giovedì 30 settembre 2010

CATALOGNA: CIVILE OD INCIVILE?

E’ incredibile, la regione spagnola della Catalogna dopo aver dato esempio di grande Civiltà a tutto il mondo, decretando la fine della corrida si è “rimangiata” parte della sua credibilità dicendo “si” alla corsa dei tori con le corna in fiamme.
Dopo due mesi dalla decisione del Parlamento di quella regione ispanica di mettere al bando la corrida, la stessa istituzione ha dato il via libera ad un’altra manifestazione tradizionale in cui vengono legate delle fiaccole accese alle corna dei tori prima di farli scorrazzare, impazziti dalla paura, nell’arena fino al loro sfinimento.
In favore del “Correbous” (così si chiama la “festa”) hanno votato 114 parlamentari; i contrari sono stati 14 e 5 gli astenuti.
Ovviamente contro quel Parlamento si sono scatenate le giustissime critiche di tutte le organizzazioni, locali ed europee, animaliste che hanno parlato di vera e propria “ipocrisia” e di “doppia morale”.

mercoledì 29 settembre 2010

QUANTA FANTASIA PER FARE SOLDI

Già qualche giorno fa ebbi a dirvi che per far soldi l’uomo se le inventa tutte. Sentite cosa hanno escogitato un sanremese di 42 anni ed un suo amico nato a Messina ma abitante nella città dei fiori e del Festival.
Munitisi di grembiule ad hoc e di spazzolone, si sono improvvisati custodi dei gabinetti pubblici dell’ex stazione ferroviaria e del mercato di San Remo. Questa “invenzione” ha permesso loro di guadagnare – ciascuno – circa 1.500 euro al mese senza fare assolutamente nulla, senza muovere un dito o pulire un pavimento. La Polizia ha accertato che i due avevano occupato la toilette pubblica fin dal mese di giugno di quest’anno costringendo a pagare – a chi avesse bisogno di utilizzarla – o 50 centesimi od un euro. Con questo, se vogliamo banale sistema, hanno guadagnato più di un operaio specializzato della Fiat!
Ma, come la vita ci insegna, l’ingordigia è come l’ira: cattiva consigliera, infatti sapete perché i due – che si è scoperto essere pregiudicati per reati comuni – si sono fatti scoprire? Quando tre giorni fa (dal mese di giugno!) si è presentata la vera squadra del Comune per pulire i gabinetti, i facenti parte di questa si sono visti cacciare a male parole e minacce dai due “titolari”!. Subito è stata informata della circostanza la Polizia Gli agenti recatisi in loco, hanno sorpreso i due e li hanno fermati e diffidati a ripetere la loro esperienza.Ora dovranno pagare una multa di 200 euro ciascuno. Certo non è una cifra altissima, ma quello che interessava alle Forze dell’Ordine è che questo mercimonio finisse. Ora la toilette pubblica dell’ex stazione ferroviaria sanremese resteranno incustuditi almeno fin quando il Comune non risolverà il problema della loro sorveglianza con un appalto.

martedì 28 settembre 2010

CHE COSA MERAVIGLIOSA IL SESSO

Quanto segue è accaduto (…e forse accade ancora) a Treviso.
Due giovani inquilini di un condominio, non ce la facevano più. Si dice che a volte non riuscissero quasi a prendere sonno. Il motivo? Avere per vicina di casa una sessantenne piuttosto…vispa e particolarmente attiva, rea di consumare amplessi sessuali un po’ troppo rumorosi e per di più conditi da languidi e ripetuti lamenti, il tutto a qualsiasi ora del giorno e della notte. L’arzilla signora era particolarmente eccitata forse perché il suo nuovo amante fosse un giovane ed aitante trentenne, in somma un ragazzo che ha la metà degli anni della sua partner.
A lamentarsi è stata una coppia di omosessuali (gelosia o invidia?) che dopo una serie di avvisi caduti nel vuoto, si è vista costretta a rivolgersi alle Forze dell’Ordine.
Uno dei due giovani, una notte, si sarebbe diretto, superinfuriato, al piano dove si stava appunto consumando l’amplesso me giunto davanti all’appartamento avrebbe iniziato ad urlare ed a prendere a calci la porta di casa.
La “efficiente” sessantenne impaurita dai colpi e senza sapere chi fosse s sferrarli ha chiamato il 113 che si è precipitata sul posto con una “Volante” l’equipaggio della quale ha scoperto chi fosse a colpire l’uscio di casa della donna e, soprattutto, il perché lo avesse fatto. Proprio il responsabile di tanto baccano ha raccontato agli agenti di aver cercato, assieme al compagno, di chiedere alla donna di essere meno rumorosa, ma senza successo. Così è toccato ai poliziotti l’ingrato compito di invitare ad abbassare il volume dei gridolini e dei gemiti alla focosa sessantenne minacciando di multarla per “disturbo alla quiete pubblica”.

lunedì 27 settembre 2010

CAMMINARE E CORRERE PER RAGGIUNGERE...

