A proposito dei vari televoti che si fanno per via telefonica al fine di partecipare alle innumerevoli trasmissioni TV (dal Festival di san Remo a Miss Italia, da questa al Grande Fratello passando per La Talpa e l’Isola dei famosi), ritengo opportuno dirvi come si cerca di evitare inganni vari (che sembra ci siano e ci siano stati…).
“Escludere le utenze business dal meccanismo del telefoto” ha chiesto l’Antitrust con due lettere formali inviate (la scorsa settimana) a RAI e Mediaset, al termine delle verifiche effettuate dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti, relative al Festival di san Remo ed al Grande Fratello e dopo un’inchiesta di “Striscia la notizia”. Entro venti giorni le due società dovranno comunicare all’autorità le misure adottate.
L’attuale meccanismo, secondo l’Antitrust, rende possibile l’acquisto di pacchetti di voto attraverso operatori specializzati del settore (e così le vincite verrebbero pilotate). Per recidere a monte questa possibilità, RAI e Mediaset dovranno prevedere nel regolamento del televoto l’esclusione delle utenze business. Insomma un danno di svariati milioni per i gestori telefonici e le due aziende televisive, ma più trasparenza per gli spettatori.
“Escludere le utenze business dal meccanismo del telefoto” ha chiesto l’Antitrust con due lettere formali inviate (la scorsa settimana) a RAI e Mediaset, al termine delle verifiche effettuate dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti, relative al Festival di san Remo ed al Grande Fratello e dopo un’inchiesta di “Striscia la notizia”. Entro venti giorni le due società dovranno comunicare all’autorità le misure adottate.
L’attuale meccanismo, secondo l’Antitrust, rende possibile l’acquisto di pacchetti di voto attraverso operatori specializzati del settore (e così le vincite verrebbero pilotate). Per recidere a monte questa possibilità, RAI e Mediaset dovranno prevedere nel regolamento del televoto l’esclusione delle utenze business. Insomma un danno di svariati milioni per i gestori telefonici e le due aziende televisive, ma più trasparenza per gli spettatori.
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