della Catalogna dopo aver dato esempio di grande Civiltà a tutto il mondo, decretando la fine della corrida si è “rimangiata” parte della sua credibilità dicendo “si” alla corsa dei tori con le corna in fiamme.
Dopo due mesi dalla decisione del Parlamento di quella regione ispanica di mettere al bando la corrida, la stessa istituzione ha dato il via libera ad un’altra manifestazione tradizionale in cui vengono legate delle fiaccole accese alle corna dei tori prima di farli scorrazzare, impazziti dalla paura, nell’arena fino al loro sfinimento.
In favore del “Correbous” (così si chiama la “festa”) hanno votato 114 parlamentari; i contrari sono stati 14 e 5 gli astenuti.
Ovviamente contro quel Parlamento si sono scatenate le giustissime critiche di tutte le organizzazioni, locali ed europee, animaliste che hanno parlato di vera e propria “ipocrisia” e di “doppia morale”.
Dopo due mesi dalla decisione del Parlamento di quella regione ispanica di mettere al bando la corrida, la stessa istituzione ha dato il via libera ad un’altra manifestazione tradizionale in cui vengono legate delle fiaccole accese alle corna dei tori prima di farli scorrazzare, impazziti dalla paura, nell’arena fino al loro sfinimento.
In favore del “Correbous” (così si chiama la “festa”) hanno votato 114 parlamentari; i contrari sono stati 14 e 5 gli astenuti.
Ovviamente contro quel Parlamento si sono scatenate le giustissime critiche di tutte le organizzazioni, locali ed europee, animaliste che hanno parlato di vera e propria “ipocrisia” e di “doppia morale”.