Due rom che si sono ritrovati a Praga senza alcun mezzo di sostentamento, sono tornati nella loro patria di origine percorrendo a piedi, in due settimane, i mille chilometri che separano questa città da Sofia, la capitale della Bulgaria. Hanno attraversato l’intera Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Ungheria e la Romania. La storia è stata narrata dai giornali di Sofia ai quali l’hanno riferita i servizi sociali ai quali si sono rivolti i due protagonisti della vicenda: Zviatko Iliev di 38 anni e la moglie di 36 i quali hanno detto che rimasti senza denari e senza lavoro nella capitale ceca, si sono incamminati per tornare a casa e più precisamente nel paese chiamato Dragomazh che si trova nel nord est della Bulgaria.
Cammin facendo si sono nutriti con frutta presa dagli alberi ed avanzi trovati nei cassonetti di rifiuti. Non appena in patria i due sono stati soccorsi e ricoverati in ospedale sia per le loro precarie condizioni fisiche dovute alla denutrizione, sia per lo stato pietoso dei loro piedi: piagati fino all’inverosimile poiché i due non indossavano scarpe adeguate per coprire quell’enorme distanza. Il tutto – hanno affermato – per non cedere alla tentazione di restare a Praga procurandosi il sostentamento andando a rubare.
Magari i Rom nostrani fossero tutti di così specchiata onestà.


Di contro, ora vi rendo partecipi di una notizia - questa volta buona - che ha l’arte del camminare e del correre come protagonista.
Ben Davis è un ventiduenne dell’Arkansas (USA) il quale ha raccontato nel suo blog ed in un emozionante video come sia riuscito a perdere 55 chili in poco più di un anno. Il giovane aveva iniziato a correre quando si era reso conto che la sua storia d’amore era finita (abbandonato dalla fidanzata) proprio a causa della sua obesità. Da quel momento ha iniziato a correre, prima piano, poi sempre più veloce. Ha macinato centinaia di chilometri, ha partecipato a varie maratone riconquistando una vita sana e felice.
“Ora posso dire di essere un maratoneta – spiega il costante Ben – ed un uomo di ferro. Ma prima di tutto dico che sono felice”.
La sua videostoria è diventata fonte di ispirazione per i navigatori di Internet: ad oggi oltre 416.000 quelli che hanno ciccato per vedere il suo filmato e forse per trarne ispirazione.





venerdì 24 settembre 2010

IDIOTI ALL'OPERA: PROFANATA LA TOMBA DEI WRIGHT

Quanto segue è la testimonianza che i proverbi sono la saggezza dei popoli e la loro veridicità è inconfutabile. Questa volta mi riferisco a quello che afferma che: “La madre degli imbecilli è sempre incinta”. Sentite il perché.
Nel cimitero di Dayton, una cittadina dello Stato USA dell’Ohio, è stata profanata la tomba dei fratelli Wilbur ed Orville Wright. I due storici personaggi che hanno aperto le vie dei cieli all’Uomo; furono loro, infatti, che costruirono il primo aeroplano (un biplano) nel 1903 e che riuscirono a farlo volare per 266 metri realizzando così il primo volo umano su un mezzo pilotato e più pesante dell’aria.
La polizia locale ha riferito che la bandiera americana e quella dell’Aviazione sono state portate via dalla tomba dei Wright, mentre l’asta che le sosteneva entrambe è stata spezzata e lasciata sulla tomba.
Come se ciò non bastasse i vandali hanno anche profanato la tomba del notissimo (negli Stati Uniti) poeta Paul Laurence Dunbar dalla quale ultima dimora hanno preso il vessillo a stelle e strisce e l’hanno bruciato alimentando il fuoco con l’asta del medesimo. Non ancora soddisfatti gli idioti autori di questi gesti, hanno profanato altre sessanta tombe arrecando un danno – secondo la polizia di Dayton – di circa 25 mila dollari.
Wilbur ed Orville Wright sono sepolti in quella città poiché entrambi vi morirono, il primo nel 1912 a 45 anni ed il secondo (1948) a 77. Mentre Wilbur era nato (1867) a Milville nell’Indiana, Orville aveva veduto la luce (1871) proprio a Dayton

giovedì 23 settembre 2010

SEI EXTRACOMUNITARIO? ALL'UNIVERSITA' "SORPASSI" GLI ITALIANI

Come sapete in questi giorni si sono svolti, nei vari atenei, i test di ammissione per essere ammessi alle varie facoltà. L'altro ieri, all'università di Pavia sono usciti anche i risultati e con essi si è scoperto il metro di valutazione di coloro che hanno esaminato e promosso o bocciato gli apiranti matricole. Le cose sono andate così: si sono presentati per essere ammessi alla facoltà di Medicina, in 1.300 e solo in 160 sono riusciti a diventare studenti. Una doverosa selezione, ma con quali criteri la stessa è stata portata avanti?
Tanto per darvi un'idea per passare il test di ammissione sono stati necessari almeno 48,5 punti su 80. Questo metro, però, non è stato usato per tutti i partecipanti; già perchè 48,5 punti sono il minimo indispensabile che vale solo se si è cittadini italiani, mentre se il candidato è cittadino extracomunitario, residente all'estero, bastano solo 14,25 punti su 80. Uno giovane nostrano nella graduatoria per gli studenti italiani, relegherebbe il candidato - che ottenesse 14,25 punti - più o meno al posto 1.200, tanto per fare riferimento ai 1.300 partecipanti di Pavia. Questo accade poichè il bando per l'ammissione al primo anno di Medicina, riserva, con graduatoria a parte, dieci posti a studenti extracomunitari residenti all'estero.
A tal proposito il preside di Medicina dell'Università di Pavia, Alberto Calligaro, ha dichiarato: "Qui siamo davanti ad un paradosso e ad una ingiustizia. Ma le università statali, come la nostra, non ci possono fare nulla. In ogni sede vengono ammessi tutti gli studenti extracomunitari fino al completamento della quota a loro riservata nei test.Vengono ammessi per legge e questo spiega la situazione" appunto, paradossale ed ingiusta.

