Quanto segue è accaduto (…e forse accade ancora) a Treviso.
Due giovani inquilini di un condominio, non ce la facevano più. Si dice che a volte non riuscissero quasi a prendere sonno. Il motivo? Avere per vicina di casa una sessantenne piuttosto…vispa e particolarmente attiva, rea di consumare amplessi sessuali un po’ troppo rumorosi e per di più conditi da languidi e ripetuti lamenti, il tutto a qualsiasi ora del giorno e della notte. L’arzilla signora era particolarmente eccitata forse perché il suo nuovo amante fosse un giovane ed aitante trentenne, in somma un ragazzo che ha la metà degli anni della sua partner.
A lamentarsi è stata una coppia di omosessuali (gelosia o invidia?) che dopo una serie di avvisi caduti nel vuoto, si è vista costretta a rivolgersi alle Forze dell’Ordine.
Uno dei due giovani, una notte, si sarebbe diretto, superinfuriato, al piano dove si stava appunto consumando l’amplesso me giunto davanti all’appartamento avrebbe iniziato ad urlare ed a prendere a calci la porta di casa.
La “efficiente” sessantenne impaurita dai colpi e senza sapere chi fosse s sferrarli ha chiamato il 113 che si è precipitata sul posto con una “Volante” l’equipaggio della quale ha scoperto chi fosse a colpire l’uscio di casa della donna e, soprattutto, il perché lo avesse fatto. Proprio il responsabile di tanto baccano ha raccontato agli agenti di aver cercato, assieme al compagno, di chiedere alla donna di essere meno rumorosa, ma senza successo. Così è toccato ai poliziotti l’ingrato compito di invitare ad abbassare il volume dei gridolini e dei gemiti alla focosa sessantenne minacciando di multarla per “disturbo alla quiete pubblica”.
A lamentarsi è stata una coppia di omosessuali (gelosia o invidia?) che dopo una serie di avvisi caduti nel vuoto, si è vista costretta a rivolgersi alle Forze dell’Ordine.
Uno dei due giovani, una notte, si sarebbe diretto, superinfuriato, al piano dove si stava appunto consumando l’amplesso me giunto davanti all’appartamento avrebbe iniziato ad urlare ed a prendere a calci la porta di casa.
La “efficiente” sessantenne impaurita dai colpi e senza sapere chi fosse s sferrarli ha chiamato il 113 che si è precipitata sul posto con una “Volante” l’equipaggio della quale ha scoperto chi fosse a colpire l’uscio di casa della donna e, soprattutto, il perché lo avesse fatto. Proprio il responsabile di tanto baccano ha raccontato agli agenti di aver cercato, assieme al compagno, di chiedere alla donna di essere meno rumorosa, ma senza successo. Così è toccato ai poliziotti l’ingrato compito di invitare ad abbassare il volume dei gridolini e dei gemiti alla focosa sessantenne minacciando di multarla per “disturbo alla quiete pubblica”.
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