mercoledì 22 settembre 2010

SESSO SI MA SILENZIOSO...

Leggete questa e poi ditemi se non viviamo in un Paese che definire “originale” è un dolce eufemismo.
Martinsicuro è uno splendido paesino che affaccia sul mare trovandosi sulla costa adriatica abruzzese in provincia di Teramo ed Abramo Di Salvatore ne è il sindaco. Quest’ultimo si è fatto paladino di coloro che sono stanchi di subire rumori molesti a tutte le ore, specie di notte.
Il disturbo della quiete negli spazi condominiali diventa così punibile amministrativamente con una sanzione (o multa, come la volete chiamare) che arriva a 500 euro e che carabinieri e vigili urbani sono chiamati a far rispettare.
L’ordinanza emessa dal primo cittadino di Martinsicuro, punta soprattutto a far cessare gli abusi vocali di clienti e “ragazze squillo” che consumano sesso negli appartamenti a luci rosse inseriti in normali condomini.
Lo stesso provvedimento emanato da quel Comune sottolinea come diventi essenziale la collaborazione con gli amministratori degli stessi condomini, tanto che in esso si legge: “saranno loro a poter raccogliere le varie segnalazioni e ad inoltrarle a polizia locale e Forze dell’Ordine” perché queste procedano alla verifica e conseguente sanzione.
Il tutto, si fa sapere, nasce dalle lamentele di alcune famiglie che risiedono negli appartamenti dei palazzi dove prestano la loro…opera anche "passeggiatrici" che invece di "lavorare" in strada, svolgono le loro mansioni in normali appartamentini causando quei disturbi sonori che i malcapitati residenti continuano a sentire a qualunque ora, ma particolarmente nottetempo: urla, ansimi, sospiri, ecc.ecc. che nulla lasciano alla fantasia per la loro provenienza.
Chissà se con il suo intervento il sindaco di Martinsicuro, riuscirà a far cambiare professione a chi svolge il più vecchio mestiere del mondo.

martedì 21 settembre 2010

A PROPOSITO DEL TELEVOTO

A proposito dei vari televoti che si fanno per via telefonica al fine di partecipare alle innumerevoli trasmissioni TV (dal Festival di san Remo a Miss Italia, da questa al Grande Fratello passando per La Talpa e l’Isola dei famosi), ritengo opportuno dirvi come si cerca di evitare inganni vari (che sembra ci siano e ci siano stati…).
“Escludere le utenze business dal meccanismo del telefoto” ha chiesto l’Antitrust con due lettere formali inviate (la scorsa settimana) a RAI e Mediaset, al termine delle verifiche effettuate dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti, relative al Festival di san Remo ed al Grande Fratello e dopo un’inchiesta di “Striscia la notizia”. Entro venti giorni le due società dovranno comunicare all’autorità le misure adottate.
L’attuale meccanismo, secondo l’Antitrust, rende possibile l’acquisto di pacchetti di voto attraverso operatori specializzati del settore (e così le vincite verrebbero pilotate). Per recidere a monte questa possibilità, RAI e Mediaset dovranno prevedere nel regolamento del televoto l’esclusione delle utenze business. Insomma un danno di svariati milioni per i gestori telefonici e le due aziende televisive, ma più trasparenza per gli spettatori.

lunedì 20 settembre 2010

MA CHE VIZIETTI CHE ESISTONO!

Eccomi di nuovo a voi. Puntuale (come da promessa e da...abitudine). Vi pongo una banale domanda: ma se voi, arrivati ai 65 anni e dopo mille sacrifici e lotte politiche, vi ritrovaste ad essere il vicesindaco di un paesone di oltre ventimila abitanti come Suzzara (Mantova) e, come se non bastasse, anche Assessore - nello stesso Comune - alle "Risorse Umane", vi giochereste il tutto
per la manìa di riprendere di nascosto, con il cellulare, le gambe delle donne al supermercato?
C'è chi lo ha fatto. E' andata così.
Una signora, cliente di un grande supermercato di Suzzara, ha notato dei strani movimenti che un signore faceva con il cestino della spesa che teneva in mano. La donna si è insospettita ed ha avvertito la sicurezza del grande negozio. Le guardie giurate hanno constatato la cosa e - a loro volta - chiamato i carabinieri. Questi giunti sul posto hanno svelato l'arcano: l'affezionato cliente del supermarket aveva infilato nel contenitore della spesa il suo telefonino cellulare dotato di video camera e con esso riprendeva le gambe delle varie clienti da sotto in su. Giunto proprio lì "zummava". Per capirci: mentre faceva la spesa il suo marchingegno scivolava lento sotto le sottane estive, riprendendo ed archiviando polpacci, ginocchia, cosce e mutandine e quant'altro si trova da quelle parti.
I carabinieri non si sono fatti pregare più di tanto, hanno fermato, identificato e denunciato a piede libero per "molestie sessuali" il responsabile del fatto. E' così che si è scoperto che a filmare cosce e mutandine era il vicesindaco ed assessore del Comune di Suzzara Pietro Aleotti di 65 anni, vedovo e padre di un figlio adulto. Il protagonista di questa originale vicenda ha immediatamente presentato le sue dimissioni dagli incarichi pubblici che ricopriva.

giovedì 16 settembre 2010

SCUSE

Perdonatemi ma da ieri mi sono piombate fra capo e colle alcune cosette non proprio carine. OK ci rivedremo la prossima settimana (almeno lo spero...). Un saluto a tutti voi gentili visitatori.

martedì 14 settembre 2010

BRITNEY SPEARS DENUNCIATA DA EX BODY GUARD PER MOLESTIE SESSUALI

Ma quante se ne inventano per fare (rubacchiare?) dei soldi, a volte tanti soldi. Sentite questa.
Fernando Flores è una ex guardia del corpo di Britney Spears, la ventottenne cantante statunitense, nota in tutto il mondo. Ha servito la popstar da aprile a giugno di quest’anno. Qualche giorno fa l’ha denunciata per “molestie sessuali” ed ha snocciolato una serie di episodi che, se fossero veri, denuncerebbero dei seri problemi psicologici per la giovane star americana. Ma se fossero falsi (come è molto, ma molto probabile) il guaio psicologico sarebbe di questo giovanottone con tanto di porto d’armi che ora chiede alla sua ex protetta un risarcimento di dieci milioni di dollari. Sentite perché.
Nel dettaglio – secondo Fernando Flores – una volta la Britney le si sarebbe presentata con un vestito di pizzo e, inchinandosi per raccogliere una sigaretta, gli avrebbe mostrato i genitali. Un comportamento, prosegue il giovanotto, che si sarebbe verificato non una sola volta. Ma il denunciante non si é fermato qui, ha proseguito affermando che la Spears una volta si sarebbe fatta trovare nuda facendosi anche spesso vedere impegnata in atti sessuali.
“Questi incidenti mi hanno causato choc e disgusto” ha scritto l’ex body guard è per questo che chiede un risarcimento di dieci milioni di dollari.
Debbo ricordare a chi legge che non di frequente commento le notizie che scrivo in questo blog-post e non lo farò neanche ora. Però mi chiedo…
Cantante, miliardaria, bella e con un fisico mozza fiato, certamente dal carattere un po’ complesso ma non certo sprovveduta così come la denuncia la vuol far apparire, credete proprio che per trovare un maschio sia costretta a ricorrere alle “pratiche” narrate da Fernando Flores ed attuarle con una sua guardia del corpo?
Certo che per vendicarsi di un licenziamento e far denaro ci si inventa di tutto, anche delle situazioni più inverosimili.

lunedì 13 settembre 2010

PRECISAZIONE ED...ALTEZZA D'UOMO

Abbiate pazienza, ma lasciatemi dire una cosa, anzi fare una considerazione per la quale qualcuno di voi potrebbe dare, a chi scrive, del presuntuoso, mentre così non è. Orbene qualche giorno fa scrissi una nota nella quale dicevo che alcune delle notizie che leggete qui, qualche giorno dopo qualcuno (tipo giornali quotidiani e TV) le pubblicava. A tal proposito ho ricevuto telefonate da amici che mi hanno dato del matto, appunto del presuntuoso, del megalomane, ecc. ecc.
Bene a questi amici dico quanto segue.
Il giorno 9 del corrente mese, proprio su questo blog, avete letto un post nel quale vi informavo che un merlo indiano - nella splendida isola brittannica - era stato processato e condannato per aver insultato (chiamandola troia) per un paio di mesi, una vicina di casa dei padroni. Bene nei giorni seguenti (10-11 e 12 settembre 2010) non solo alcuni quotidiani hanno ripreso la notizia, ma anche qualche TV nazionale.
Ma ciò non è accaduto soltanto per questa notizia, ma anche - fra le altre - per quella riguardante un museo siciliano la cui guida-custode risultò essere un sordomuto.
Volevo precisare quanto sopra proprio per dimostrare che chi scrive non è un presuntuoso ma semplicemente uno che parte dall'elementare concetto secondo il quale una cosa o la si fa bene o non la si fa. Tanto è vero che fin dalla nascita di questo blog ho informato i gentili visitatori che se qualche giorno non avessi trovato una notizia degna di loro, non avrei scritto il post quotidiano.
Ma veniamo ad oggi: eccovi il post quotidiano.
E' alto 70 centimetri e pesa dieci chili: il colombiano Edward Nino Hernandez di 24 anni è stato certificato dal "Guinnes dei Primati" come l'uomo più basso del mondo. Ma tale primato durerà poco - hanno fatto sapere - infatti a rimpiazzarlo è pronto il nepalese Khagendra Thapa Magar che compirà 18 anni il 14 ottobre di quest'anno ed è di ben 14 centimetri più basso del colombiano (infatti è alto 56 cm).
Per quel che concerne Hernandez, la madre, signora Noemi, ha dichiarato che: "Non è più cresciuto da quando ha compiuto due anni ed i medici non sono mai riusciti a spiegarci perchè sia rimasto così piccolo".
Nino è fidanzato con Fanny che ha 18 anni ed è alta un metro e mezzo.

venerdì 10 settembre 2010

NONNETTA PRENDE LA PATENTE DOPO 960 TENTATIVI E 5 ANNI DI STUDIO

Come credo di aver avuto modo di dire tempo fa, detesto le frasi fatte ma, nel contempo – ed essendo romano - dico che “quanno ce vo’ ce vo’!” Proprio seguendo questi principi vi dico la frase fatta: “era ora”. Chiederete “era ora di cosa?” Ecco la risposta: che una nonnetta prendesse la patente di guida per auto, dopo 960 tentativi. Cioè dopo aver fatto 960 volte sia gli esami teorici che quelli pratici per ottenerla!
Cha Sa Soon di 69 anni di nazionalità coreana (del sud) è divenuta una vera e propria celebrità nazionale proprio per la sua testardaggine nel volersi…patentare. Ha iniziato a studiare la teoria nel 2005 presentandosi ai test tutti i giorni per cinque volte a settimana. Esami: bocciatura. Allora la nonnina ha cercato di darsi un po’ di respiro ed ha provato a superare i quiz due volte la settimana ed alla fine, dopo cinque anni, la sua tenacia è stata premiata.
Cha Sa Soon è una donna veramente speciale se si considera che ha fatto tutto ciò unicamente per avere la possibilità di portare in auto i suoi nipotini allo zoo di Seul, città dove abita.
Va anche aggiunto che in questa notizia c’è un’altra curiosità, questa: in coreano il cognome della donna (Sa Soon) vuol dire “veicolo”! e dopo quanto accaduto sembra proprio che la signora Cha sia stata beffata dal destino.
Non appena figli e nipoti hanno saputo dell’ottenimento della patente di guida, hanno organizzato per la donna una grande festa familiare.

giovedì 9 settembre 2010

MERLO INDIANO FINISCE PROCESSATO

Avreste mai immaginato che in questa splendida nazione esistesse anche l’Aidaa? Direte, ma cos’è? Ve lo spiego è il tribunale degli animali al quale chiunque può rivolgersi per chiedere Giustizia, nel senso che se ritenete una bestia vi abbia fatto un torto, potrete denunciarla e conseguentemente farla processare.
Chi scrive lo ha scoperto poiché a rivolgersi alla suddetta corte di Giustizia è stata una escort ucraina di 20 anni che è anche ragazza immagine di un night della zona e che abita, da circa tre mesi, a Colico in provincia di Lecco. Vi chiederete: ma perché? Eccovi accontentati: il suo vicino di casa ha un merlo indiano (di quelli parlanti, per capirci) e tutte le mattine non appena la ventenne rientra dal suo lavoro notturno, la saluta dicendole: “Buongiorno gran troia”!
Il presidente dell’Aidaa, Lorenzo Croce, ha dichiarato: “Determinante è stato il fatto che la donna venisse salutata in quel modo non solo quando rientrava dal lavoro all’alba e quindi era sola, ma anche quando usciva normalmente di casa ed era in compagnia di parenti ed amici” Lorenzo Croce ha proseguito affermando: ”quando si sono presentati in tribunale i proprietari del merlo, una coppia di coniugi, hanno ammesso di aver insegnato le parolacce al pennuto ma non per ferire la giovane, bensì per colpire la precedente inquilina con la quale avevano avuto più di una discussione. A sostegno di questa tesi i coniugi hanno ottenuto la testimonianza di altri residenti”. Insomma è stata solo una fortuita circostanza – secondo i proprietari del merlo indiano – il fatto che la nuova inquilina faccia la escort “e dunque si sia sentita particolarmente colpita dall’insulto che il merlo, peraltro, pronunciava già da tempo rivolgendolo però ad altra persona” hanno affermato.
Lorenzo Croce rendendosi conto del disagio provato dalla giovane straniera ha condannato la coppia ad un risarcimento simbolico di 100 euro. La escort ha quindi ritirato la querela ma solo, ha specificato, perché nella sentenza è contemplato che il merlo dovrà passare tre settimane in Borgogna (Francia) in compagnia di pappagalli parlanti “colpevoli” come lui di aver offeso qualcuno. Insomma sarà ricoverato min un…istituto di rieducazione per animali.

mercoledì 8 settembre 2010

VOLETE VIVERE A LUNGO? RESTATE VERGINI


Fino a qualche anno fa girava una bruciante battuta in risposta a questa domanda: “sai chi è una vergine?”. Ma certo che lo so. “E’ una bimba di due anni ma brutta, brutta, brutta che più brutta non si può!”. Orbene, quanto segue è il rovescio di questa medaglia.
Isa Blyth, di Edimburgo (Scozia), è una meravigliosa donna che l’altro ieri ha compiuto 106 (centosei) anni e nel corso della festicciola di compleanno ha sottolineato che il suo elisir di lunga vita è la verginità. Si proprio così, nella sua ultracentenaria esistenza non ha mai sfiorato un uomo, nemmeno con un bacio. Come spesso ha raccontato all’adorata “nipotina” Sheena Campbell di 67 anni, non ha mai sentito la necessità di un amore. Troppo impegnata a lavorare, cantare nel coro della chiesa, coltivare gerani e gardenie in giardino e giocare a golf.
Sempre la devota nipote Sheena rivela qualche dettaglio in più: “Zia Isa, classe 1904, ha vissuto ad Edimburgo lavorando per 35 anni come segretaria nella North British Distilleries, una fabbrica di whiskey della città scozzese. Mi ha sempre detto che fra lavoro ed attività parrocchiali, non le è rimasto il tempo di farsi una famiglia…Anche da giovane – prosegue la nipote agiografa – era una ragazza con la testa sulle spalle. Si è presa cura dei fratelli e delle sorelle e non le rimaneva il tempo neanche per essere triste. Ancora oggi ha un carattere straordinario…” La stessa Sheena ha comunicato alla stampa che durante la festa per il suo 106mo compleanno “zia Isa si è mangiata una bella fetta di torta ed ha sorbito un paio di bicchieri di ottimo champagne!”
Sono un uomo di questa epoca. Starei per dire di questa brutta epoca e mi sorge un sospetto: l’età di “zia Isa” è facilmente controllabile, altrettanto si può dire della sua illibatezza? Resta comunque il fatto che quasi tutti i giornali britannici hanno pubblicato questa notizia.




martedì 7 settembre 2010

COS'E' IN REALTA' FACEBOOK?

Come credo ogni visitatore che mi legge abbia da tempo capito, questo blog segue un percorso ben definito e con il quale si propone una serie di mète e cioè: far riflettere su ciò che leggete; divertire con questi scritti ed incuriosirvi con gli stessi; oltre a questo un’altra meta che mi prefiggo è quella – da sempre dichiarata – di fornirvi notizie che difficilmente potranno essere reperite altrove (se non il giorno od i giorni dopo che sono state messe in questi post) ed in fine mettervi al corrente di come certe (troppe) cose non funzionino in Italia. Orbene oggi mi sono preso la briga di rielaborare – per voi – un articolo (molto, ma molto lungo) scritto dal giornalista Tony Damascelli. Rielaborandolo ho naturalmente puntato su quanto, ritengo, possa non solo esservi utile ma anche interessarvi e farvi riflettere. Ecco di cosa si tratta.
Facebook è la trappola romantica che attira, coinvolge, ipnotizza. Offre amicizia, presenta visi sconosciuti, illustra figure sfuocate e primi piani impersonali, corredati da particolari intimi ed ambigui ai quali si aggiungono gli hobbies, la squadra per la quale si fa il tifo, la band musicale preferita ecc. ecc.
Il computer risulta essere la scatola magica che tutto questo garantisce basta accenderlo e ci si mette in contatto con il resto del mondo. Questo serve particolarmente a chi si sente solo o pensa di esserlo.
Facebook è l’autobus a bordo del quale si può andare lontano, conoscere la Terra ed i suoi abitanti. Basta scrivere qualche riga, è sufficiente aggiungere una fotografia, quell’immagine non può essere cancellata da nessuno, esce dal tuo computer e vola altrove, non si sa esattamente dove, arriva lontanissima, il sorriso diventa arma a doppio taglio. L’esistenza virtuale ha preso il sopravvento sulla vita reale, l’amore non nasce più soltanto da uno sguardo di occhi lucidi e romantici, da un sussurro. La web cam è più veloce e comoda, rende tutti uguali, vicini e contenti, Internet è un treno con fermate facoltative.
Facebook non è una piattaforma sociale, è la piattaforma della nostra società, è uno strumento utile se viene usato con intelligenza, responsabilità, discrezione ma è, al tempo stesso, una strada pericolosa, accessibile a chiunque, con una popolazione enorme di viaggiatori, di frequentatori che hanno a disposizione informazioni private, intime, ed anche video, fotografie e che, quindi, su tutto questo materiale possono costruire un loro progetto criminale. E questo avviene molto più di frequente di quanto si sappia o si immagini.
Perché cercare un’amicizia navigando nella rete velenosa invece di dialogare con chi ci sta veramente vicino e possiamo vedere, toccare, sentire?
Ci sono persone che contano ottocento amici ma non conoscono bene i propri fratelli, nulla sanno dei cugini, ignorano di avere degli zii ma sono fieri di essere "parenti" della rete di Internet. Facebook è il libro delle facce. Di alcune dobbiamo avere paura.
E questo NON va MAI dimenticato.




lunedì 6 settembre 2010

N.Y. GIU' DAL 39mo PIANO: E' VIVO

Questa volta la dea bendata (si, insomma, la Fortuna) si è tolta la benda ed ha fissato negli occhi Thomas Magill un ventiduenne di New York che, volendo farla finita con la vita, si è gettato dal 39mo (trentanovesimo) piano di un grattacielo ed è vivo!
E’ accaduto sabato scorso nel quartiere Upper West Side ed a salvare la vita al giovane aspirante suicida è stato il lunotto di un’auto “Doge” parcheggiata sotto il grattacielo e che ha attutito l’impatto del corpo.
Tra l’incredulità dei passanti, l’uomo schiantatosi sulla vettura era perfettamente lucido: parlava, si lamentava, incastrato tra i sedili dell’auto ma incredibilmente vivo. Il tutto nonostante un volo di 122 metri ed il successivo impatto avvenuto ad una velocità di 200 Km l’ora, Thomas se l’è cavata con fratture ad una gamba e la perforazione (da parte di una costola) del polmone destro.
“Odio la mia vita” aveva scritto su Facebook il giovane commesso di un negozio di abbigliamento ed anche aspirante attore. Ora si trova ricoverato all’ospedale della Grande Mela “Saint Luke” dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, ma non è assolutamente in pericolo di vita.
Nel momento dell’impatto fra il corpo e la macchina, il proprietario di quest’ultima, Guy Mc Cormack, un muratore, stava lavorando in un cantiere dall’altra parte della strada. Ha udito lo schianto ed è stato fra i primi ad accorrere e per prestare soccorso al commesso lanciatosi nel vuoto. Il buon Guy, essendo un fervente cattolico, ha dichiarato: “è stato il rosario che ho in macchina a miracolare Thomas Magill”.


venerdì 3 settembre 2010

PER FAR SOLDI CONGELA LA PROZIA

Trovo quasi geniale ciò che l’uomo riesce ad inventarsi pur di guadagnare denaro. Dai sistemi più noti (furti, rapine, usura, truffa, ecc.ecc.) a quelli che, quando ne vieni a conoscenza, ti fanno sobbalzare sulla sedia, come questo che segue.
Protagonista della vicenda non è un barbone od un personaggio di poca cultura, viceversa vi sto parlando di G.A. un uomo di 43 anni tecnico grafico esperto in informatica, che abita e svolge la sua professione a Catania. Costui - molti mesi fa - giunto a casa della prozia (Anna Bonici di 95 anni) e trovandola morta, non si è perso d’animo: ne ha preso il cadavere e lo ha "sistemato" nel congelatore della donna tenendocelo per circa un anno nel corso del quale ha continuato tranquillamente ad incassare ogni mese, avendone la delega da anni, la pensione della defunta che era vedova di un generale dell’esercito.
L’esperto di informatica – che naturalmente è stato fermato dalla Squadra Mobile di Catania – continuava a frequentare l’abitazione della prozia ed a chi gli chiedeva notizie della donna offriva versioni sempre più disparate. Da questa circostanza i sospetti dei vicini di casa di Anna Bonici, i quali hanno avvertito la Polizia.
Fermato, portato in questura, G.A. ha confessato ed è stato denunciato, a piede libero, per occultamento di cadavere. Inutile aggiungere che dovrà restituire all’Ente erogante tutte le pensioni indebitamente riscosse.


giovedì 2 settembre 2010

MEDICINA CHIRURGIA ED IMBECILLITA'

Sono in corso nelle varie università i test per essere ammessi nelle molteplici facoltà. Desidero sottoporre alla riflessione di chi legge alcune domande alle quali le aspiranti matricole sono obbligate a rispondere. Dopo aver rilevato il particolare secondo il quale alla “Cattolica” (per capirci quella del Policlinico Gemelli) di Roma si sono presentati in 5.125 per 256 posti a disposizione, vi riporterò alcuni di questi quesiti.
Orbene per avere la possibilità di studiare Medicina in quella Università è necessario rispondere (fra le altre) alle seguenti domande:

Quando c’ è stato il primo sbarco sulla luna?
Dove si disputeranno le Olimpiadi Invernali del 2014?
Qual’è il regista che nel 1992 vinse l’Oscar con il film “Mediterraneo?
Cos’è la rete Lan?
Chi ha vinto la Champion League?
Quale è e come si chiama l’apparato riproduttivo dei fiori?

Non sono certo io a dovervi spiegare quanta importante e determinante attinenza abbiano questi argomenti con la Medicina e la Chirurgia. Di certo ci arrivati da soli.
Personalmente mi piacerebbe tanto, ma proprio tanto, conoscere chi ha proposto (e preteso) che tali quesiti venissero inseriti in quel contesto. Credetemi mi complimenterei tanto con lui da farlo arrossire…di vergogna.

MOSTRA DI VENEZIA: SE VOGLIONO LAVORARE I GIORNALISTI COSTRETTI A PAGARE 60 EURO

GIORNALISTI: 60 EURO PER LAVORARE
Tutti voi sapete il particolare secondo il quale chi scrive ha trascorso una vita nel giornalismo essendo questa la sua professione. Proprio basandomi su tale considerazione desidero darvi una notizia che quasi nessuno (secondo me proprio nessuno, ma potrei non aver letto tutti i giornali) ha reso nota.
Ieri è iniziata la 67ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Come è logico la manifestazione attrae giornalisti “inviati” da tutto il mondo. Bene sapete cosa si sono inventati quest’anno gli organizzatori? Prima di spiegarvelo vi debbo mettere a parte di un particolare che pochi conoscono: la manifestazione è gestita (e quindi organizzata) dalla “Fondazione la Biennale” che è organismo no profit che si avvale di rilevanti contributi di denaro pubblico (insomma le sovvenzioni statali).
Ma ritorniamo alla domanda cosa si sono dunque inventati quest’anno gli organizzatori? Questo: per permettere ai giornalisti inviati dalle testate di tutto il mondo di lavorare, oltre ad una serie di complicate procedure burocratiche per essere accreditati, ogni giornale che li ha inviati per ciascuno di loro è obbligato a versare sessanta euro all’organizzazione! Questo non accade in nessuna parte del mondo. C’è di che vergognarsi.
Se a voi venisse in mente che sto difendendo i miei colleghi che debbono pagare per lavorare, si sbaglia di grosso. Infatti i sessanta euro li debbono versare - come già accennato - i giornali che li inviano a Venezia. Solo i free lance (ammesso ce ne siano alla manifestazione) dovranno sborsarli di tasca loro.
L’ambiente dello spettacolo dell’intero globo terracqueo ci sta ridendo dietro e, naturalmente criticando. Come dargli torto?

mercoledì 1 settembre 2010

DI NUOVO FRA VOI

Eccomi qui, puntuale come? Non lo dico, non mi piacciono le frasi fatte e detesto profondamente quell’isola di Indifferenza con la quale confiniamo. Quella – per intenderci – i cui negozi, anni fa, avevano messo in mostra dei cartelli con scritto: “vietato l’ingresso ai cani ed agli italiani”. Ma ritorniamo a noi.
Non è mia intenzione farvi il riassunto di notizie (pur se non pubblicate) del passato mese. Ma una, una soltanto, desidero sottoporre alla vostra attenzione. Sapete perché? Per farvi riflettere ancora una volta su come funzioni la Giustizia nella nostra splendida Italia.
Si tratta di questo: Cristiano Legramandi di 35 anni piccolo imprenditore edile bergamasco ma residente a Castel Gabbiano (paesino di 400 abitanti in provincia mdi Cremona), il 22 luglio scorso ha, con la sua macchina, investito ed ucciso Linda Sgaburri di soli 17 anni anche lei di e abitante a Castel Gabbiano. Quella sera il prode Legramandi a bordo della sua Opel Astra ad elevata velocità in una strada di campagna non stretta, ma strettissima ha sorpassato un’auto ed ha falciato quattro giovani in bicicletta che procedevano in senso opposto. Ha sfiorato il primo, urtato il secondo, ferito gravemente il terzo ed ucciso il quarto ciclista, appunto Linda Sgaburri. Inutile aggiungere che non si è neanche fermato ma è stato rintracciato in un secondo momento dai carabinieri. Fin qui la notizia (a suo tempo) pubblicata da tutti (o quasi) i quotidiani italiani che hanno giustamente aggiunto come l’imprenditore edile, sottoposto al test dell’alcol, fosse risultato ubriaco e sapete cosa aveva detto agli agenti della Polstrada che lo hanno arrestato sul posto: “può accadere”. Ciò che quasi nessuno ha detto (si sa, la notizia è tale lì per lì, poi…) è che dopo soli undici giorni di galera, l’omicida è tornato a casa con una denuncia di omicidio colposo (e le lesioni agli altri tre ciclisti?). E’ proprio nell’appartamento dove risiede l’omicida che il 20 agosto si è presentato il fidanzato della ragazza uccisa dall’imprenditore, un ragazzo di 21 anni di origine eritrea ma cittadino italiano. “Un gran bravo ragazzo” affermano i carabinieri (si, proprio i carabinieri). Ha suonato ed armato di coltello (forse pensando a quel “puo’ accadere”) non appena l’automobilista che ubriaco gli aveva ucciso la fidanzata qualche giorno prima, ha gridato “ti ammazzo”. Cristiano Legramandi è stato prontissimo di riflessi ed ha chiuso l’uscio prima che il giovane lo colpisse con il coltello di cui si era munito per farsi giustizia.
Raggiunto dai carabinieri il fidanzato della defunta ha dichiarato fra le lacrime: il suo inconsolabile dolore e la sua ira per la dichiarazione dell’uccisore della sua dolce Linda. Sapete come è finita questa vicenda; anzi come la nostra Giustizia ha permesso che finisse? L’uomo che ubriaco fradicio (il test ha rilevato che il suo stato era quattro volte superiore a quello permesso dalla Legge) ha investito quattro giovanissimi ciclisti uccidendone una. ferendone gravemente un secondo e lievemente gli altri due, ha denunciato ai carabinieri della stazione di Caravaggio (Bergamo) per aggressione il fidanzato della ragazza da lui uccisa e gli chiederà anche un risarcimento danni!